Directions
The story of us di Tara Sivec è uno di quei libri che fin dalle prime righe ti entra sottopelle, complice un prologo destabilizzante che butta il lettore nella cruda realtà vissuta dal protagonista per cinque lunghissimi anni, il cui unico appiglio di salvezza è sempre stato il ricordo del profumo della donna amata. Difatti il prologo e i primissimi capitoli non vi preparano alla discesa verso le sofferenze dei due protagonisti, al contrario, vi gettano all’improvviso in un mare di dolore e sogni infranti.
Leggendo le primissime pagine, si ha la sensazione di essere su una macchina in corsa dove si spera che chi pilota, ovvero l’autrice, sappia quello che sta facendo. Ebbene vi posso confermare che l’autrice risulta una spericolata pilota ma cosciente e abile nel saper dosare accuratamente acceleratore e freno. Il libro alterna infatti momenti più lenti di riscoperta dei due protagonisti, che si ritrovano dopo circa sei anni, e altri in cui molti tasselli del passato si vanno a ricomporre in velocità.
“Quel volto che amavo toccare, baciare e tenere tra le mani, e che ora non potrò mai guardare senza che mi faccia ricordare tutte le scelte che ho compiuto. Non importa se le ho fatte per lui”
Elijah e Shelby sono due protagonisti che hanno preso le decisioni più importanti della loro giovane vita cercando di proteggere e tutelare l’altro, a discapito del proprio amore e della propria serenità e felicità. Sono due protagonisti che in apparenza hanno potute scegliere ma il più delle volte si sono trovati manipolati da circostanze e persone malvage, assetate di potere e ricchezza. Sono stati trattati come marionette ed il loro cuore è stato più volte calpestato e distrutto.
“Lo osservo attraverso le lacrime, imprimendomi nella mente ogni centimetro di lui con avidità, mi chiedo se da un momento all’altro mi sveglierò e tutto si rivelerà solo un sogno”
Quando si ritrovano sono due essere umani distrutti, che difficilmente si riprenderanno, e su questo aspetto l’autrice non si sottrae alla sfida di gestire due protagonisti “rotti”, anzi, costruisce una trama calzante che attribuisce un senso reale alle difficoltà che stanno combattendo. Dove nasce una storia che accompagna i due ragazzi verso una nuova tappa della loro vita, avvolta da speranza e coraggio verso un futuro insieme.
Eppure, i nostri beniamini fino alla fine subiranno le conseguenze delle scelte passate e più volte il lieto fine viene allontanato. C’è soprattutto un evento, nella seconda parte del libro, che spiazza il lettore, in quel momento le lacrime sono difficili da trattenere e si ha solo una gran voglia di abbracciare i protagonisti.
“Due pezzi rotti non ne fanno uno intero. Fanno solo un casino più grande che qualcun altro deve sistemare. Non hai bisogno di altri problemi nella tua vita e tutto il tempo del mondo non sistemerà la mia”
Nonostante le lacrime e il senso di ingiustizia che nasce nel lettore, c’è anche tanto amore che si diffonde con la forza dei due protagonisti di riprendere a vivere e non perdere mai più la propria metà del cuore.
Un libro che ho amato per tanti aspetti: per la forza che in modo preponderante riemerge quando i due innamorati si ritrovano e si confidano, pronti a combattere insieme per riappropriarsi delle loro vite, e per l’abilità dell’autrice nel gestire due personaggi con storie difficili.
“…qualunque cosa sia successa con Eli nel cuore della notte si è ammassata in cima al muro che ho costruito e lo ha fatto crollare in un cumulo di macerie ai miei piedi. Sono stanca di non essere forte. Stanca di non difendere me stessa”
Ciò nonostante, non si tratta di un cinque pieno per certi passaggi, soprattutto interazioni dei protagonisti con i personaggi secondari, che mi sono sembrati un po’ troppo stereotipati ed in alcuni tratti non ho del tutto apprezzato la passività e forse l’eccessivo sacrificio compiuto da Shelby. Tuttavia, questi aspetti non li ho trovati troppo penalizzanti perché in una trama come questa sono comunque giustificati.
Ilaria