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Siamo giunti all’epilogo di questa trilogia che ci ha accompagnato in questa estate afosa, e sicuramente con alcune scene erotiche, ha contribuito parecchio nel fare alzare le temperature già bollenti.
Ritroviamo Sela dove l’abbiamo lasciata nel secondo volume, insanguinata tra le braccia di Beck. Capiamo subito cosa è successo a Jonathon, quali sono state le conseguenze a cui è andato incontro con l’aggressione alla ragazza.
Lui mi rivolge lo sguardo più intenso che io abbia mia visto. I suoi occhi azzurri scintillano come un’insegna lampeggiante al neon, mostrando tutte le sue emozioni.
Amore. Lussuria. Desiderio di protezione. Vulnerabilità.
Sela dovrà affrontare tutto il suo passato per cercare di avere ancora un futuro, ma Beck prende in mano la situazione e non lascerà mai il suo fianco, cercando in tutti in modi di diventare il suo difensore.
Ma quando ti scontri con la legge, non sempre i piani portano a qualcosa di buono, e molto presto anche lui rimarrà incastrato.
A differenza dei primi due libri, non ho amato per niente Sela, qui troppo in balia degli eventi e pronta a commettere un errore dopo l’altro. A un certo punto mi sono anche chiesta quando sarebbe finita la pazienza di Beck nei suoi confronti. Il suo passato la porta a giustificarla per alcune scelte che ha compiuto, ma allo stesso è difficile non urlare qualcosa quando va da sola a casa di Jonathon per un confronto.
Beck fa quello che gli riesce meglio, prendere in mano la situazione e provare a risolvere i guai che gli sbarrano la strada verso la felicità con Sela. Stavolta, però, troverà davvero un osso duro, la giustizia, più potente, che ha forti mezzi per incastrarlo nonostante le prove davvero circostanziali. E qui c’è la bravura della scrittrice nel saper caratterizzare un’antagonista che crea nella lettrice un tale fastidio ogni volta che appare nella storia.
“…Come se davanti avessi un enorme puzzle…una vita a che a volte era semplice, ma ancora incompleta. Non sapevo che lo fosse, ma mancavano dei pezzi. E non sapevo quali fossero, finché non sei arrivata tu e i pezzi hanno cominciato ad andare posto”
In Sugar Free tutte le carte sono state scoperte, nonostante un paio di dubbi che l’autrice si è divertita a lasciare aperti fino alla fine. Per tutta la lettura, sono stata sul filo del rasoio, perché più andavo avanti con le pagine, più mi chiedevo come si sarebbe risolta la situazione. Se da una parte è bello che la storia abbia preso una strada che non mi aspettavo, dall’altra ha ucciso un po’ la tensione. Inaspettato il colpo di scena finale, forse un po’ troppo improvviso e inatteso.
Bello l’epilogo che ci regala vari salti temporali e ci fa vedere l’evoluzione della coppia, ma soprattutto conclude il cerchio della parte suspense, che era rimasta in sospeso.
È una trilogia che vi raccomando comunque di leggere quando volete qualcosa di piccante e leggero. Lo stile è fluido e lineare, le scene erotiche sono ben scritte e non prendono il sopravvento sul resto del romanzo. I protagonisti sono scritti apposta per far sognare il lettore, regalandoci una storia d’amore da batticuore.
Alla prossima lettura,
Valentina