Directions


«Tu sei distrutta. Io sono distrutto. Non buttiamo via i pezzi. Proviamo a riunirli per creare qualcosa di nuovo.»
Era da tempo che non mi immergevo nei sentimenti profondi che avvolgono l’animo umano. Sylvia Day, con la sua capacità di illuminare la parte più ferita e più oscura dell’anima, mi ha accompagnata in un travolgente viaggio emozionale verso la sua rinascita. Ogni pagina è stato un piccolo passo verso l’accettazione del dolore, un sapiente scavo nel profondo della sofferenza per restituire ai protagonisti la speranza di un nuovo inizio.
L’intuizione straordinaria della Day è stata quella di creare per Garret e Teagan, i due protagonisti smembrati dal dolore, un percorso non in salita, bensì in discesa verso la guarigione. Proprio nell’istante in cui l’anima è alla ricerca di una nuova dimensione, l’autrice sceglie di raccontare di una giornata luminosa, in cui le ombre sembrano diradarsi per fare posto a una passione travolgente che risveglia i sensi dal torpore.
Teagan è come una farfalla nascosta nel suo bozzolo, pronta ad immergersi nella luce alla prima occasione giusta. Dalla caotica New York si è trasferita in una silenziosa cittadina ai piedi del bellissimo stretto di Puget nello Stato di Washington, dove regnano il silenzio e la pace. Una nuova casa, nuovi amici per ricominciare un nuovo capitolo della vita. Ma non esiterà a cogliere l’opportunità di sentirsi di nuovo viva quando Garrett prenderà d’assalto il suo silenzio per richiedere tutte le sue attenzioni.
Il loro approccio è intenso, passionale. Sono come due assetati che hanno scoperto una fonte e vogliono immergersi per affogare. Da lì, sentimenti vivi si confonderanno con gli ultimi strascichi di un dolore che imperversa ancora nei loro cuori.
«Tutti indossiamo armature diverse. La mia è reinventarmi.»
Garrett è così attraente, così fottutamente maschio e allo stesso tempo premuroso e vulnerabile che non si può fare a meno di innamorarsi di lui. Veste l’armatura di un guerriero, ma sotto nasconde la sofferenza di un passato che ha completamente stravolto la sua vita.
I nostri due protagonisti affrontano il proprio dolore in modi diversi. Teagan ha bisogno del silenzio, di un suo ordine mentale e fisico, di nascondersi piuttosto che affrontare il suo trauma. Garret, invece, è istintivo, rapace, un grande comunicatore, un artista che ha dimenticato la sua arte, ma che brama di imbrattare le sue tele dei momenti più intensi appena ritrovati. Un pittore in cerca della vita da raffigurare e dei colori dell’amore che ha rinchiuso nel suo cuore sofferente.
Due diversi modi di accettare il dolore, due ferite che devono ancora cicatrizzarsi ma, insieme, le loro anime possono trovare una strada per guarire. Teagan troverà la vita e la speranza nel non sentirsi più sola nella sua agonia e nel suo dolore. Garrett, pur con i suoi segreti oscuri e il suo dolore emotivo, sarà l’unico a poterla capire e aiutare.
Lei diventerà la sua musa ispiratrice. La sua unica speranza. Il tempo che trascorreranno insieme sarà esplosivo e selvaggio; la passione si intensificherà tra loro come succede a due fiamme che diventano più vibranti, intense e inarrestabili quando si toccano. Ma l’ostacolo più grande saranno i sentimenti, un vero e proprio muro da abbattere. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, i due eroi investiranno nei momenti più belli per alienare dal cuore quelli più dolorosi.
«Non so dirti quanto sia ansioso che la nostra storia abbia inizio. Non è un segreto che muoio dalla voglia di portarti a letto. Ma soprattutto non vedo l’ora di sapere che cosa succederà dopo averti portato a letto. Piccole cose, come bere un caffè a piedi scalzi perché ci siamo appena alzati insieme, e cose più grandi, come abbattere questo muro tra di noi in modo che tu non sia nerva e titubante ogni volta che ti bacio.»
“Un cuore da riscaldare” è una storia che si arricchisce dell’eleganza della scrittura di un’autrice bravissima, capace di sviscerare e analizzare i sentimenti. La trama vi sembrerà troppo veloce e ridotta a un unico momento particolare della vita dei suoi personaggi, ma era proprio questo l’intento della Day. L’autrice, infatti, voleva sviscerare il preciso istante in cui sentimenti e la fiducia devono reinventare una nuova storia. E la sua brama di trasferire emozioni al lettore ha raggiunto picchi altissimi quando, sul finale, ogni pezzo ha trovato la sua giusta collocazione, ogni momento troppo veloce si è svelato parte di un disegno più grande che ha risolto ogni dubbio e ogni perplessità. E allora le emozioni sono arrivate, tanto forti e dirompenti da indurmi a tornare indietro per rileggere la novella in modo più consapevole, così da dare un nuovo volto al dolore e alla sofferenza vissute, ma soprattutto alla voglia di rinascita dei protagonisti.
Un bellissimo viaggio emozionale, una passione così vibrante che solo una scrittura matura e consapevole come quella della Day poteva raccontare in poche pagine, in una manciata di parole. Un racconto breve che avrei voluto fosse più lungo visto il mio totale coinvolgimento, il mio disperato bisogno di assaporare i momenti del dopo, quelli che restituiscono la sicurezza che nella vita c’è sempre una seconda possibilità per tornare a vivere.
«Un passo per volta, giusto?» mormora. «Si, faremo così. Un passo per volta.»
Tiziana