Directions
Data di pubblicazione 21 Settembre 2020
Prologo
Era morta.
Il suo corpo era stato tumulato sotto tre metri di terra.
I suoi occhi neri non mi avrebbero più guardato. Non avrei mai più passato le dita fra i capelli morbidi dello stesso colore del grano. La voce sarebbe diventata un ricordo nella mente.
Non esisteva più su questa Terra a causa del mio egoismo, per colpa di un insano pensiero che mi aveva reso debole. Per il mio comportamento che aveva rasentato la follia. Sarebbe diventata cibo per vermi sotto la lapide fredda e grigia.
Quei pensieri mi vorticavano nella mente da quando avevo saputo della sua morte, così quella notte me ne sarei stato rinchiuso nella chapter per affogare il dolore insieme a Macallan, il miglior whiskey che avrei potuto bere per salutare la mia old lady. La donna che conoscevo da tutta la vita e che amavo. L’unica che mi capiva.
Ingollai l’ultimo sorso rimasto nel bicchiere prima di riempirlo di nuovo.
«Stai bevendo troppo, Shallow.» La voce di Jaylen mi arrivò da dietro la schiena così alzai lo sguardo e lo vidi riflesso nello specchio che percorreva tutta la lunghezza del bar. Mi bloccai guardandolo, e ripensai alla mia ossessione. Quella che mi aveva sconvolto tanto da abbandonare la mia donna durante un trasporto. Sprovvista della mia protezione, lasciata a se stessa.
Abbassai la testa cercando di ignorare mio fratello, e mi versai da bere. «Vattene via,» biascicai.
«Mancherà a tutti,» disse, con una punta di rammarico nel tono. Scossi la testa per cercare di mandare in fondo allo stomaco quel nodo che sentivo in gola.
«Non ne voglio parlare.» Non lo capiva che volevo restare da solo? Che volevo solo morire per raggiungerla e chiedere perdono?
«Tu non…» La voce di Jaylen era diventata fastidiosa, così mi voltai sullo sgabello e scesi per raggiungere la mia stanza privata.
«Togliti dalle palle,» ordinai, sperando che mi ascoltasse. E fortunatamente lo fece, lasciandomi solo. Avevo bisogno di dimenticare, di stordirmi con ogni cosa potesse servire all’intento. Non volevo ricordare il suo sorriso, non volevo ricordare il sangue che aveva imbrattato la strada. Volevo solo finire nell’oblio.
La mia donna non c’era più.
Io ero l’unico colpevole.
E in quel momento, mi persi per sempre.