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Un second chance particolare per niente banale e che vi stupirà fin dai primi capitoli per l’intensità della trama. Prima che sia troppo tardi di Clare Swatman non è un libro che si legge a cuor leggero, non lasciatevi fuorviare dalla cover o dalla sinossi. O meglio, non è un libro intriso esclusivamente di colori vivaci ed allegri ma ci sono anche tanti scuri che aleggiano sullo sfondo durante la maggior parte della lettura. Una storia d’amore che squarcia e devasta il lettore con la cruda verità che la vita ci presenta e che, a volte, nei romance viene nascosta o rifuggita in nome di un happy ending.
I due protagonisti Francesca e William si incontrano all’alba dei loro quarantatré anni, dopo venticinque anni in cui hanno vissuto lontani, separati da parole taciute, paure, incomprensioni e tantissimi segreti non confessati.
“Sapevo di dover esser grata per ciò che avevo, ma in realtà mi sembrava che senza accorgermene la vita mi avesse avvolta così stretta da trasformarsi in una parvenza di esistenza da cui mi era impossibile fuggire. Le mie ali erano tarpate.”
I primi capitoli sono come dolci carezze, allietano come tranquilli risvegli dopo un lunghissimo letargo. Questa sensazione che emerge preponderante è la stessa che sentono i protagonisti, quando finalmente si ritrovano e possono vivere l’uno accanto all’altra, dopo la lunga separazione, con la stessa intensità del passato, come se in realtà fossero ancora i due diciottenni innamorati pazzi che sognavano il loro futuro insieme. Ed è bellissimo vedere come le due metà si ritrovano, con l’incantesimo del non essersi mai allontanati nonostante i silenzi e le sofferenze patite nel periodo del distacco.
“Avrei voluto fissare quei profondi occhi azzurri per scoprire la sua storia e capire cosa era accaduto al mio Will da quando eravamo stati intimi. Le cose belle e le cose brutte, gli amori e le risate e i dolori che aveva provato. Ma anche se non sapevo nulla di tutto ciò, mi sembrava ancora di conoscere quell’uomo quasi quanto me stessa. E capii in quel momento che, più di tutto, volevo vedere se stavolta avremmo potuto percorrere la stessa strada. Insieme.”
Eppure, un inizio così idilliaco, non può che nascondere tanto al lettore che si ritrova a leggere le prime pagine senza capire esattamente quale possa essere il punto di rottura. Come un amore così forte e completo può essere messo a dura prova? Sembra tutto troppo facile, troppo bello. Ebbene non vi posso svelare cosa scatenerà l’effetto domino ma vi posso assicurare che quando l’ostacolo si svelerà, vi sentirete completamente smarriti come in un labirinto senza uscita.
“Quell’anno sembrava speciale. E anche se non trovai esattamente un buon proposito, mi feci una promessa. Quell’anno, avrei permesso a me stessa di essere felice. Ma poi Will mi informò di una cosa.”
Mi sono ritrovata a leggere le pagine alla velocità della luce perché speravo nella pozione o bacchetta magica che a volte i romance regalano, ma in questo caso ho potuto solo ricevere lo schiaffo forte della realtà. Quel punto di rottura scatena l’inizio di una serie di episodi direttamente ricollocabili a scelte del passato mai del tutto affrontate e qui, più che in altre letture, emerge il tema del rimpianto. I rimpianti che abbiamo accantonato perché è più semplice e naturale nascondersi dietro ad alibi, rifuggendo il tempo che passa e a volte indossando la maschera dell’orgoglio. Un orgoglio che ci induce a vedere gli scontri affrontati come se fossero titani e poi, dopo anni, quell’immagine si rivela in realtà l’ombra di qualcosa di molto più piccolo.
In Prima che sia troppo tardi non troverete solo una storia d’amore ma “la storia d’amore”; Fran e Will hanno da sempre il cuore siglato con il nome dell’altro, due cuori che purtroppo sono avvolti in una foschia di segreti, che pagina dopo pagina si dipana riordinando tutti i tasselli scomposti in quello che è l’ordine universale per eccellenza. C’è tanto amore nelle pagine: l’amore verso sé stessi, verso il prezioso dono della vita, i propri cari e gli amici. Ed è proprio grazie all’amore, quello vero, che la potenza della vita si presenta agli occhi del lettore.
Sicuramente questa è una di quelle letture che ti entrano nel cuore, ti scombussola, ti stringe il cuore in un pugno, soprattutto negli ultimi capitoli, e poi grida un inno alla vita e al non rimandare mai la possibilità di dare un abbraccio, un bacio, un sorriso. Assaporare la vita sempre, fino all’ultima goccia.
Ilaria