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“Non sapevo perché le stelle, stanotte, avessero incrociato il mio destino col suo. Non lo conoscevo, non era nessuno per me, un perfetto sconosciuto.”
Quando mi è stato proposto di fare la recensione di questo libro ero incuriosita perché non conoscevo l’autrice e, quando ho modo di leggere un nuovo libro romance, ho sempre voglia di scoprire nuovi scrittori, conoscere personaggi e soprattutto farmi coinvolgere dalle loro storie e provare emozioni, sognare e stare bene. Non ero invece molto attratta dall’età dei protagonisti: due giovani poco più che ventenni universitari, situazione per me lontana sia per età che per esperienza. Però nella presentazione sono rimasta folgorata da una frase della sinossi in cui si narra che la protagonista adora leggere romanzi d’amore e in particolar modo la sua eroina Elizabeth Bennet di Orgoglio e Pregiudizio, uno dei miei libri preferiti in assoluto!
Quale sorpresa è stata da subito la lettura di questo libro, dove ogni capitolo si apre con una citazione di una canzone italiana o straniera e di un testo poetico (adoro!), ma soprattutto quale meraviglia riconoscermi in ogni pensiero della romantica protagonista che vuole il lieto fine, vuole l’amore vero e viene presa in giro per questo da chi la conosce. Quante volte mi è stato detto che vivo con la testa tra le nuvole, che i romanzi sono solo parole scritte per far sognare le persone, ma la realtà è ben diversa! La quotidianità non è una favola che si conclude con e vissero felici e contenti…
“Io avevo sempre trovato il meglio della vita, in un buon libro, e forse anche il meglio di me stessa.
…non ero ottusa al punto da non capire che bisogna vivere più nella realtà e meno nella fantasia, ma era difficile staccarsene, per anni le mie fantasie erano state la mia realtà.”
Si dipana così questo romanzo in cui i due protagonisti, Cecilia e Samuele sono uno l’opposto dell’altra nella visione della vita e dell’amore: lei romantica e sognatrice all’ennesima potenza e lui fin troppo ancorato con i piedi per terra. Cosa potranno mai avere in comune? Forse le loro esistenze dovevano proprio incontrarsi in quel momento e in quel luogo. Le anime di due persone che sono destinate ad incontrarsi, in qualche modo si riconoscono e, se in un primo momento non si rendono conto della meraviglia di quell’attimo, sicuramente ci saranno altri piccoli spazi di tempo che le faranno riavvicinare per iniziare a camminare insieme.
“È un amore impossibile” mi dici.
“È un amore impossibile” ti dico.
Ma scopri che sorridi se mi guardi,
E scopro che sorrido se ti vedo.
(Sesto Aurelio Properzio, È un amore Impossibile)
Paola Garbarino, con la sua scrittura forbita e accattivante, riesce a catturare il lettore facendo sì che i due protagonisti piano piano si conoscano ma soprattutto scoprano di più sé stessi: i loro pensieri, le emozioni che nascono dentro i loro cuori, i loro sogni e la strada che vogliono intraprendere per affrontare la vita da adulti. Che meraviglia incontrare una persona nella nostra vita che voglia conoscerci così come siamo, senza pregiudizi sul nostro fisico, sul modo di pensare e di ragionare, che sappia guardarci e starci accanto non per cambiarci come lui o lei desidera o come ci chiede di essere la società attuale ancorata alla sola immagine esteriore, ma per accompagnarci per mano, con delicatezza, ad affrontare e a realizzare il nostro Io più autentico e ad amare noi stesse profondamente.
“Samuele mi scomponeva come se io fossi fatta di tasselli, confondendomi, riassemblandomi in una differente forma, come non sapevo di poter essere, una Cecilia diversa… Samuele aveva la capacità di portarmi via da me stessa, con un solo sguardo.”
“Perfetti Sconosciuti” è un romanzo coinvolgente nel quale ognuno di noi si può ritrovare e riconoscere in un pensiero, in un personaggio, in una situazione. Non è il solito libro che ruota solo attorno ai due protagonisti perché essi sono radicati a loro volta in una vita complessa e ricca di relazioni con altre persone: familiari, amici, conoscenti e ognuno di essi ha un ruolo rilevante nella loro esistenza. Cecilia e Samuele parlano in prima persona nei vari capitoli ed entrambi ci fanno entrare nella loro storia personale scoprendo, pagina dopo pagina, qualcosa in più su di loro e sui sentimenti, positivi e negativi, che germogliano nel loro cuore, imparando a riconoscerli e ad appropriarsene con gioia e dolore.
Samuele e Cecilia sono due giovani come tanti, come eravamo noi, come lo siamo oggi, come i nostri figli, i nostri nipoti, i nostri vicini di casa. Ritroverete sicuramente qualcosa di voi, anche una piccolissima emozione in questi due ragazzi che risuonerà nel vostro cuore e sulle vostre labbra apparirà un sorriso e una sensazione di puro calore avvolgerà la vostra anima.
“La mia anima vibrava, quando gli ero vicina, in un modo che non sapevo gestire, e al quale, forse, volevo soltanto abbandonarmi.”
Cristina