Directions


Gabriel Scott ha rubato il mio cuore e qui lo dico e non lo nego perché dopo aver fatto la sua conoscenza rimarrò single a vita, perché so già che nella realtà non troverò mai un UOMO come lui. Ma torniamo per un attimo serie e parliamo un po’ di questa meraviglia di romanzo che è stata la mia rivelazione dell’anno in assoluto.
Gabriel Scott è uno snob inglese molto serio, sempre vestito di tutto punto, a volte anche un po’ puntiglioso, che tiene disperatamente alla sua privacy e non fa avvicinare nessuno, nemmeno gli scapestrati membri della band di cui fa il manager, i Kill John. È un uomo severo, rigido, quasi annoiato dalle donne che si avvicinano a lui, ma la cosa fondamentale è che odia volare e quando lo fa, nella rigorosa business class, acquista addirittura due biglietti per non rischiare di avere nessuno accanto.
Quando, durante il viaggio di ritorno verso Londra dove lo aspetta la sua band, il posto accanto a lui invece di essere vuoto è occupato da una ragazza stravagante e senza vergogna alcuna, è pronto ad esplodere. Sarà un volo molto lungo e la logorroica vicina di posto, troverà il suo originale metodo per fargli passare ogni paura dell’altezza, intrattenendolo e distraendolo dal mondo esterno, con stratagemmi molto divertenti e poco ortodossi.
Non ho mai incontrato un uomo così scostante e suscettibile. Mi chiederei se non si tratti di semplice arroganza, da parte sua: un uomo perfetto, sotto ogni aspetto, che non si abbassa a mescolarsi a donne nella media come me. Ma è piuttosto palese che si comporti così con tutti.
Nessuno dei due avrebbe mai immaginato che questo volo infernale avrebbe segnato per sempre le loro vite, preparandoli ad un lungo viaggio da percorrere insieme. Sophie Darling sta volando a Londra per un colloquio di lavoro, e quando magicamente viene spostata in prima classe non può credere alla sua fortuna, fino al momento in cui vede sedersi nel posto accanto al suo, questo incredibile esemplare di maschio inglese, che sbuffa ad ogni passo e indossa un completo di alta sartoria. Sophie è intelligente, dolce e molto genuina, non ha filtri e quello che pensa sputa fuori, in una lunga sequela di frasi sconnesse e battutine pungenti. I suoi monologhi interiori e le battute verso Gabriel, che lei chiama dolcemente “raggio di sole” per la sua bellezza accecante, sono divertenti fino alle lacrime. Gabriel è un uomo di potere molto ambizioso, il lavoro è la sua unica vita, si concede raramente di sorridere e spesso nega anche a se stesso ciò che veramente desidera. L’incontro con la spensierata Sophie è una boccata di aria fresca per lui, ma sotto quella scorza dura, c’è l’uomo più amorevole e devoto del pianeta.
Qui, sulla terra ferma, riesco ad apprezzare a pieno l’effetto che ha sugli altri. La gente davvero si sposta via dalla sua strada. E’ un fenomeno affascinante: le persone semplicemente si aprono come le proverbiali acque del Mar Rosso e rimangono a bocca aperta al suo passaggio.
Dal loro primo incontro, la chimica travolgente irrompe direttamente sulla pagina scritta e questo rende la conquista dell’amore ancora più emozionante ed appagante. Ho adorato il personaggio di Gabriel, molto complesso e a tratti arrogante, che ama la sua solitudine anche se non ammetterebbe mai di essere a volte, molto solo. La cosa più importante della sua vita sono i membri dei kill John, che considera la sua stessa famiglia. Non c’è niente che non farebbe per loro. L’incontro con Sophie segna la svolta decisiva nel suo mondo fatto di regole e concetti bianchi o neri, la sua verve gioiosa porta il rigido Scottie a riscoprire dei lati di sé che aveva lasciato sopiti per troppo tempo. Lei è l’unica che riesce a vedere attraverso la grande corazza, la sua vera anima, e lo aiuta a combattere i suoi stessi demoni.
Ho sempre visto la sua solitudine. Forse perché rispecchia la mia. Siamo entrambi fino troppo bravi a nascondere il nostro vero io dietro una maschera per il pubblico. Io sorrido e scherzo; lui gioca a fare il robot.
Per imparare ad amare dobbiamo, prima di tutto, imparare a comprendere gli altri. Non saremo mai capaci di amare nessuno se non saremo in grado prima di comprenderlo. La comprensione, poi, è essa stessa un atto d’amore, la consapevolezza che tutti, in fondo, siamo uguali tra noi. L’amore richiede comprensione: per le scelte che vengono fatte, per i propri e altrui stati d’animo, per le paure, per i sogni, per le emozioni e per i pensieri. Non possiamo amare una persona senza averla accettata per quello che è e non possiamo riuscire in questo senza averla prima compresa. Gabriel è convinto di non essere in grado di vivere una relazione, ma ha bisogno di Sophie per aiutarlo a vivere il momento. Lui le lascia vedere le sue vulnerabilità, la sua solitudine; lei gli porta conforto e comprensione.
Insieme, sono una squadra vincente!
Comprendere significa anche ricordare che nessuno, compresi noi, è perfetto, e che tutti possono avere bisogno del nostro aiuto e del nostro supporto.
La loro relazione è complicata, ma hanno una connessione naturale che non può essere negata. Ho amato le loro interazioni, il flirt spinto, il prendersi in giro in ogni occasione, e il modo realistico in cui la loro relazione è passata da una semplice amicizia a qualcosa di più puro e profondo che nessuno dei due aspettava.
Il grande scrittore Rainer Maria Rilke diceva:
“Il solo viaggio è quello interiore”
Durante il viaggio dentro se stessi si impara a fare i conti con i propri limiti e a conoscere i personali punti di forza. Si prende coscienza di ciò che siamo in maniera più precisa. Siamo costretti a guardarci dentro e ad andare incontro a ciò che credevamo di conoscere.
Morena The Queen