Directions
![Progetto senza titolo (83)](https://www.vanitiromancebook.com/wp-content/uploads/2020/10/Progetto-senza-titolo-83.png)
![5 cuori](https://www.vanitiromancebook.com/wp-content/uploads/2017/11/5-cuori.jpg)
“Desideravo ciò che era proibito, sbagliato e dannatamente folle”.
Questa frase è la reale rappresentazione della passione con cui sarete trasportati, o forse è meglio dire, risucchiati dalla bellezza di un personaggio forte, affascinante e pericoloso come un predatore ma soprattutto un uomo concreto come Trent Rexroth. Sapevo, che una volta iniziato questo terzo volume della The Sants’series, sarei entrata in un vortice di emozioni come solo ogni volta mi succede con le parole della L.J. Shen, riuscendo sempre a travolgermi fino a farmi dimenticare tutto ciò che mi circonda.
“Avevo un aspetto androgino. Avevo le movenze di un fantasma. Avevo la sensazione di essere un imbroglio.”
Proibita, è la differenza di età che ha diviso e unito Trent e Edie, i protagonisti di questa storia pazzesca e scandalosa. Diciotto sono gli anni di Edie Van Der Zee che potrebbe avere tutto il mondo ai suoi piedi, ma che a lei non interessa, soprattutto quando è così dorato da sembrare fasullo. Figlia di un uomo d’affari di successo e di una madre emotivamente assente, viene completamente tagliata fuori finanziariamente da un padre arrivista e dispotico. Edie è così costretta a borseggiare per sbarcare il lunario, finché Trent non la coglie sul fatto e la riconosce come la figlia del suo socio in affari. E poi, solo pochi giorni dopo, si ritrova a lavorare per lui contro ogni sua volontà.
“Volevo dimostrarle che il mondo era un luogo bellissimo, spaventoso, che valeva la pena di essere vissuto. Che i pezzenti potevano trasformarsi in veri re se si impegnavano davvero, e che il suo papà ne era la prova vivente.”
Trentaquattro sono invece gli anni di Trent vissuti intensamente, superando ogni aspettativa. Dai bassifondi da cui è partito per poi, attraverso sacrifici, rinunce e duro lavoro, arrivare all’élite di Todos Santos ed essere riconosciuto come uno dei quattro famigerati HotHoles. La differenza è sostanziale tra lui e i suoi amici: Vicious, Jamie e Dean. Loro il potere lo hanno ottenuto per diritto, mentre per Trent è stato il prodotto di un forte senso di responsabilità, unito al sogno di conquista di una vita migliore. Anche il fatto che venga chiamato Il Muto è insito nel non voler perdersi in chiacchiere, ma spendere il suo tempo solo in quelle di più essenziale necessità. Trent Rexroth potrebbe apparire spietato e insensibile a coloro che non lo conoscono bene, ma a porte chiuse, è un papà single che nasconde un cuore solitario e spezzato. Sentendosi impotente davanti al mutismo selettivo della figlia di quattro anni e diventando sempre più risentito per tutte le ragioni che l’hanno spinta a tacere, la sua solitudine è diventata il suo unico compagno di vita. E non importa quanto adori sua figlia e quanto desideri vederla sbloccarsi da quel mondo chiuso e inattaccabile in cui si è richiusa, niente di tutto questo riesce a perforare il suo silenzio.
“Non riesco a respirare quando penso alle cose che vorrei farti e respiro troppo in fretta quando penso alle cose che vorrei che tu facessi a me.”
Sbagliato è il modo con cui Trent viene attratto dalla femminilità quasi androgina di quella ragazza che ha quasi la metà dei suoi anni, e completamente off-limits in ogni modo possibile. Edie irrompe nella sua vita e fa tutto ciò che è in suo potere per capovolgerla. Trent si ritrova a combattere un’attrazione fisica che sa di non avere armi per contrastarla. E più la combatte, più il suo corpo soccombe al bisogno spasmodico di possederla, mandandolo fuori di testa. Si scherniscono, si irritano, si scagliano disprezzo a vicenda anche mentre si strappano i vestiti di dosso, sapendo fin troppo bene che il gioco contorto che li ha portati nella vita l’uno dell’altro, li porterà alla fine a privarsi della favola che entrambi segretamente desiderano.
“Qualsiasi cosa fossimo noi due, eravamo tossici. Una ninna nanna incisa su un disco zeppo di graffi che continua a saltare, ancora e ancora, proprio sul verso che detestavi”.
Dannatamente folle è la passione che li sovrasta scoprendoli nei loro elementi naturali; folli e desiderosi di vivere quel momento come se fosse l’ultimo. Ma niente nella loro vita è come sembra, guidati da un amore disinteressato e disposti a fare qualsiasi cosa in loro potere per proteggere coloro che amano di più, arriveranno a ribaltare il loro gioco del gatto e il topo. Perché nella follia di scoprirsi così diversi, troveranno il modo di combaciare e di sentirsi uniti per il senso di altruismo che li accomuna, con cui il silenzio troverà il modo di esprimere quello che sente troppo forte nel cuore da doverlo urlare, e il calore di un abbraccio riuscirà a domare le onde dell’oceano che si infrangono davanti a una ritrovata pace interiore.
“Mi piaceva vederla in escandescenze. Mi piaceva tutta sottosopra. Mi piaceva vederla sconvolta, perché era proprio così che mi faceva sentire lei. In svantaggio.”
Questi sono loro, due personaggi e due eroi di un mondo dove la ricchezza non riempie ma sommerge il calore dei sentimenti, dove l’insidia del potere riesce a rovinare invece di costruire. L.J. Shen ha assunto la veste di un giudice per mettere fine ai tradimenti, alle malvagità e al potere sterile che arriva solo a impoverire l’anima. Trent e Edie avevano bisogno di credere nel potere unico dell’amore e la loro passione è riuscita a vincere su tutto. Le parole così dirette ed essenziali di questa meravigliosa autrice hanno ancora una volta compiuto la magia incatenandomi a una storia dove gli ostacoli non sono mai stati insormontabili. La differenza di età, il colore della pelle, sono solo elementi che ci identificano, siamo noi poi a costruirci il mondo che desideriamo. Una storia che ribalta ogni convinzione, una passione che vi farà tremare, due personaggi che hanno creduto fino in fondo alla loro favola e infine il mare, con tutti i suoi elementi che adornano in modo simbolico tutto ciò che può avvicinarci a una pace interiore per essere noi stessi, sempre e credere nell’amore.
“Perché è accaduto a settembre che un cavalluccio marino ha baciato una marea, e dato così vita a un’onda meravigliosa.”
Bellissimo!!
Tiziana