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Ogni romanzo di Charlotte Lays penetra nel cuore e pianta radici profonde attraverso le emozioni che riesce a far emergere, radicandole poi nella memoria. È una tra le autrici, che attraverso la sua capacità descrittiva e le sue trame avvolgenti, ha saputo scalare la vetta delle mie preferenze. Ecco perché davanti ad una storia così dilaniante come quella di Lady Marmalade, e come avviene sempre quando ho il piacere di recensire un bellissimo libro che mi colpisce nell’anima, ho difficoltà a trovare le parole giuste che possano rendergli onore. Preparatevi perché questa lettura sarà devastante e piena di quel raro sentimento d’amore che tanto speriamo di trovare, quando ci immergiamo in una lettura romance.
Tutte le storie delle pazzesche Cosmogirls mi sono piaciute, ma quella di Cassandra mi ha colpita profondamente. Aspettavo la storia della sua vita. Mi piaceva già come personaggio accennato nei precedenti romanzi della serie. La sua figura così effervescente, scaltra, pragmatica e talvolta cinica ispirava simpatia. Così sicura di sé da sembrare invincibile. Intoccabile.
“Non è amore, non può esserlo
Non è neppure vivere, però
Forse è per questo che spero di morire”
Le donne come Cassandra vengono definite vittime impossibili, ma per questo perfette per un amore perverso e violento, perché dietro la loro forza nascondono una sensibilità enorme che richiama quello che spesso può essere scambiato come amore. Lo cercano disperatamente e una volta trovato, assecondano ogni inesattezza, ogni imprecisione di quello che dovrebbe essere un sentimento che nutre un rapporto in modo naturale senza costrizioni, senza giudizi o ricatti mentali per portare alla felicità. Non mi soffermerò a parlare oltre del tema affrontato in questo romanzo, sulla violenza alle donne perché sono certa sarà argomento di molte delle recensioni che riguarderanno questa storia. Seppur importantissimo, è un tema troppo difficile da sviscerare in poche righe, non gli renderei un valore appropriato, inoltre l’autrice lo fa in modo talmente sano che alle sue parole non ho molto da aggiungere. La mia attenzione è più focalizzata sulla bellezza d’animo degli uomini che riescono a ridare fiducia a donne interrotte e speranza alle loro esistenze. Non viviamo in un mondo in cui esistono solo uomini violenti. E questa storia ce lo racconta in modo vero, profondo e giusto.
In queste pagine Cassandra viene spezzata. Porterà alla luce tutte le sue fragilità e, ogni certezza sul suo essere, verrà messo in discussione, cancellata. Dovrà scontrarsi con la sfera violenta di un amore malato, col suo senso di inadeguatezza e con le paure che un’esperienza così forte possono lasciare attaccate alla pelle attraverso le ferite, al cuore ormai spezzato e alla mente danneggiata. Dovrà sopravvivere e cercare di ricostruirsi. Ma dovrà anche cercare la strada per la sopravvivenza, per uscire dal terrore e ricominciare a vivere.
“Voglio essere rispettata
Voglio portare i capelli corti
Voglio mangiare e cucinare quello che preferisco
Voglio la dignità dovuta ad un essere umano
E voglio indietro la mia anima”
Sento una grande responsabilità nel dover raccontare di questo libro proprio per l’importanza delle parole da usare. Nel caso di questa storia la parola, se usata nel modo sbagliato e da una mente deviata, è la prima arma di distruzione, un primo passaggio che innesca il meccanismo che intrappola i pensieri nella via della sofferenza. La storia di questa donna annullata e della sua forza, del suo coraggio nel tentare di ricomporre la sua quotidianità, spezza il respiro. Fa male al cuore.
Nel duro lavoro di ricreare, almeno per ripartire, una sorta di confort zone, il primo appiglio per la guarigione di Cassandra arriva nelle sembianze di un ragazzone adolescente, perennemente incazzato col mondo e sempre affamato, di nome Scott che con la sua sensibilità ben nascosta avverte immediatamente il dolore di Cassandra sfoderando il suo istinto protettivo anche andando contro suo papà…Arthur. Inizia, così un processo involontario di disinnesco sulle paure di questa donna stupenda e allo stesso tempo così fragile.
