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Credo che in ognuno di noi ci sia una storia di sofferenza adolescenziale da raccontare e quella della nostra protagonista Saylor, è delle peggiori. Nata e cresciuta ad Emblem, cittadina dispersa nell’Arizona, dove l’unico lavoro che dà fonte di guadagno è all’interno dell’Istituto penitenziario, vede infrangere per sempre i suoi sogni quando Cord uno dei fratelli Gentry, le ruba l’innocenza per vincere una scommessa. Saylor è devastata e giura a se stessa che nessun uomo si approfitterà più di lei. Ma si sa, il destino è beffardo e gioca brutti scherzi e al college si innamora di un ricco figlio di papà, che non solo la picchia ripetutamente, ma abusa di lei emotivamente e psicologicamente. Giunta al culmine della sopportazione, e con l’aiuto morale di suo cugino Brayden, decide di lasciarlo per sempre e pensare a ricostruire la sua vita lontano da quella esistenza che le va troppo stretta. Bray si offre di ospitarla per qualche tempo e Saylor lo raggiunge non appena possibile, portando con sé le poche cose che il suo ex non ha distrutto durante l’ultima lite. Le sorprese per lei sono appena iniziate perché giunta a destinazione ritrova come vicino di casa una sua vecchia conoscenza: Cord Gentry, l’uomo che ha giurato di odiare per tutta la vita.
Il nome Gentry è da sempre sinonimo di depravazione e violenza, e i tre fratelli gemelli Cordero-Creedence e Chasyn vogliono con tutte le loro forze riscattarsi dalla maledizione che questo cognome si porta dietro. Loro padre, Benton, li ha vessati fin dalla nascita, trattandoli come spazzatura inutile, facendogli patire la fame per giorni e sottoponendoli a dure prove di sopravvivenza. Non c’è un Gentry nella storia della loro famiglia che non avesse fatto una brutta fine, e i ragazzi si convincono sin da piccoli di non meritare altro che il disprezzo generale, comportandosi come bulli e vandalizzando ogni cosa che gli capiti davanti. Quando si trasferiscono fuori città, lottano contro il mondo per riuscire a rimanere a galla, e l’unica cosa veramente importante per loro è restare sempre uniti nel bene e nel male, perché insieme sono più forti.
Qui, all’ombra di una delle università più grandi della nazione, non dovevamo essere per forza i fratelli Gentry, con tutta la maledizione che quel cognome sembrava portarsi dietro.
Cord è quello che protegge gli altri, si fa scudo nella vita di tutti i giorni, per tenere al sicuro i suoi fratelli. Quando rivede Saylor riaffiorano in lui ricordi e sentimenti ormai sepolti nel suo cuore, e dovrà fare i conti con il passato per riuscire a convincere questa dolcissima ragazza, che lui non è più quel ragazzino prepotente, ed è pronto a tutto pur di conquistarla. Ora ha bisogno solo di un abbraccio e di un po’ di calore umano per riacquistare fiducia in se stesso.
Rimasi a fissarla. Saylor McCann era una delle poche cose che ancora mi facevano star male.
Saylor lo sente fin dal primo incontro che c’è una connessione tra di loro, e non può fare a meno di giocare con il fuoco, perché solo vicino a lui sente di nuovo quelle emozioni profonde che la rendono viva. Sono due anime che si scelgono per sostenersi a vicenda per creare un legame forte che va oltre la sola attrazione fisica e trascende da tempo e spazio. Cord vede in lei la sua luce in fondo al tunnel, l’ancora di salvezza da una vita senza senso.
La cosa più importante era che Cordero Gentry fosse molto di più di quello che desideravo. Era quello di cui avevo bisogno.
Questa è una storia che ci parla di riscatto dalla mediocrità che la vita ci mette davanti. La voglia di riscatto o rivalsa su delusioni e ferite mai rimarginate, può condizionare l’esistenza o ostacolare la nostra evoluzione personale. Le ripetute umiliazioni, le condizioni di povertà e difficoltà sociale, ci portano a credere che non siamo abbastanza per nessuno, e che meritiamo una esistenza piatta e senza luce. E’ necessario imparare a vedere i propri sforzi e i risultati non come risarcimento di un lontano passato da lenire, ma come frutti di una azione di oggi, del presente. Anche perché solo un presente appagante e privo di nevrosi, può farci archiviare i nodi irrisolti del passato. A volte basta poco per staccare l’attenzione e cambiare prospettiva, e l’amore è il fulcro principale per guarire da un passato buio e violento.
E ricordate sempre che “l’amore non colpisce in faccia, MAI”.
Morena the Queen