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Data di Pubblicazione 22 Gennaio 2022
Estratto
Avevo sette anni quando la madre che non avevo mai conosciuto aveva perso definitivamente la potestà genitoriale. E ad essere del tutto onesti: le richieste di adozione per un ragazzo problematico, con più carattere che buon senso, non erano esattamente in aumento. Nei diciotto anni che avevo trascorso nel sistema, avevo vissuto con sei diverse famiglie affidatarie. Alcune erano state meglio di altre. Erano sempre stati poveri, ma tutte persone relativamente perbene. Non una situazione perfetta. Ma ero sopravvissuto.
Potevo pure ammetterlo: crescere “il ragazzo gay” era difficile, indipendentemente dalle circostanze. Se anche avessi avuto due genitori biologici che mi avessero adorato, il conflitto con la società sarebbe stato comunque schiacciante. Ma se all’equazione si aggiungevano genitori affidatari che erano anche bigotti religiosi, bambini spietati che credevano che diverso equivalesse a sbagliato, e un ragazzino confuso che non aveva mai provato nemmeno un briciolo d’amore…
Si otteneva la ricetta per un disastro.
Che tuttavia aveva prodotto me.
Al liceo avevo fatto numerose esperienze con ragazzi gay. Ma solo quando ero andato con il mio primo etero mi ero sentito davvero sessualmente realizzato. L’orgoglio che provavo nel sapere che quegli uomini andavano contro il loro stesso DNA, pur di stare con me, era ineguagliabile. Quei brevi incontri erano gli unici che mi facessero sentire come mai mi ero sentito prima: speciale. Nessuno avrebbe mai potuto, o voluto, prenderli come facevo io. E dopo aver provato uno sballo del genere, non ero più andato con uomini gay. Non avevo potuto, non sapendo cos’altro ci fosse là fuori.
Capivo perché Levee fosse preoccupata per me. Mi voleva bene e detestava l’idea che mi facessi del male. Ma non avevo altra scelta. Mi ero sentito insignificante, trascurabile ed emarginato per tutta la vita. Tuttavia, quando si trattava di uomini, mi rifiutavo di accettare quel ruolo. Avevo bisogno di essere l’unica eccezione, l’unica persona capace di piegare le leggi della natura.
Era l’unico modo in cui il mio cuore riuscisse a sperimentare l’amore.