Arthur dal canto suo, fin da subito dimostra a Cassie di saper riconoscere i disastri e come porvi rimedio. Riservato, pacato, paziente, con la sua voce sensuale e i suoi movimenti lenti. Il suo sorriso è un faro in mezzo al mare della solitudine. Un uomo maturo che ha pagato duramente la sua esistenza affrontando un dramma atroce che ha sconvolto la sua vita ma soprattutto, quella di suo figlio irrimediabilmente segnandolo per sempre. Ha lo sguardo buono Arthur. Uno sguardo che Cassandra ha dimenticato. Il loro sarà un incontro inaspettato e gentile. Quando le loro mani si sfiorano per la prima volta, capiscono subito che nelle loro vite qualcosa di nuovo, di positivo, sta accadendo. I loro cuori ricominceranno a battere dopo tempo immemore.
“Cassandra ha qualcosa dentro di sé. Qualcosa di rotto molto simile al mio. Non so sia la fiducia o il cuore o l’anima. Ma ha qualcosa di spezzato e sento che può capirmi, tanto da spaventarmi”
Un uomo che riconosce il dolore e lo tratta con delicatezza. Con gentilezza. Un uomo capace di mettere da parte sé stesso per la felicità di chi ama.
Uomini come Arthur è quasi impossibile incontrarli. Credo che l’autrice lo abbia creato così perfetto per farci sognare e innamorare un po’ più di lui. L’amore che saprà donare a Cassandra ricostruirà il suo cuore perduto e ogni parola è inadeguata per definire ciò che quest’uomo straordinario saprà fare per ridarle la felicità perduta, la speranza e la fiducia nel prossimo e negli uomini.
Questo romanzo racconta in realtà tre storie, tutte importanti.
Quella dilaniante di Cassandra.
Quella terribile di Scott.
Quella meravigliosa tra Arthur e Cassandra.
Tre vite unite in una storia dolcissima di riscatto e rivalsa sulle malvagità di persone sbagliate, malate e violente, in cui il protagonista maschile davvero non ne sbaglia una. Parole, gesti, attenzioni, tutto è mirato all’esaltazione della donna che ama, come dovrebbe essere naturale, così come nelle favole più belle.
“Arthur riesce sempre a baciarmi trasmettendo l’universo dei nostri sentimenti, la forza dell’amore. Quell’amore che non ha confini. Non ha una fine né un inizio”
Una menzione speciale va poi a tutte le donne che hanno definito il successo di questa serie di libri strepitosi, che ti agganciano alle pagine e non ti fanno smettere di sognare e sono il fulcro da cui tutto nasce. Donne bellissime e coraggiose alle prese con uomini che tutte vorremmo, capaci di sostenerle amandole in modo incondizionato, facendosi carico del loro terrore e delle loro fragilità in una totalità che restituisce una sorta di riscatto al genere maschile. Non credo siano state create a caso queste figure maschili così forti e protettive, se non per infondere speranza e fiducia a chi negli uomini l’ha perduta.
Lady Marmalade è a mio avviso il romanzo più bello di tutta la serie NY SINNERS. Sicuramente è quello che più mi ha colpita emotivamente e più ha toccato corde sensibili.
Già mi aveva conquistata con la sua cover stupenda, ma con la lettura, questo volume è stato capace di trasportarmi in un mondo parallelo dove la dolcezza dell’amore è l’unico antidoto per sconfiggere il veleno della violenza, creando una luce in un cuore buio.
Charlotte Lays è sempre capace di creare delle favole meravigliose nonostante i protagonisti dei suoi libri vivano il dolore e la sofferenza. Il suo modo di sviscerare la trama è formidabile e si percepisce in modo palpabile tutta la sua sensibilità e il desiderio di trasmettere speranza anche nelle situazioni più drammatiche. I dialoghi che crea sono ricchi di sentimento. Rende speciale tutto ciò che scrive.
Grazie Charlotte per questa storia d’amore bellissima in cui la dolcezza ha saputo annullare il dolore della violenza e ridare speranza alla felicità.
“In una coppia sana non c’è bisogno che uno sia un passo avanti all’altro. In una coppia sana si viaggia fianco a fianco, mano nella mano. Siamo forti quando qualcuno ci ama, soprattutto se ha imparato a farlo attraverso le nostre debolezze”
Wanessa