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Quante autrici riescono a far emozionare raccontando una semplice storia d’amore, magari senza aggiungere fronzoli o inutili litigate?
Per me, davvero poche e Aly Martinez è una di queste. Lei prende due protagonisti comuni e li riesce ad elevare, regalando sempre grandi emozioni e bellissime storie.
“La mia vita era okay. Il mio lavoro era okay. La mia casa era okay. La mia vita sentimentale era okay. i miei amici erano okay. Cristo, ero stufo di tutti questi cavolo di okay. Avevo bisogno di qualcosa, qualunque cosa, di straordinario.”
Leeve è una popstar mondiale, sembra davvero avere tutto dalla vita, ma qualcosa la spinge tutte le sere a sedersi sul parapetto di un ponte e cercare il coraggio per buttarsi. Sam è lì tutte le sere per un altro motivo, rimane colpito da quella ragazza così fragile ma che veste scarpe di marca e occhiali da sole in piena notte.
La terza sera prende coraggio e le parla, perché non può lasciarla un’altra sera da sola ad affrontare le sue debolezze. Non la conosce, ma tra di loro c’è un legame, e questo lui lo sente. Già dal primo incontro fanno scintille, il sarcasmo di Sam risponde all’ironia di Leeve. Lei non gli dice nemmeno il suo nome, ma lui non riuscirà a smettere di pensare a lei, tanto che tornerà tutte le sere su quel ponte sperando di vederla.
“Mi succedeva qualcosa quando ero con Sam. Non sapevo esattamente cosa, ma succedeva lo stesso. Non era una soluzione magica. Sapevo che la sensazione di cadere nel vuoto mi avrebbe aspettata a fine serata. Ma quando stavo con lui non mi sentivo precipitare.”
E qui mi fermo a raccontarvi la loro storia, perché da questo momento in poi leggerete come due ragazzi si scoprono innamorati; perché è questo che ci racconta Aly Martinez. Due protagonisti che per quanto sono eccezionali nei rispettivi lavori, dentro sono due ragazzi qualunque che amano andare al cinema, mangiare al ristorante messicano e baciarsi.
Non vivrete grandi sofferenze, non salirete su una montagna russa dove ogni pagina vi garantirà della sofferenza. Nel La Risalita non accade nulla di tutto questo, ma troverete nella semplicità della sua storia un eguale appagamento che vi condurrà fino alla fine della lettura.
Come dicevo all’inizio della recensione, non è da tutti scrivere un libro dove non accade quasi niente. Non c’è un cattivo da odiare e non c’è una protagonista che con i suoi inutili tira e molla si fa mal tollerare. Non ci sono ostacoli da superare.
C’è solo tanto amore, sesso e voglia di riprendere la propria vita e ricominciare da capo. È una storia che parla di disagio verso la vita, quando fuori non c’è più niente che vi tiene aggrappati. Di quando il buio e l’oscurità vi attraggono più della luce e della vita. Ma soprattutto è la risalita che vi sospinge a credere ancora, come può essere l’energia di una persona che vi comprende per quello che siete veramente, non prima di cercare in voi stessi la volontà di emergere dal buco nero in cui vi siete persi.
“Mettendole le braccia intorno alla vita, la tirai verso di me. I suoi singhiozzi erano devastanti, ma io la tenevo stretta come se potessi assorbirli. Non potevo, ma solo tentare mi dava più di quanto io non stessi dando a lei. E per questo, la strinsi ancora più forte.”
Aly Martinez tocca temi delicati e lo fa con grande sensibilità, sottolineando l’importanza di chiedere aiuto e, soprattutto, di accettarlo quando l’altra persona porge la mano per aiutarci ad alzarci. Ho trovato originalità nel leggere questa volta la popstar in un personaggio femminile, rompendo il solito schema dei music-romance. Su Sam dovrei scrivere una recensione a parte, per spiegarvi di quanto avremmo bisogno di più personaggi positivi come lui. Nonostante chi vi sta scrivendo, ha una predilezione per il bad boy.
Vi consiglio davvero di leggere questo meraviglioso libro, perché La Risalita è un romanzo intenso, scritto magistralmente e che non sarete in grado di lasciare andare fino a quando arriverete alla parola fine.
“Non sei mai stato una distrazione, Sam. Sei sempre stato il mio sollievo”
Alla prossima lettura,
Valentina