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“A volte non si riconosce il valore di un momento
finché non diventa un ricordo”
Una premessa: adoro i romanzi ambientati nel periodo natalizio. Sarà perché intorno a Natale si crea un’atmosfera particolare, gli addobbi, il piacere di donare, di pensare a un outfit adatto alle feste, alle leccornie tradizionali, ai momenti piacevoli da trascorrere con le persone che amiamo e magari non vediamo da tempo…
Mi ha incuriosito il titolo di questo romanzo perché il termine “scrooge” mi rimanda al canto di Natale e a quel vecchio tirchio e indifferente a tutto ciò che lo circonda, che ha bisogno di incubi ricorrenti per diventare un po’ più buono. Greyson Blair, il protagonista, dello scrooge che ho conosciuto non ha proprio nulla. Innanzitutto è un gran bell’uomo e poi non è così scostante come zio Paperone (sì sì il canto di Natale per me è il cartone animato di Topolino). Certamente ha un passato un po’ tormentato ed è un amministratore delegato che lavora fino allo sfinimento ma bastano delle persone divertenti e socievoli a farlo sciogliere in un attimo.
“È così strano per me.
Ho passato molto tempo a tenere la testa china, a concentrarmi solo sul lavoro tenendo tutti a distanza e a evitare qualsiasi coinvolgimento, che non ho più permesso a me stesso di ridere così di cuore.
Ma Allie… lei mi mette allegria ogni volta che la vedo”
Allie (Alora) Brooks è una giovane donna che si fa in quattro per la famiglia e gli amici, fa tre lavori per mantenere sé stessa e le sue nipoti e la sua vita ruota intorno alle 700 anime che abitano a Sunrise Valley. Infatti nel piccolo paesino si conoscono tutti e quando arriva una faccia nuova la guardano incuriositi.
Greyson ha ereditato inaspettatamente una villa a Sunrise Valley da una prozia defunta, e quando la vede per la prima volta, in mezzo al nulla e completamente da ristrutturare, pensa solo a ripulirla tanto quanto basta per venderla e tornare alle sue attività. La persona che assume per aiutarlo a sistemare la dimora decadente è proprio Allie che lo aveva colpito con la sua bellezza genuina alla tavola calda del paese indossando un paio di orecchie da renna e sviolinando un accento francese. Da qui si snocciolano una serie di giornate in cui Greyson viene conquistato dalla freschezza di Allie, merce rara nella quotidianità di New York dove lui vive e lavora. E lei si lascia andare a questa nuova storia con entusiasmo anche se non sa come andrà a finire perché è così bello lasciarsi andare tra neve e alberi di Natale!
“Non sono più sicuro di sapere cosa voglio.
E ultimamente diventa sempre più difficile per me ripetermi che non merito niente di meglio”
La lettura è scorrevole ed è l’ideale se avete qualche ora da dedicare al relax e immergendovi in una lettura leggera ma non superficiale in questo periodo dell’anno dove si tirano le fila e si iniziano a fare buoni propositi per i mesi che verranno.
Greyson e Allie sono due persone buone che si incontrano in un momento in cui entrambi hanno bisogno di novità ma anche di certezze. Come scrivevo sopra, il protagonista non è lo scrooge che immaginiamo o che abbiamo conosciuto leggendo Dickens. È un giovane uomo che lavora tanto e ha delle rigidità date anche dal ruolo che ricopre professionalmente ma che riesce anche a cogliere l’opportunità del viaggio improvviso a Sunrise Valley per osservare le persone che incontra e lasciarsi affascinare dalle situazioni che si trova ad affrontare, interrogandosi e scoprendo piano piano quello che manca alla sua vita per renderlo felice.
Uno scrooge a Sunrise Valley è una storia ben scritta, con spunti di riflessione, coinvolgimento emotivo e attrazione fisica ma anche delicata e rispettosa dei sentimenti che nascono tra i due protagonisti e tra tutte le persone che si incontrano leggendo.
“Sono contento di renderla felice.
Ho capito che la mia felicità è intrinsecamente legata alla sua in un modo quasi cosmico”
Buon Anno nuovo a tutte noi anime romantiche!!
Cristina