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Con Sounds of Absence, spin-off del precedente Sounds of Silence, Daria Torresan ha voluto chiudere il cerchio di una trama a cui mancava la consacrazione di uno dei personaggi più importanti, restata incompiuta nel volume precedente. Raccontare Drake, l’antagonista, il cattivo, il bullo, è stato come dare un senso ai gesti che lo avevano reso noto, e l’autrice ha cercato di caratterizzare la sua personalità attraverso il racconto della sua vita, senza però cercare giustificazioni per lui ma semplicemente facendo trarre al lettore le conclusioni necessarie per comprendere questo personaggio rimasto precedentemente avvolto in un lato oscuro e che forse meritava di essere raccontato.
“Era così appagante vedere le persone arrendersi. Il potere che avevo su di loro riusciva quasi ad eccitarmi….
…. Contava solo sentirmi al centro di tutto, potente e invincibile. Ero costantemente affamato di quella sensazione ed ero certo che non avrei mai potuto rinunciarci”
Cinico, privo di emozioni, freddo, scostante, crudele, feroce sono alcuni degli aggettivi che meglio definiscono Drake Sullivan il re dei bulli, lo stronzo per antonomasia, il ragazzo da cui stare alla larga il più possibile e di cui non fidarsi mai. Ma scavando più a fondo oltre l’apparenza, Drake riserva il cuore di un bambino estremamente sensibile e che troppo presto ha dovuto imparare a essere forte coi pochi mezzi che aveva a disposizione. Per lui non è stato semplice combattere contro l’enorme senso di abbandono che lo divora e per il quale non è riuscito a trovare quel conforto che solo due braccia materne sono capaci di poter concedere. Il racconto della sua infanzia stringe il petto in una morsa di tristezza che nel corso della lettura diventa sempre più prepotente, invocando un senso di protezione verso il Drake bambino e di indulgenza per quello adulto.
Nonostante tutto è stato impossibile odiare Drake anche solo per un secondo ed è stato appagante riscoprire in lui un bagaglio di fragilità: l’insicurezza nel legarsi emotivamente, la profonda solitudine e i sentimenti di bontà e tenerezza mai venuti alla luce prima. Drake è uno di quei protagonisti che lasciano il segno nel cuore e spingono a riflessioni importanti. Il suo personaggio subisce l’evoluzione di cui necessitava per essere compreso, rispettato e amato.
“La gente mi aveva sempre giudicato per i danni che arrecavo, ma non vedeva le ferite che questi mi lasciavano addosso….
… Distruggevo ciò che mi stava attorno e conservavo sottopelle le schegge che saltavano via. Ero bravo a nasconderle, tuttavia a lei le avevo mostrate. Senza vergogna, senza pensarci troppo”
Nel tortuoso cammino verso la redenzione, uno degli ostacoli insormontabili di Drake è rappresentato da Autumn, sorella di Emma Sue, sua vittima in passato di scherzi atroci. Autumn prova per lui un disprezzo senza pari, un odio incontrollabile e si rifiuta di perdonarlo, diversamente da come invece ha saputo fare sua sorella.
Nonostante la sua sete di vendetta, Autumn è una ragazza empatica, gentile e paziente ma anche caparbia e non tollera le ingiustizie, anche se spesso nei confronti di Drake cade nell’errore del pregiudizio, visto il drammatico trascorso che li accomuna.
Per Drake lei rappresenta la sfida più grande da affrontare per riscattarsi. Autumn che con tutti non manca mai di gesti di gentilezza, sguardi di approvazione, sorrisi consolatori, con lui invece diventa indisponente, astiosa, dura come il cemento ed emotivamente impenetrabile. Sarà un’impresa ardua conquistare la sua fiducia ma il bambino nascosto dentro l’anima del bullo spinge per riaffiorare, farsi conoscere e amare.
“Il perdono è l’unica medicina che può sopire il rancore”
Una scommessa accettata per sfinimento e tutto cambia: Drake propone ad Autumn una sfida e in quel preciso istante le porte del suo cuore iniziano ad aprirsi fornendole il canale giusto di comunicazione per conoscere la parte più oscura della sua anima tormentata. Autumn abbandona lentamente i pregiudizi che la incatenavano iniziando ad ascoltare a cuore aperto le confidenze che Drake inizia a concederle e una serie di emozioni feroci prendono il sopravvento fino a esplodere in un sentimento così forte e incontrollabile che non può essere ignorato. Gli occhi non mentono e in quelli di Drake, Autumn vede lo specchio di un’anima spezzata da un enorme dolore, riconosce la bontà che lui cerca invano di nascondere insieme alla voglia di essere accettato e amato. Ma gli ostacoli per due ragazzi così vulnerabili e travolti da un sentimento potente e incontrollabile saranno tanti e alcuni insormontabili.
“E tu che vorresti? – gli riproposi la sua stessa domanda.
Lui piantò le sue pupille nelle mie; mi penetrarono fin dentro l’anima.
“Io non ho mai avuto tanto come in questo momento”
Sounds of Absence non affronta il tema del bullismo come nel primo volume, ma parla del riscatto morale di un ex bullo. Sin dalle prime pagine svela l’animo complesso e tormentato di un Drake bambino che non si può non voler stringere forte tra le braccia. Un romanzo bellissimo che si legge tutto d’un fiato, costruito ad arte sulla pelle dei protagonisti e che insegna il potere dell’ascolto e la forza salvifica del perdono verso gli altri e verso se stessi.
Ho amato il modo in cui l’autrice fa emergere il lato “bambino” di Drake con una prosa delicata che induce alla tenerezza estrema. Con un pov narrato in prima persona dai protagonisti, questo sport romance, new adult regala momenti di riflessione ma anche di passione sfrenata e di fremiti allo stomaco, alternati a commozione e felicità. Anche se il romanzo è autoconclusivo, per comprendere appieno l’essenza di Drake consiglio di leggere anche il volume precedente Sounds of Silence.
“Autumn Rylance, vuoi essere il tutto che riempie ogni giorno il mio niente?”
Wanessa