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“Gli piace da morire la bambina con le trecce e gliele tira per farle un dispetto e per far capire a nessuno che in realtà è pazzo di lei!”
Quando leggo un libro di Valentina Ferraro ho quella frenesia tipica da primo appuntamento. Le mie sensazioni prima di iniziare un nuovo libro di questa bravissima autrice sono l’ansia generata dalle aspettative e una curiosità latente. Ma poi, come mi succede ogni volta con lei, mi calo immediatamente nelle sue storie. Valentina, infatti, è abilissima a sconvolgerti sin dai primi capitoli, e KISS ME HERE ha decisamente un inizio corroborante, uno di quelli che ti sveglia come una doccia fredda al mattino, che ti induce a bruciare le pagine con la stessa energia fornita da uno zabaione, soprattutto perché anticipa quella tensione che ti manderà fuori di testa lungo tutto il romanzo, rendendoti avida delle sue parole fino alla parola fine.
Un ragazzo e una ragazza con un solo sguardo bruceranno le tappe, ritrovandosi in uno stanzino a vivere un momento di delirante passione senza nemmeno conoscere i propri nomi, e, nello stesso lasso di tempo, capiranno che il loro non può che essere l’inizio della fine.
Lucas e Cybil non lo sapevano che dopo due anni e mezzo ci sarebbe stata una resa dei conti di quell’attimo indelebile che ha sconvolto le loro vite. E non sapevano nemmeno che, per un caso del destino, avrebbero dovuto condividere lo stesso tetto. Da lì in poi inizierà una vera guerra fatta di giochi sottilissimi e di sferzate al vetriolo che vi farà assaporare giorno per giorno, momento dopo momento, un solo sentimento: odio puro.
Valentina Ferraro come al solito mostra il suo innato talento nel creare la tensione usando provocazioni, battute esilaranti, sguardi di odio e momenti di pura ironia. Ma questa volta i due protagonisti non riusciranno ad arrivare a momenti di tregua che durino più di due secondi, perché già al terzo si ricomincerà tutto da capo. E non è nemmeno possibile stabilire se alla fine di ogni scontro vi sarà un vincitore o un perdente, perché è difficile individuare chi sia meno orgoglioso o più permaloso. Ebbene, questi sono loro: Lucas e Cybil. Un ragazzo dallo sguardo magnetico, con un sorriso che già annuncia una presa in giro. Arrogante, fastidioso, capriccioso e soprattutto detestabile, ma solo quando incrocia gli occhi di Lei. E non pensiate minimamente che Cybil sia una strega, come lui spesso la descrive – o per lo meno lo è, ma solo quando tira fuori le armi per rispondere agli attacchi di Lucas – perché per il resto è una cascata di capelli biondi con un viso da angelo e con due occhi azzurri penetranti che annunciano una giornata senza pioggia. Sofisticata ed elegante, difficile non paragonarla a una regina. Simpatica, a volte anche amorevole, ma comunque in tutti i casi sincera e trasparente, tranne quando ritornano nella sua mente i ricordi di quel momento che vorrebbe dimenticare.
“Quando mi guarda, mi spoglia. Quando mi parla mi ferisce.”
Se poi tra di loro, oltre la sfida, ci si mette anche la passione, quello che si dipanerà davanti ai vostri occhi sarà un gioco al massacro di sentimenti che non riescono a palesarsi, in mezzo a frasi taciute e parole non dette. Perché è difficile per due tipi come loro andare oltre l’orgoglio e manifestare quello che ognuno di voi vedrà in modo così limpido e cristallino. Bisogna avere il coraggio di abbassare la guardia quando muri invalicabili si creano ad ogni attacco, dimenticare atteggiamenti arroganti che ti fanno imbestialire e amici che consigliano provocazioni, quando le stesse non fanno che alimentare quello che sembra il ritornello di una canzone che recita: “Cosa sarebbe successo se…”. Tutto ancora li riporta a quel momento, sbagliato nei tempi ma così giusto per l’elettricità che ha attraversato i loro corpi. Giusto per pensare di rinunciare a essere arroganti, giusto per dare modo ai sentimenti di abbattere quei muri, giusto per pensare che il tempo, gli amici e i mille ostacoli non sono bastati a dimenticare l’intensità di quei baci che hanno marchiato in modo indelebile la loro pelle.
“La verità, a volte, è l’unica cosa che ti può salvare. E dirla mi fa sentire leggera, ammettere che c’è sempre stato lui dentro di me mi libera da mille catene che non sapevo di essermi attorcigliata intorno al corpo.”
La verità palese è che Lucas e Cybil hanno due caratteri troppo forti e irascibili che non permettono loro di gestire al meglio le proprie emozioni. Le frasi taciute al momento più opportuno insieme a ciò che anima i loro cuori dovrebbe lasciare la via dell’orgoglio per trovare la strada delle parole, del dialogo. Sono essenzialmente due ragazzi che devono cambiare e crescere per riconoscersi giusti l’uno per l’altro.
Un new adult scritto magnificamente che ricalca il plot narrativo del genere con le problematiche esistenziali dei protagonisti che stanno per fare il passo decisivo verso l’età adulta. Una storia che racconta di amicizie indistruttibili, come quella fra Robert e Cybil, che è passata da confini indefiniti ad appropriarsi di una sua vera identità; che racconta di feste e della vita del college e di tutto quello che rende questo genere il più emozionante, intrigante e passionale.
Valentina Ferraro con KISS ME HERE ha dato anche quel tocco personale che lo ha reso meraviglioso e ancora più intrigante. Ha inserito l’autenticità di due protagonisti che sono stati coerenti fino alla fine, un odio e un amore sviscerati in ogni loro aspetto con tutta la complessità del gioco di alternanza dei due sentimenti. E infine, ha dato vita a quella tensione stringente che caratterizza ogni suo libro ed è il motore delle emozioni che rendono ogni sua storia unica, in questo caso indimenticabile.
Lucas e Cybil sarà così semplice amarli, quanto difficile lasciarli andare via… loro sono stati indescrivibilmente autentici!
“È a tutti gli effetti una bambolina, una di quelle preziose che non vuoi dividere con nessuno. Una di quelle che vuoi proteggere dal mondo intero, e soffro al pensiero di altri uomini che, prima di me, l’hanno toccata, si sono ritrovati sopra di lei e hanno goduto delle sue labbra gonfie o delle guance arrossate dal piacere. Ed è un po’ colpa mia. Quella sera, me la sarei dovuta tenere tutta per me.”
Indimenticabile!
Tiziana