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“Persi il lume della ragione. Era una stagista e aveva avuto la faccia tosta di toccare la mia banana? Di mangiarla? Mi avvicinai e le diedi qualche pacca sulla schiena per aiutarla a mandar giù il boccone, ma usai un po’ più di forza di quanto avrei voluto.”
Prendi una ragazza casinista, sbadata, disordinata, una vera combinaguai. Aggiungi poi, un uomo affascinante, impettito, organizzato, ordinato, manager rampante. Miscelali insieme e accompagnali con un frutto esotico dal gusto dolciastro come quello di una banana. Ecco che hai creato un teatrino di doppi sensi dal “hai mangiato la mia banana”, al “questa è la tua banana? non lo sapevo, io sono una sbadata”. Perché Penelope Bloom è stata bravissima a utilizzare un frutto, che riporta inevitabilmente alla mente, innumerevoli e ambigui doppi sensi. Un inizio delirante per una commedia in pieno stile rom-com, come quelle che ti aiutano a passare alcune ore fra risate e momenti romantici. I personaggi sono fantastici, creati apposta per rendere questa storia ancora più ironica. Stiamo parlando di un uomo e una donna che non hanno nulla in comune, ma proprio nulla, nemmeno il granello di polvere sui vestiti. Bruce Chamberson, inizio da lui perché è veramente un uomo particolare, è bello da far girare l’intero grattacielo di New York dove ha sede la sua società di marketing e pubblicità. Ricco da far quasi invidia, e dedito ad aumentare il suo patrimonio con una programmazione serrata della vita e del suo lavoro. Un uomo a cui non piacciono le sorprese, quindi escogita ogni cosa per prevenire qualunque evenienza. Dal doppio cellulare in caso di perdita, ai doppi cambi d’abito in ufficio e in macchina, in caso di un inavvertito cambio di programma.
Il suo motto “Nessuna sorpresa. Nessun imprevisto. Cosa più importante, mai ripetere due volte lo stesso errore.” è diventato il suo modus vivendi per una vita regolare e organizzata senza sorprese. Una specie di uomo-robot privo di emozioni. Ma poi un giorno trova la sua mezza banana, il frutto programmato per il suo spuntino mattutino, in bocca a una ragazza che doveva colloquiare per un posto da stagista e Bruce non ci pensa due volte, l’assume per fargliela pagare. Ecco che l’incontro diventa uno spettacolo da far invidia a qualsiasi sit-com, perché credetemi la stagista in questione, altri non è che un uragano di dimensioni stratosferiche, che si sta abbattendo nella sua vita. Lui avrebbe voluto punirla per avergli mangiato la sua “banana”, ma Natasha gli scombussolerà per sempre la vita.
“Lei è il caos contrapposto al mio ordine perfetto, la palla demolitrice che poteva distruggere i muri dietro i quali avevo costruito con tanta cura la mia vita tranquilla.”
Natasha è l’ingrediente giusto per fare impazzire una crema pasticcera. Una donna che vuole a tutti i costi affermarsi prendendo al volo tutto ciò che le capita nella vita. E questo non prevede alcuna programmazione. Il suo motto è “prendere tutto e farselo bastare”. Poco importa se cammina inciampa e cade a terra ogni due minuti, tanto la sua goffaggine la rende ancora più sexy agli occhi di un uomo che la vorrebbe depennare. Natasha dietro questo suo modo stravagante e insolito di vivere, vuole affermarsi come giornalista in prima linea e quell’uomo, che mangia banane come fossero un cibo prelibato, è anche colui su cui deve indagare per un articolo importante sulla corruzione. Ecco che la commedia acquista un velato risvolto suspense, che arricchisce la trama di eventi da giallo a fitte trame. Ma poi questi due personaggi, come richiede una vera commedia romantica, non riescono a privarsi di quella brama che sembra annientarli. Natasha esaudisce ogni banale incarico che le viene a dir poco comandato e Bruce fantastica sulla bellezza e sul sex appeal che questa ragazza imbranata sembra non accorgersi di avere. Fiamme e fuochi di artificio accompagnano momenti di scene hot in cui riuscirete a perdervi per un uomo- robot, che si trasformerà in un robot da sesso. Scene deliranti in cui oltre l’ironia ci saranno grandi momenti di passione. Fino alla resa dei conti finali in cui ognuno di loro dovrà gettare la maschera e rendersi conto che nella vita ogni cosa può cambiare. Smussare e addolcire una vita strutturata per non fare errori, potrebbe negare il gusto di vivere appieno ogni passione, e questo il manager super organizzato lo sa bene. Natasha è entrata nella sua vita inciampando e scivolando, per poi rompere tutte le sue difese. Un uomo e una donna che della loro diversità ne faranno l’inizio di un nuovo capitolo della vita.
“Mettermi la tua banana in bocca è stato solo il primo passo di un complicato piano di cui non sapevi neppure di far parte. In realtà sono un genio, non un’imbranata”
Sono una brava ragazza di Penelope Bloom, il cui titolo originale His banana era sicuramente più azzeccato, è una storia in cui il terzo protagonista afrodisiaco ha arricchito la trama di battute ironiche e doppi sensi dando un’originalità tutta particolare a una storia romantica e passionale. L’autrice non si è risparmiata a usare parole come toccare, sbucciare, mangiare e addentare per creare quell’ilarità sopraffina che mi ha portata a vivere momenti veramente esilaranti. Una storia sicuramente leggera ma non meno accattivante per due personaggi, la cui diversità ha creato un gioco di situazioni al limite dell’impossibile. Insomma, Penelope Bloom regala ore di relax, passione e ironia per rendere una giornata piatta sicuramente molto più intrigante. Risate e passione assicurate per una commedia che vi saprà stupire. E ora non vi resta che provare, ma fate attenzione a mangiare la banana giusta… il perché lo dovrete scoprire da sole.
Tiziana