Directions
“Qualsiasi cosa succeda, non guardarti indietro. I nostri piedi sono piccoli. Pietra dopo pietra, io salto, tu salti.”
Scrivere nero su bianco l’intensità di quello che ho provato leggendo Non Lasciarmi mai andare di Katy Regnery, non è stato semplice. Perché, quando una storia ti lascia un segno nel cuore, e ti commuove al punto di ritornare più volte a ricordare tutte le emozioni che hai vissuto, ti sembra impossibile riuscire a comunicare su un foglio bianco tanta intensità. Solo le parole di questa bravissima autrice sapranno comunicarvi la passione, il dolore, la sofferenza e la profondità dei sentimenti che sono riusciti a trasmettermi la storia di Griselda e Holden.
Scelta, è stata la parola che spesso mi si è presentata davanti, mentre leggevo la loro storia. Se ci pensiamo bene ogni giorno siamo posti di fronte a delle scelte, sia per cose banali, che per cose importanti. Tutti noi siamo liberi di scegliere, ma spesso le nostre decisioni possono avere delle conseguenze importanti anche per chi ci sta vicino e, senza rendercene conto, le nostre scelte, pongono loro di fronte a un fatto compiuto senza avere avuto nessuna voce in capitolo. E così è successo per Griselda, ancora bambina, quando ha deciso, anche per Holden, fratello acquisito in una famiglia affidataria, di salire sul pickup di Caleb Foster, non sapendo che quella scelta avrebbe segnato per sempre le loro vite.
Seguire quell’uomo li porterà a dover passare tre anni di prigionia, subendo angherie e cattiverie, e lavorando come piccoli schiavi. Facendosi forza a vicenda, sostenendosi e proteggendosi, fantasticano sul loro futuro, anche se per la realtà in cui vivono, sembra non avere alcuna speranza. Griselda racconta ogni sera una storia ad Holden prima di dormire. Abbracciati, in quegli unici momenti di conforto, si dichiarano amore eterno. Ma è proprio questo amore che rende impavida la giovane Griselda convincendo Holden a scappare, e lungo la riva del fiume Shenandoah, dovrà prendere la decisione più difficile: scappare e lasciare indietro Holden, o tornare ad essere dei prigionieri.
“S-scappa”
Lasciare indietro il proprio cuore trasforma completamente la vita di Griselda, ora diventata Zelda. Dopo dieci anni, il suo unico motivo per alzarsi la mattina si racchiude nella speranza di poter rincontrare un giorno il suo Holden. Lavora, mangia, vive con un uomo che non riesce a renderla felice, e tutto ciò che di bello la vita le nega, lo accoglie come una punizione. In questi dieci anni Griselda, consapevolmente, sta espiando la sua colpa più grande: aver lasciato Holden sulla riva di quel fiume nelle mani dell’Uomo Cattivo.
“Perché sarei dovuta tornare indietro con Holden e non l’ho fatto. Perché dovevamo farcela insieme, ma uno di noi è stato trascinato di nuovo all’inferno. Perché la vita è sopportabile solo quando c’è più male che bene.”
Zelda, ha rinchiuso i ricordi più belli, della vera Griselda, nella sua memoria. Nessuno conosce la sua storia, le sue emozioni le ha ingabbiate nel cuore. A volte però non ci rendiamo conto quanto il destino possa cambiare la nostra vita, mettendoci di fronte a qualcosa di inaspettato. Ed è proprio il destino a mettere Zelda di fronte a Seth. Un uomo alto, dai muscoli ben scolpiti, con dei profondi occhi grigi che le ricordano tanto il suo amico ed unico amore. Nel momento in cui i loro occhi si incontrano, il cuore di Holden si ferma. Da troppo tempo è Seth, e ha vissuto con la convinzione che la sua dolce e forte amica Griselda fosse morta. Per tutti questi anni ha vissuto trascinandosi, con la consapevolezza che avrebbe incontrato Griselda solo dopo la morte.
