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Jane Harvey-Berrick è una vera autrice del Romance e con Il Nomade, terzo volume della The Travelling Series, conferma ancora una volta la sua capacità di far emozionare i lettori con storie intense, romantiche e passionali. Come dice il famoso detto “il primo amore non si scorda mai”, Il Viandante, primo volume della serie, con i bellissimi protagonisti Kes e Aimee, è stata una delle letture più belle dello scorso anno, ma anche la storia di Tucker e Tetra, raccontata con la sapiente ironia di questa bravissima autrice, è stata ugualmente intensa.
“Scappi sempre, vero Tucker?”
Anche se avevo lo stomaco sotto sopra, le sorrisi e le feci l’occhiolino.
Era il modo migliore per non farsi catturare.”
Tucker non è solo il “Casanova” del magico mondo del circo, così come lo avevamo conosciuto accanto a Kes, ma è anche un personaggio tutto da scoprire. Rimarrete molto sorpresi dalla sua indole buona e altruista, lontana da quel modo spavaldo e scanzonato di vivere la vita con cui lo abbiamo conosciuto. Il fascinoso Tucker, prima di incontrare la grande famiglia del circo, era un ragazzo vissuto nella completa povertà e nella totale mancanza del calore familiare. Ora indossa la maschera del donnaiolo con la spavalderia di colui che vive il momento senza preoccuparsi minimamente del futuro, come chi non ha bisogno di sentimentalismi duraturi. Difatti la sua professione di Stuntman riflette quel suo modo di vivere nella totale sfrontatezza e pericolosità. Ma dovrete ricredervi, perché oltre il fascino e le battute ironiche, Tucker è un uomo che ha sofferto e che ha paura di legami forti, temendo di non riuscire a ritrovare lo stesso calore sincero con cui la famiglia del circo ha colmato il suo profondo vuoto interiore.
“Nonostante tutte le volte che avevo provato a tenerla lontana da me lei continuava a tornare. Aveva distrutto tutte le mie barriere e mi aveva obbligato a tornare da lei.”
Tetra arriva inaspettatamente nella sua vita a smascherare ogni superficialità da lui così ben costruita. Una donna bellissima, raffinata ed elegante che non appartiene al mondo di Tucker. Eppure Tetra entra sfondando le porte per farsi notare oltre il suo aspetto esteriore. Tetra Hawkins, figlia del senatore e sorella di Kes, riesce ad ammaliare il grande Casanova con la sincerità e la sfrontatezza di chi vuole carpirne ogni segreto. Fra i due nasce un’immediata sintonia che sfocia in una forte tensione sessuale difficile da frenare. Due mondi distanti che vivono un momento magico, donandosi in modo totale senza pensare alle loro diversità.
Il personaggio di Tetra è forte e coraggioso, innatamente altruista, riesce a vedere oltre le barriere costruite dall’ironia di Tucker. Un nascente senso di protezione la coinvolge totalmente nella sua vita, perché se c’è del buono in lui, sotterrato da chili di sfiducia, Tetra vuole provare a scoprirlo. Tetra e Tucker sembrano due calamite. Lui ferocemente ammaliato e sorpreso dal sincero interesse di Tetra, e lei attratta da quella profondità nascosta che vale molto di più di quegli uomini vuoti che vivono nel suo mondo patinato. Due realtà diverse che dovranno vicendevolmente scendere a compromessi per capire se l’amore può accorciare le distanze. Ma questa è una storia ancora tutta da raccontare. Una storia romantica per chi è alla ricerca di quelle emozioni che fanno palpitare il cuore.
“Perché abbiamo deciso di farlo?”
“Perché siamo su due percorsi differenti, TC. Incrociarli è stato un incidente di percorso che non avrebbe dovuto verificarsi”
Jane Harvey-Berrick ha il potere di colorare di rosa ogni sua storia. Riesce a raccontare di temi importanti giocando con una sana ironia, sdrammatizzandone l’importanza senza però palesarne l’intensità. I suoi personaggi sono così semplici e naturali che li riesci immediatamente a capire e ad amare. È riuscita a raccontare come due mondi distanti possono invece fondersi l’un l’altro accettando le proprie differenze. Perché il tema principale de Il nomade, è ancora l’amore in tutte le sue sfaccettature che riesce a vincere su tutto, limiti e barriere. Devo dire che il percorso che hanno fatto questi bellissimi personaggi è la parte della trama che più mi ha emozionata, mentre l’inizio con un instant- love forse troppo frettoloso non mi ha coinvolto più di tanto: mi sembrava la classica banale storia di un approccio immediato. Ma poi la scoperta di tanti aspetti nascosti che hanno caratterizzato la vita di questi personaggi, mi hanno acceso quella sana curiosità fino all’epilogo finale che avrei desiderato più lungo. Perché si sa, quando alla fine riesci a entrare dentro la storia vorresti che non finisse mai. Per le romantiche che apprezzano le storie di amore e di accettazione, per chi è amante di scene bollenti che creano quella tensione fino alla fine, ma soprattutto a chi, come me, ha amato la storia di Kes ed Aimee, con Il Nomade riuscirete a catapultarvi ancora nel magico mondo della Berrick e vivere di intense emozioni.
Tiziana