Directions
“E’ più inevitabile del sorgere del sole di domani mattina. Vedi quello che vedo io…”
“No”
“Non devo seguire quella strada. Me ne andrò. Io cambierò il futuro.”
Ricordo quel giorno in cui vidi per la prima volta in libreria la copertina di Twlight: una mela rossa e due mani bianche. Senza leggere le famose alette del libro, lo acquistai così a “scatola chiusa”; non so per quale motivo, forse per il “frutto proibito” che mi intrigava molto. Solo dopo scoprii che la mela rappresentava Bella, ovvero la costante “tentazione” di Edward, e le mani erano quelle di un vampiro: fredde e marmoree. Ricordo di essere rimasta basita perché avevo comprato un libro sulla storia d’amore tra un’umana e un vampiro. Io che di fantasy oltre Harry Potter avevo letto ben poco, Io che quindici anni fa ero già adulta per leggere di un diciassettenne, ancorché centenario e fra l’altro vampiro, che si innamorava della ragazza umana inconsciamente cotta per il ragazzo misterioso. Ma questo è stato solo il mio primissimo approccio perché poi, come una quindicenne impazzita, ho aspettato trepidante l’uscita dell’intera saga, completamente innamorata di questa storia che ha ottenuto in seguito un successo planetario, insieme ai suoi ormai iconici personaggi che hanno aperto la strada a tantissimi altri personaggi del genere New Adult, che riempiono oggi le nostre librerie.
Era dal 2008 che speravamo nell’uscita di Midnight Sun, il libro che Stephenie Meyer stava scrivendo. Speranze rese vane dopo che le bozze furono trafugate dal suo pc. Oggi con l’uscita in Italia di Midnight Sun, grazie alla Fazi Editori, finalmente possiamo leggere questa storia intrigante, misteriosa ed emozionante raccontata dal punto di vista di Edward. Attraverso i pensieri, le paure e le ansie di un vampiro che si innamora perdutamente di una ragazza umana, Edward appare molto più rassomigliante a un uomo per la sua vulnerabilità che cresce dirompente in completa dissimmetria con la sua vita secolare. Raccontare la loro storia mi sembra un po’ superfluo, però posso dirvi che rileggere oggi di Edward e Bella, ormai più che adulta, è stato sentire lo stesso tripudio di emozioni che mi hanno tenuta incollata, così come allora, alle copiose pagine di questo meraviglioso romanzo.
“Perché era dovuta venire proprio qui? Perché doveva esistere? Perché doveva rovinare la piccola pace di questa mia non vita? Perché mai era dovuta nascere quest’umana esasperante? Mi avrebbe portato alla rovina.”
I pensieri di Edward, ma soprattutto le sue ansie, sono state al centro dei suoi racconti. Un ragazzo centenario che rimane folgorato dal profumo inebriante di quella ragazza un po’ fuori dagli schemi: timida, buona, coraggiosa e intelligente. Il profumo del sangue di Bella così dolce al suo olfatto, lo rende il mostro che per anni ha cercato di redarguire. Ma quello sfarfallio che immagina di sentire dal suo cuore ormai inerme, è qualcosa che sta scoprendo e che annienta ogni sua indole di mostro assassino. Eppure, la sua ansia più grande è proprio causata da quel senso di protezione che invade la sua mente nei confronti di Bella. Perché il limite che lui conosce molto bene e che affronta ogni giorno come diversità dagli umani, è proprio la morte e la paura di perdere Bella che annienta inesorabilmente tutte le sue forze. Un personaggio che si rivela nella sua più intima indole di ragazzo appassionato e soprattutto innamorato di un amore che va oltre i confini, che rende le sue notti insonni anche solo un momento per scoprire la bellezza di albeggiare insieme a quella ragazza di cui non si sarebbe mai immaginato di potersi innamorare così perdutamente.
“Ma io bramavo il tempo con lei come non avevo mai desiderato nient’altro in vita mia. Non con l’immediatezza e l’insistenza della sete che dev’essere placata, ma in modo diverso, perché diverso era il desiderio e diverso era anche il dolore che provocava.”
Pagine e pagine di tormenti e ragionamenti su come allontanare da lui Bella, così fragile e allo stesso tempo così sicura di sentire l’intensità di quei sentimenti che la rendono più forte. Ma non si può allontanare chi si ama, non si può rinnegare un sentimento che cresce ogni giorno più intenso, più profondo. Non si può annientare quell’unico modo che fa sentire un vampiro più umano, un ragazzo che ha dimenticato il calore di un abbraccio.
Mi ritrovo ancora a parlare di loro e a emozionarmi come un adolescente, ebbene sì, perché questo libro anche se dai toni sicuramente più cupi della versione di Twilight, ha quel quid in più che Stephenie Meyer ha raccontato attraverso le parole di un gentiluomo di altri tempi, che nella veste di un diciassettenne hanno reso il suo personaggio più affascinante e sicuramente molto più intrigante. Ancora una volta mi sono raggomitolata ascoltando le sue parole che a volte sono state tristi, altre più profonde ma sicuramente in ogni momento hanno dimostrato la pienezza dei suoi sentimenti. Non vi resta che leggere ancora di loro, di Edward e Bella, e di questa storia d’amore epica che nasce da un piccolo seme per poi germogliare e spingere quel cuore ormai spento a battere ancora, a rischio anche dell’immortalità di Edward che farà di tutto pur di salvare la donna che ama.
“Solo per un secondo vidi Persefone, con la melagrana in mano. Mentre si condannava agli inferi”
Indimenticabile
Tiziana