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Romanzi come questo per me rappresentano una sfida: complessi, brutali, profondi. Le emozioni diventano una mano invisibile che arriva allo stomaco e lo stringe ferocemente mentre il cuore trema di rabbia, tristezza, sollievo e battiti accelerati. E io le sfide le accetto sempre con entusiasmo. Un po’ come Daria, la protagonista di Pretty. Senza limite, primo volume dell’attesissima serie All Saints High dell’intrigante penna di L.J. Shen.
La prima impressione che arriva di Daria è quella di un’adolescente inquieta, ribelle, tremendamente sola, che subisce la gelosia verso una madre che non le riserva le giuste attenzioni. Fa tenerezza Daria… sin dalle prima pagine ispira un istinto protettivo. Poi velocemente il suo ruolo si differenzia trasformandosi in un’immagine più malvagia. Il suo è un personaggio strutturato in modo esemplare, cambiando in continuazione fino alle ultime pagine dove emergerà finalmente la sua vera indole pervasa da un carattere pieno di debolezze e paure, ma anche di estrema bontà. Daria è una ragazza che sacrifica le emozioni assumendo, metaforicamente, molteplici maschere capaci di nascondere le sue insicurezze e la sua rabbia profonda. Da bambina, tenera e impacciata, si trasforma in un’adolescente classista, figlia dei cliché: viziata, ribelle e bulla. Si ciba dell’odio come una fonte di energia vitale, limitando al minimo i rapporti umani.
“Il sole somiglia molto all’odio: bellissimo e letale ed essenziale per la nostra sopravvivenza. Può accecarti, eppure ti permette anche di andare avanti. L’odio stimola molto di più dell’amore. L’amore è soddisfatto e sereno. La gente felice non è motivata. Si limita a…esistere. Mentre noi, che siamo carichi d’odio, noi siamo diversi. Bramosi e disperati”
In questo romanzo l’odio tesse le fila non solo del percorso dei suoi protagonisti ma anche dei personaggi che ruotano intorno a loro. Questo sentimento è così viscerale che incastra tutti gli eventi della trama ed è descritto così profondamente da venire percepito, per chi legge, in modo vibrante e assoluto. Le differenze sociali, inoltre, emergono in modo netto delineando gli stili di vita e di pensiero legati al benessere economico e alla povertà.
“Sei bella come una canzone – Brutta come un grido
Ma dietro le tue belle ossa – Sei persa fin nel profondo
Voglio scavare nelle crepe della tua anima – Tirarne fuori tutti i segreti
Gettarteli ai piedi – Poi divorare la tua espressione
Perché il tuo dolore avrà il sapore più dolce”
Quando dopo quattro anni di lontananza la vita di Penn si riaggancia a quella di Daria, la dolcezza del loro primo bacio diventa il ricordo sbiadito di due ragazzini inconsapevoli. Gli eventi di questa storia li porteranno a condividere non solo lo stesso tetto ma anche lo stesso giro di amici e nemici, oltre che la rivalità sportiva fra due licei: quello prestigioso della Hall Saints High e quello pubblico di Las Juntas. Ma ciò che li unirà, sopra ogni cosa, sarà l’odio feroce che provano l’uno per l’altra. Un odio che soffoca un sentimento ancora più spaventoso: l’amore.
Mentre l’odio di Penn verso Daria è quasi comprensibile, quello che mi è riuscito più difficile capire è stato l’odio di Daria nei confronti di Penn. L’ho trovato a volte forzato, come uno mero strumento per dare più impeto alla storia. Penn grazie a Daria diventa un piccolo uomo di latta senza cuore; eppure quando è vicino a lei, quando la odia con tutto se stesso o quando la sfiora e la bacia, qualcosa dentro la sua cassa toracica fa rumore e il cuore di latta riprende vita tornando a battere furioso.
“Siamo solo due adolescenti che non hanno mai avuto speranze di diventare amici in questo mondo; Quindi, siamo diventati quello che ci si aspettava da noi. Nemici”
Questi due ragazzi, sospinti delle emozioni più belle, cercano in tutti i modi di soffocare il desiderio che li induce a volere condividere tante prime volte insieme. Sono troppi i segreti che li separano e che giorno dopo giorno aumentano fino a schiacciarli. La resa dei conti sarà dura, spietata e senza esclusione di colpi. Svelerà ogni segreto nascosto in un confronto che coinvolgerà personaggi primari e secondari della trama, regalando anche uno spaccato familiare emozionante, quando madre e figlia troveranno finalmente il loro rapporto perduto attraverso un dialogo straziante che farà emergere tutto l’amore trattenuto nel tempo.
“Non so più se sono triste o felice, ma in qualunque modo io mi senta – lo sento. Lo sto vivendo. Sono viva”
Il ritmo della lettura non concede tregua: è veloce, cadenzato da colpi di scena e rivelazioni inaspettate; analizza le sfumature di tutte le emozioni che i protagonisti sanno far emergere. L’amore arriverà salvando le anime alla deriva di due ragazzi ormai smarriti dall’odio e regalerà momenti di infinita tenerezza che rendono questo libro bellissimo e commovente.
A volte trovo la scrittura di L. J. Shen un po’ confusionaria. Inizialmente non riesco a comprendere i personaggi secondari delle sue storie perché vengono citati dando per certo che il lettore li afferri al volo. Poi, nel prosieguo della lettura, la loro impronta diventa più netta e comprensibile. La struttura delle sue trame, però, è così potente da far annullare ogni incertezza per quanto sono belle ed emozionanti. Se non ci si sofferma sulle poche cose che non risultano lineari, si può piacevolmente godere di storie meravigliosamente struggenti, piene di tormento e passione, dove c’è sempre una novità che arriva a sconvolgere una storia di per sé già perfetta, rendendola sublime.
In Pretty. Senza limite, ritroviamo Jemie e Melody di Infamous, volume zero della precedente serie The Saints, alle prese con i drammi della loro prima figlia Daria. Appariranno anche tutti i protagonisti degli altri romanzi della serie passata, per cui, per comprendere appieno le origini dei ragazzi che affollano la All Saints High, ne sarebbe consigliata la lettura.
“Quest’uomo di latta non aveva chiesto un cuore, eppure l’ha ottenuto comunque. ………È stato molto di più di un primo amore. È stato anche il primo odio”
Un romanzo meraviglioso assolutamente da leggere!
Wanessa