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Impetuoso, appassionante e realistico, quest’ultimo romanzo nato dall’elegante penna di Harper McKenzie, ci porta a Saint Malo, una piccola e pittoresca città portuale della Bretagna descritta e raccontata in modo così eccelso da permettere una raffigurazione mentale precisa di luoghi suggestivi e soprattutto dell’area portuale in cui viene descritto l’allevamento di ostriche che vedrà nascere e fiorire la storia tra Maelle e Brendan.
La trama di Maelle è anche molto originale; penso che la bellezza di questo romanzo risieda tanto nella storia d’amore tra i due protagonisti, quanto nell’ambientazione narrata, che ho scoperto essere fedele alla realtà sia paesaggistica che storica di Saint Malo.
“Da ogni ferita fa in modo di produrre una cosa preziosa, come le ostriche fanno con le perle”
Maelle è un personaggio controverso: una donna professionalmente affermata a cui non manca apparentemente nulla. Il suo sogno è diventare CEO dell’impresa di famiglia, ma ad un passo dalla proclamazione, suo padre le impone di passare un anno nel piccolo paesino che vede le loro origini familiari e professionali. E così, scioccata e infastidita dalla decisione di suo padre, Maelle lascia l’America per sbarcare a Saint Malo dopo vent’anni di lontananza e con un bagaglio di rabbia e rancori mai sopiti verso un passato che l’ha profondamente segnata, forgiando un carattere chiuso, scontroso e poco incline alle manifestazioni d’affetto.
“Il mare non si faceva prendere se non per un breve istante, eppure rimaneva lì, a farsi respirare, a farsi amare, a farsi vivere. Sembrava uguale ma era diverso ogni giorno. Così come avrei voluto essere io: uguale e diversa”
Maelle si è manifestata la protagonista indiscussa di questo romanzo con una vulnerabilità prepotente rimarcata in ogni pagina, che le impedisce di vivere le emozioni per paura di soffrire. La sua chiusura nei riguardi dell’amore è totale al punto che in alcuni passaggi risulta difficile schierarsi dalla sua parte e comprenderla appieno. Credo che la costruzione del suo personaggio, così accurata nei dettagli del suo percorso mentale, abbia a tratti penalizzato la scorrevolezza del racconto pur comprendendo la necessità dell’autrice di tenere sempre in primo piano le difficoltà di questa donna affranta da due sofferenze parallele che le hanno aperto le porte della solitudine e creato un posto immaginario in cui respirare la comodità di tenere le emozioni sotto controllo e al riparo dal dolore.
“Mae, la differenza tra chi sei e chi mostri di essere sta nella vita che non vivi”
L’incontro con Brendan porta il giusto scompiglio nelle giornate tutte uguali di Maelle e accende quella miccia di desiderio da tempo dormiente che la costringeva a negarsi le emozioni. È impossibile non restare affascinati da un uomo come Brendan, che oltre all’indiscussa prestanza fisica, si rivela essere quasi perfetto con dosi di pazienza che sfiorano il limite sovraumano.
Tra piccoli agguati, incontri in spiaggia, piacevoli soprese e tanti spuntini a base di ostriche, il cuore di Maelle inizia ad aprirsi al sentimento prorompente, che preme per farsi ascoltare dal momento in cui gli occhi di Brendan si sono posati su di lei, anche se per lei sono stati molti gli ostacoli affrontati per riuscire finalmente ad uscire dalla propria confort zone e affidarsi alle ragioni del cuore.
“Essere innamorati è come avere sete e bere, ma pur bevendo la sete non passa, anzi, più bevi e più sei assetata”
Maelle è un romanzo intenso e coinvolgente che conquista per la miriade di emozioni che emergono pagina dopo pagina. La metamorfosi sofferta della protagonista è mitigata dalla presenza fondamentale del protagonista maschile a cui va reso il merito di essere riuscito a farla innamorare perdutamente attraverso le sue gesta. Non mancano anche momenti di ironia resi ancora più esilaranti dalla figura eclettica di Glen, migliore amico di Maelle, il cui spirito riesce ad alleggerire una trama dai contenuti importanti.
Questo romanzo è stata una lettura toccante e allo stesso modo divertente, per cui il mio interesse non è mai scemato. Un’analisi viscerale sul disagio derivante dalla rottura di alcuni legami familiari e sulle cicatrici che rimangono marchiate a fuoco in un animo sensibile al dolore, riesce a trovare conforto affidandosi completamente al sentimento vitale dell’amore.
Harper McKenzie è una conferma nel panorama romance con le sue trame sempre coinvolgenti e profondamente intense che lasciano sempre una scia riflessiva. La sua è una prosa scorrevole e accurata. La ricerca dei dettagli quasi al limite della perfezione rendono le sue storie complete. Seguo questa talentuosa autrice sin dall’uscita del suo primo romanzo ed è piacevole notare come il suo stile sia sempre alla ricerca della perfezione, come ogni suo nuovo personaggio possieda quelle peculiarità così ben marcate da renderlo affascinante e speciale e come ogni sua lettura si riveli un piacevole momento per sognare.
“L’amore è pazzia, è stordimento, è sentirsi morire e poi rinascere. È il cuore che agisce e non la ragione. Scegli un uomo che sia folle d’amarti e non solo un folle. E segui la tua passione”
Wanessa