Griselda e Holden hanno vissuto le loro vite come due rette parallele, senza mai incontrarsi, respirando a fatica nel ricordare i loro momenti assieme. Lottando di notte contro gli incubi, e sognando ad occhi aperti il giorno in cui forse si sarebbero ritrovati. E senza preavviso, le loro vite hanno deragliato, e si sono scontrate provocando un impatto talmente forte da non sembrare reale. Come se il loro cuore, dopo essere stato attraversato da una scarica elettrica, avesse finalmente ripreso a battere.
“Adesso, all’improvviso, dopo dieci anni la ragazza dei suoi sogni gli era stata restituita, e non aveva importanza che fossero riuniti solo da una manciata di ore. Voleva assicurarsi di nuovo del fatto che fosse viva davvero e non soltanto un’illusione bellissima e crudele. E non aveva importanza chi lei fosse diventata, lui non avrebbe mai e poi mai voluto lasciarla andare.”
Dieci anni passati lontani sono tanti. Devono imparare a conoscersi nuovamente, devono togliere quella maschera che si sono costruiti, lasciando da parte Zelda e Seth, per tornare a essere Griselda e Holden. Un processo non facile, perché sono diventati adulti e non sono più i bambini rinchiusi in una cantina. Hanno vissuto vite diverse, e non sanno se sono ancora in grado di lasciarsi andare, pur consapevoli di essere ancora follemente innamorati. La paura di sentirsi accettati per quello che sono rispettivamente diventati, le insicurezze che si portano dietro come bagaglio della loro vita, il dolore che si è insinuato sotto la loro pelle e l’incapacità di fidarsi, sono uno scoglio difficile da superare. E nel momento in cui, tenendosi per mano, riescono a trovare la giusta sintonia per ripartire, la vita li riporterà al punto di partenza, facendo credere loro che forse non sono destinati a stare assieme. Neanche adesso che si sono nuovamente incontrati.
Tuttavia, Holden non ha alcuna intenzione di lasciarla andare. Questa volta non è più possibile, e l’intensità del loro amore li aiuterà a saltare insieme, quella riva del fiume.
“MMDITAPS
Mi manchi da impazzire, ti amerò per sempre.”
In Non lasciarmi mai andare, Katy Regnery, con la sua magistrale capacità narrativa, e l’approfondita introspezione dei personaggi, è riuscita a farmi “sentire” ogni, singolo, sentimento provato da Griselda e Holden, in tutte le sue più piccole sfumature. La sua penna mi ha condotta, capitolo dopo capitolo, verso la strada delle emozioni, tenendomi per mano nei momenti più dolorosi. La narrazione suddivisa tra passato e presente è stata sicuramente la scelta più giusta. Attraverso i flashback, mi ha portata a conoscere i momenti più difficili vissuti dai protagonisti quando erano bambini, per comprendere più facilmente le scelte intraprese. Nel presente, Zelda e Seth dovranno affrontare un lungo cammino per poter tornare ad essere Griselda e Holden, con la consapevolezza finale di essersi salvati entrambi, anche prendendo vie diverse.
Vorrei chiosare la mia recensione con un estratto della lettera che l’autrice ha lasciato ai lettori, perché alla fine anche noi, ogni giorno, disseminiamo briciole lungo il nostro percorso chiamato vita.
“Nella favola dei fratelli Grimm, Hansel e Gretel, il fratello e la sorella tenuti prigionieri dalla strega, lasciano un sentiero di briciole di pane per ritrovare la strada di casa. Beh, non ci sono briciole di pane letterali in questa storia, ma quelle figurate appaiono chiare. Sono l’amore, la fede, la fiducia e la forza di resistere quando ogni speranza sembra persa. Quelle sono le briciole di pane che contano nelle vite di tutti noi e le stesse che hanno condotto Holden e Griselda tra le braccia l’uno dell’altra.”
Silvia