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I reali di Karina Halle sono qualcosa di affascinate e commovente allo stesso tempo, perché ha una delicatezza e uno charme fuori dal comune nel descrivere scene che noi umani non possiamo neanche lontanamente immaginare, non avendo mai avuto nella vita la fortuna di conoscere un Re o una principessa.
La storia che ci racconta in “Un cuore di ghiaccio”, lasciatemelo dire dalla bellissima cover molto gradita, è quella di Aksel re nordico di Danimarca. Un uomo che a soli quarant’anni si ritrova vedovo e con due figlie da crescere.
Aksel è diventato re dopo la morte prematura del padre, ha dovuto chiudere con le sue avventurose corse di rally e si è dedicato al suo dovere di guidare la sua nazione. E’ un uomo meditabondo e freddo, come il clima invernale che regna nella sua Copenaghen, ma c’è un motivo dietro questo suo carattere glaciale, dovuto a traumi che tormentano il suo passato.
Si sposa per amore, ma ben presto scopre che sua moglie Helena, molto amata dal popolo, lo tradisce e decide così di mettere fine a una farsa ma, in un brutto incidente, perde sua moglie ritrovandosi a governare il suo regno con due figlie piccole da accudire. Decide quindi di assumere una tata, Aurora, una graziosa e peculiare ragazza australiana.
Aurora ha ventisei anni e ha lavorato negli ultimi sette a Parigi come tata per famiglie molto facoltose dell’alta società. Viene assunta subito dalla zia di Aksel, che vede in lei una ventata d’aria fresca per il clima tetro e triste che regna a palazzo. Ma il nostro caro re nordico non è dello stesso parere, e ci sarà una lunga sequela di screzi e battute taglienti tra la sboccata tata e il maestoso re.
Lui è il re io sono la tata. Ma a volte mi chiedo se davvero sono ancora soltanto la tata. Benché continui a innervosirmi per qualsiasi cosa dica, so anche che mi vede in modo diverso. Il suo sguardo glaciale ha iniziato a sciogliersi appena un po’. Di tanto in tanto scorgo del calore nei suoi occhi. Inizio a farlo sorridere di più. In realtà non l’ho ancora fatto ridere pienamente ma c’è tempo.
Aksel è tutt’altro che carino, è lunatico, distante da tutti e dimostra solo parvenze di felicità quando è con le sue figlie e questo accade in rarissime occasioni perché gli impegni lo tengono spesso lontano. Ma Aurora non ce la fa, adora le due bambine Clara e Freja e vuole che il loro lunatico padre si unisca alle sue ragazze che desiderano stare insieme a lui. Askel si ritrova immediatamente attratto dalla tata, ma non è ancora disposto a lasciarsi andare a causa dei suoi doveri e della sua famiglia e la sua personale guerra contro Aurora, scatenerà in lui emozioni contrastanti. Le battute tra loro sono esilaranti e mentre si conoscono, si percepisce la loro attrazione in un crescendo di pathos e amore, fino a quando entrambi si lasceranno andare a quei sentimenti che hanno tenuto nascosti. Ma niente è facile per un re e Aksel non fa eccezione, perché il suo passato ritorna a tormentarlo, ritrovandosi a trattenere quella felicità ritrovata per un segreto che lo perseguita. Mi ha spezzato il cuore assistere al suo lento chiudersi a riccio verso la vita e verso le sue figlie, ma grazie alla tata tornerà finalmente a respirare. Perché Aurora con la sua energia e il suo umorismo, riesce a spingere i pulsanti giusti per suscitare in lui esilaranti reazioni.
Ma Aurora è una forza della natura. È come la luce del sole, l’aria fresca, un’aurora boreale. È una dea, in tutto e per tutto, con i suoi occhi allegri e un sorriso che ti stende al tappeto. È entrata nelle nostre vite come i primi raggi del sole all’alba, e nulla potrà offuscarla o tenerla lontana
Aurora è davvero speciale, una donna a cui non importa del suo aspetto e vuole solo essere sempre se stessa. È dolce dentro e fuori, e il suo amore per le principesse Freja e Clara è così grande da superare ogni ostacolo. Adoro come è diventata più di una tata per loro, quasi una seconda mamma, aiutandole nei momenti di sconforto e lasciandole perseguire i propri ideali, ed essere al contempo un punto fermo per loro.
Mi è piaciuto molto leggere delle principessine e di Snarf Snarf il maialino, è stata un’aggiunta così carina e affascinante che ha suscitato il giusto caos nella storia, e ne ho adorato ogni singolo momento.
Leggere questo romanzo mi ha riportato alla mente quei luoghi che ho avuto il piacere di visitare durante un mio soggiorno a Copenaghen, città che mi ha lasciato un ricordo bellissimo, ed insieme ad Aksel e Aurora, ho potuto vivere appieno questa storia d’amore, sognando insieme a loro quei luoghi magici del regno danese, con i lunghi viali alberati, i parchi maestosi e il palazzo di Amalienborg. Un palazzo reale alla portata di tutti e devo dire che la scena di Snarf Snarf in fuga nella piazza del palazzo, è stato uno dei momenti più esilaranti della storia.
Questa che leggerete è una favola di redenzione, dove dietro battute taglienti e una potente tensione sessuale, l’autrice ci mostra due persone che a modo loro indossano una maschera. Vedremo finalmente questo gelido re nordico perdersi in quell’amore incantevole e ossessivo che solo il primo vero grande amore può regalare, e la sua maschera si sgretolerà come cenere, davanti alla potenza dei suoi sentimenti.
Anche quando faccio del mio meglio per ignorarla, ha quel suo modo di attrarmi di nuovo nella sua orbita, di avvolgermi nella sua stessa essenza.
Affascinante e passionale, una storia d’amore che ti farà sentire diecimila farfalle svolazzanti nello stomaco, riscalderà la tua pelle e ti farà arrossire. Quel tipo di romanticismo che non solo riuscirà a farti battere il cuore, ma alla fine ti corteggerà fino a diventare per sempre sua!
Morena The Queen