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“Era tutto nuovo, terrificante, stancante, ma meraviglioso. Ero accecata dalla luce che proveniva da lui e diradava le ombre della mia vita passata. Eclissava ogni cosa, cancellava tutto ciò che era stato. Ero rinata, non solo per lui, ma per me stessa. Ed ero pronta per l’avventura.”
Capita che due persone si incontrino più volte nel corso della vita, in età e momenti diversi e che tutte le volte lascino un segno, un ricordo, un’emozione che riscalda il loro cuore. Sebastian e Carolina i protagonisti di questo romanzo – in realtà sono due libri uniti insieme, un continuum che ci permette di seguire il corso delle loro vite – si rincontrano più volte a distanza di anni, riprendendo un filo mai interrotto…
La prima volta Sebastian ha otto anni e trova in Carolina, giovane ventunenne di origini italiane sposata da qualche anno, un’amica dolce e gentile che gli racconta fiabe e lo tiene allegro, accogliendo e riempiendo la sua solitudine.
Nove anni dopo, il marito di Carolina medico della Marina militare, viene trasferito nuovamente in California e i due protagonisti si incontrano nuovamente. Carolina è delusa dalla vita matrimoniale e dal marito, mentre Sebastian è un quasi diciottenne figlio di genitori pessimi e maltrattanti. Entrambi non hanno mai sperimentato cosa vuol dire amare ed essere amati. Sebastian è giovane e inesperto e l’esempio negativo del rapporto tra i genitori non gli ha mai suggerito la ricerca di un legame e Carolina si è sposata giovanissima trascurando gli studi e la realizzazione di sé illudendosi di trovare nel matrimonio attenzione e stima mai ricevuta da una madre accentratrice e svalutante – ed è inevitabile attaccarsi ad un legame pulito, semplice e mai dimenticato e farlo fiorire in un desiderio dirompente.
“La tensione saliva sempre più tra noi due. Il destino ci aveva messi insieme: chi ero io per oppormi? Non era giusto. Non me ne importava più. Avevo scelto volontariamente, consapevolmente, deliberatamente.”
Un desiderio che, pur meraviglioso, non ha le ali per poter volare libero davanti agli occhi di tutti. È illegale e ci sono troppe persone intorno a loro che non capirebbero mai questa scelta. La società spesso addita e condanna le relazioni “diverse”, che non rientrano negli standard comuni. Sono così obbligati a separarsi di nuovo.
L’autrice termina con questo avvenimento la prima parte e apre la seconda dieci anni dopo….
Lee (Carolina) Venzi è diventata una giornalista e inviata di guerra, che a breve dovrà partire per lavoro in Afghanistan, dove le truppe americane sono impegnate nel conflitto. Va in Svizzera con altri colleghi e amici giornalisti per un breve addestramento prima di partire e chi ritrova come Comandante dei Marines, sciupafemmine e persona capace di parlare diverse lingue, comprese quelle afghane in procinto di partire anch’egli per una missione? Proprio lui, Sebastian Hunter.
“Ma, ancora una volta, mi trovai a considerare che la vita è ciò che succede senza che tu te lo aspetti.”
Lo so, sembra scontato, ma la storia non lo è per nulla. Da qui si riparte con dieci anni di vuoto perché entrambi non sanno niente di ciò che è accaduto in questo lungo tempo, ma con il cuore ancora pieno di quell’amore condiviso che ha riempito ogni fessura lasciata aperta dai soprusi e da una vita densa di insoddisfazioni e solitudine.
La vita li riunisce un’altra volta, con una maturità più piena dove si trovano a riscoprirsi e a conoscersi in una nuova dimensione, in un’altra pelle… per sperimentare insieme momenti tragici e intensi. Ora sono liberi di amarsi ma le circostanze non sono delle più semplici e spensierate.
Carolina e Sebastian seguono un percorso che ogni persona dovrebbe fare almeno una volta nella vita: incontrare l’altro, sentirsi attratti e lasciarsi andare alle emozioni più profonde condividendo tutto insieme scoprendo che a mano a mano che il tempo passa, l’altro ci sta aiutando, con spontaneità e naturalezza, a cambiare per stare meglio con noi stessi e con gli altri. Il mio stare vicino deve permettere all’altro di andare lontano, nel senso più pieno della realizzazione di sé.
Jane Harvey-Berrick è bravissima a descrivere i cambiamenti che avvengono nella protagonista femminile, la sua capacità di aprirsi all’amore nonostante le avversità e i pregiudizi, prendere decisioni scomode per gli altri ma buone verso sé stessa, comprendere le sue attitudini e portarle avanti, ma soprattutto affidarsi all’amore incondizionato e mai sopito che Sebastian nutre per lei.
Perché mi ha appassionato questa storia? Oggi, mentre scrivevo questa recensione, si è avvicinato mio marito, dieci anni più giovane di me e mi ha regalato un mazzetto di lavanda profumata, raccolta sul nostro balcone, legata da un nastro. Al mio sguardo interrogativo ha risposto solo “ti amo… dopo quasi 20 anni di matrimonio.”
“Tu mi hai insegnato quello che posso essere e mi hai reso più forte. Mi hai fatto desiderare di cercare la magia che c’è nel mondo. Non sapevo come fosse innamorarsi così.”
Cristina