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La vita è meravigliosa quando tutto procede al meglio e i nostri desideri si avverano uno dopo l’altro seguendo un’escalation che quasi stupisce per la sua perfetta sincronia. Una sensazione che Jewel, protagonista di questo romanzo dall’impronta drammatica, conosce benissimo: è felice, si dedica al lavoro dei suoi sogni, è una paleontologa di successo ed è cosciente di avere un futuro professionale roseo che non potrà che riservarle traguardi ad altri inarrivabili. Jewel ama un uomo che la appaga sotto ogni aspetto e con cui fa progetti importanti. Vive con la sensazione di galleggiare su una nuvola; i pensieri soffici come il movimento del vento la rendono estranea a tutto ciò che è sofferenza. Anche il suo ultimo desiderio sta per prendere forma, emozionandola oltre ogni aspettativa. La sua è una vita perfetta.
Così perfetta che quando di colpo per un effetto domino inverso tutto crolla improvvisamente, Jewel si ritrova avvolta in un mondo di disperazione a cui non è preparata fisicamente e soprattutto mentalmente.
“Una moltitudine di emozioni stava lottando dentro di me e non sapevo cosa fare. Rabbia, dolore, tristezza. Volevo piangere, ma anche urlare fino a perdere completamente la voce e colpire qualcosa fino a restare senza forze”.
Non si è mai pronti al dolore quando arriva, ma se piomba addosso con la stessa potenza con cui questa donna forte oltre ogni immaginazione ne viene travolta, il rischio di perdersi e non di riuscire più a ritrovarsi è quasi scontato. Io stessa mi sono interrogata su come avrei reagito di fronte a così tanto dolore e non credo avrei avuto la stessa forza della protagonista.
La luce che avvolge il mondo di Jewel improvvisamente, in una serata spensierata di festa, si spenge e il nero della notte copre tutto ciò che resta di lei: occhi, corpo, anima, tutto viene spezzato senza margini per ricomporsi. Tutto è perso, anche la volontà di continuare a vivere, perché sopravvivere non rappresenta un’eccezione; morire il prima possibile è l’ultimo desiderio che spera si realizzi.
La sua felicità viene interrotta, subentrando sofferenza fisica, disperazione e il cuore si priva di tutte le emozioni fino a interrogarsi con un’unica domanda: “perché tutto questo è successo a me, perché non sono morta? La notte così terribilmente vissuta la priva di tutto anche dell’uso delle gambe lasciandole in dono una sedia a rotelle con cui imparare a confrontarsi.
“E quei dieci giorni sarebbero diventati undici, quindici, un mese, due anni, dieci anni e, infine, il resto della mia vita. Avrei trascorso gli anni che mi separavano dalla morte su una sedia a rotelle”.
Nel racconto tutto è inizialmente incentrato sul senso di disperazione di Jewel a cui la vita non ha risparmiato nulla nel bene e nel male, e su tutte le persone che le ruotano intorno per non farla soccombere nuovamente facendo si che, la seconda possibilità che le è stata concessa, venga compresa, accettata e sfruttata. Poi la storia assume una nuova sfumatura che racconta le emozioni legate alla nascita di un nuovo sentimento che i due protagonisti credevano perduto per sempre riuscendo a distogliere l’attenzione dai drammi che li coinvolgono e rendendo la trama più scorrevole.
Niente sembra scalfire più Jewel, fino all’incontro con Chris, fratello del suo fisioterapista, a cui la condizione di Jewel sembra non provocare alcuna reazione. Chris la tratta con sufficienza, ignora la sua inerzia, le risponde a tono sfinendola, insomma la tratta con normalità e inconsapevolmente col suo modo di fare sfrontato e sbrigativo, innesca la scintilla della reazione, che riporterà alla luce l’essenza dell’anima di Jewel.
Ma anche il personaggio maschile di questo romanzo ha un segreto che lo ha cambiato. La sua non è più la vita di un tempo, un accadimento passato lo ha lasciato sconvolto e ricominciare non sarà facile neanche per lui. Aiutare Jewel ad uscire dal torpore che la avvolge diventa per Chris dapprima una missione personale, poi la sua stessa salvezza, la valvola di sfogo per uscire dalla profonda crisi in cui è entrato.
Chris è un talentuoso musicista e attraverso il suo racconto si intuisce quanto il mondo della musica può diventare anche terapeutico. Le melodie che crea vengono descritte come struggenti, raccontando più delle parole, aiutando a fare breccia nell’anima e restituendo una speranza di vita.
“La musica arrivava dritta al cuore, coinvolgendo ogni cellula del mio corpo. Anche la più minuscola. Era la cosa più bella, coinvolgente ed emozionante che avessi mai vissuto…
…come se lui mi stesse parlando attraverso il suo violoncello e io, stranamente, riuscivo a comprendere tutto”.
Il viaggio nella conoscenza di questi due personaggi così ben delineati è bello ed emozionante, rende la speranza qualcosa di tangibile, sfida i preconcetti e insegna che l’amore è una grande medicina per la mente ma solo per chi, guardandosi dentro, riconosce prima di tutto il proprio valore.
“Tu non hai limiti, Jewel. Con me non ne hai”.
Allyson Taylor con il suo stile accurato sa far immedesimare alla perfezione in tutto ciò che riguarda il mondo della disabilità. Il dramma della protagonista è narrato con una meticolosità tale, che ogni domanda che sorge nella mente del lettore troverà la sua risposta. La disabilità è trattata con estrema sensibilità ma anche con una normalità e una fermezza tali da non lasciar spazio a sentimenti di compassione. La narrazione è un po’ lenta, ma credo sia stato necessario in quanto alcuni passaggi evolutivi dei protagonisti necessitavano la cura di particolari che se non descritti, avrebbero creato incertezze alla storia.
Unico neo la presenza di tantissimi refusi, che hanno penalizzato la lettura evidenziando un editing pressoché inesistente.
Musica per un giorno di pioggia è un romanzo struggente che racconta il percorso di rinascita di una donna che improvvisamente si trova a dover avere a che fare con uno stile di vita diverso da quello a cui era abituata, ridefinendo il valore di ogni piccolo gesto quotidiano. Affronta con ferocia sentimenti come la solitudine che deriva dai cambiamenti radicali, accompagnati dalla disperazione, dal senso di inadeguatezza e infine dal potere che l’amore ha nel viaggio verso la rinascita. È un romanzo che nella sua malinconia afferra il cuore con una trama forte, complessa nelle sue peculiarità, ma estremamente delicata e romantica, insegnando come una volta toccato il limite della disperazione umana, non si può che ripartire da zero rinascendo e cambiando sin dal presente, le sorti del proprio futuro.
Wanessa
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Ciao,
puoi consigliarmi altri romance in cui viene affrontato il tema della disabilità? ho appena finito di leggere questo e l’ho adorato.
Ciao Umberta
ti consiglio “La parte sinistra” di Laura Vegliamore e “tutto il buio dei miei giorni” di Silvia Ciompi, trovi le nostre recensioni sul sito
Buona lettura