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Fulmini, elettricità, fuoco e brividi. Quattro parole per raccontare una storia intensa e passionale proprio Come un fulmine a ciel sereno. Passione, tormento, e sofferenza sono gli strumenti che A.L.Jackson sa accordare in modo quasi perfetto, per miscelare delle vere e proprie bombe esplosive che ogni volta riescono a travolgere il lettore. E proprio in Come un sasso nell’oceano e poi in Annego in te, rispettivamente il primo e il secondo volume della serie Bleending Stars, sono stata rapita dall’intensità e dalla profondità dei sentimenti che questa autrice riesce ogni volta a sviscerare nell’intimo più recondito dei suoi personaggi. Sono stata catalizzata dagli occhi neri come la pece e dal sorriso strafottente di un uomo che grida di non volersi smascherare. Lyrik West è un muro invalicabile. Un concentrato di sex- appeal unito a quanto più di oscuro, e tenebroso si può conoscere. Una miscela esplosiva per un personaggio dotato di un carisma tale da trasportare un’intera platea di fan, che lo ascolta incantata pizzicare le corde della sua magica chitarra. Lyrik è il chitarrista dei Sunder, una band che ha scalato il successo non solo con la musica, ma anche con la fama di sapersela godere fra ragazze, droga e festini alcolici.
“Penso che tu muoia dalla voglia di avere un assaggio. Penso che la tua boccuccia insolente abbia l’acquolina e che il tuo stomaco stia brontolando per la fame”
Lyrik è sfacciato e imprevedibile, sa usare così bene le parole fino a confonderti. Un uomo che riesce ad accendere intorno a se un vero fuoco devastante, unito a una presenza fisica che dirompe nelle scene e catalizza gli sguardi. Ma questo è solo una sfaccettatura ben architettata per nascondere il suo cuore e la sua anima. Una barriera per proteggere ciò che di vero e recondito ha precluso di esistere.
Sono questi i personaggi che amo di più, quelli che costruiscono dei muri per nascondere qualcosa di più profondo e poi, con la stessa curiosità con cui apriresti un vaso di pandora, scopri invece sentimenti così intensi che ti entrano come missili nel cuore. Racconti di un loro vissuto a cui riesci a dare una giusta ragione, e che ti fanno innamorare inesorabilmente della lotta continua con cui vorrebbero nascondere tutto, riuscendo forse ad amarli di più per quello che non vogliono dire, né sentire. Perché Lyrik, in realtà, è un personaggio meraviglioso con un cuore spezzato, a cui la vita ha chiesto di fare delle scelte e su quelle scelte ha costruito la sua armatura. Frammenti di cuore che fuoriescono da crepe mai cicatrizzate e che ti lasciano immaginare quanto di più grande e di più intenso ci sia nascosto dietro.
“Frammenti rattoppati con amarezza e vergogna. Ma era tutta la bontà che continuava a fuoriuscire dalle crepe che mi conquistava”
Questa è la storia di un incontro speciale fra due cuori spezzati di un uomo e una donna che hanno paura di riconoscersi. Come Lirik anche Tamar è la maschera ben costruita di una ragazza che fugge da un passato che l’ha resa vulnerabile e timorosa. Un incontro – scontro in cui due anime senza volto riconoscono i loro pezzi mancanti, proprio quelli che vorrebbero negare di cercare. Tamar, annientata dal fascino di Lirik, ha quasi paura di esserne attratta come una calamita e la sua migliore arma è di odiarlo e di nascondersi, per timore che sia come uno di quei volti che vuole dimenticare. Ma è proprio l’intensità nascosta nelle loro anime, la forza che li attrae inducendoli a rompere i muri costruiti, per scoprire quella felicità che pensano di non potersi meritare.
“Esigendo che gli permettessi di vedere quello che ero veramente e non quello che tutti gli altri vedevano. Adesso sono qui a supplicarlo di farmi entrare nella sua anima. Di farmi vedere”
La passione dirompente che li attrae sposta inesorabilmente l’asse dei loro bisogni. Una bramosia che brucia maschere, distrugge muri e scioglie armature. Lirik e Tamar sono come due bombe di fuoco, attratti inconsciamente dalla brama di volersi toccare e scoprire. Momenti di vera passione che li coinvolgono, al punto di credere che per loro ci sia ancora un barlume di felicità nascosto da inseguire. Ma il percorso sarà molto travagliato e l’intensità della scrittura di A.L.Jackson sarà il mezzo sicuro che vi porterà ancora a credere che nella vita, l’amore e la passione bramano sete di riscatto e che per Lyrik e Tamar saranno la loro fonte di salvezza.
“Mi hai risvegliato dalla morte, mi hai fatto capire cosa vuol dire sentire di nuovo delle emozioni. Mi hai fatto provare cose che non ho mai provato prima. Senza rendertene conto, stavi facendo spazio per te.”
Una storia meravigliosa in cui perdersi per poi ritrovarsi. Sono stata completamente attratta dai suoi personaggi così profondi e cosi imperfetti tanto da percepire tutti i loro tormenti. Un amore che non sanno di provare, ma che rimbalza in ogni pagina e in ogni frase. Ancora una volta penso che questa autrice sia perfetta nell’armonizzare l’intensità delle parole con la bellezza delle sue storie. I sentimenti che riesce a far affiorare sono quasi tangibili, tali da riuscire per mezzo della sua scrittura, a entrarti dritti nel cuore. Come la storia di Sebastian e Shea mi aveva così tanto emozionata, anche quella di Lyrik e Tamar mi ha completamente travolta, ma forse anche di più perché non ci sono solo emozioni, c’è voglia di riscatto, c’è coraggio e soprattutto c’è un riscontro degli eventi con la realtà da rendere tutto più vivo e reale.
Tiziana