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“Una sensazione, un brivido che si increspa sotto la pelle, il presentimento di qualcosa di terribile. Haley puzza di guai. Non sono riuscito a dormire, stanotte. Pensavo e ripensavo al suo faccino spaventato, ai suoi occhi sgranati, alle sue labbra umide di lacrime e socchiuse. Pensavo alla sua paura, al modo in cui le tremava la voce. Terrorizzata. Indifesa… Incantevole”
L’amore proibito fra persone che si amano di nascosto provoca emozioni sconosciute. Riesce a trasmettere una dolce sensazione di piacere vero, alternata a emozioni profonde del cuore e della mente. La passione che si dipana in modo inarrestabile è incolore e nasce inconsapevolmente, come un inspiegabile trasporto del proprio corpo verso un altro. La sensazione che ne scaturisce è talmente piacevole che non può essere fermata, ma solo vissuta. Una voglia irrefrenabile che congiunge due anime sconosciute solo all’apparenza e che muoiono dalla voglia di sentire se quella sensazione è troppo sbagliata per essere vissuta.
“C’è qualcosa di molto sbagliato, molto osceno e molto perverso, da seppellire il più profondamente possibile.”
Noah Marshall non sa che quella ragazza infreddolita e bagnata che si presenta davanti alla sua porta, con un solo zaino in spalla, sta per cambiargli la vita. Lui che è un’artista di fama mondiale e che mal sopporta qualsiasi contatto umano, non comprende cosa riesca a turbarlo guardando il riflesso degli occhi neri di una ragazza di cui a malapena conosce l’esistenza. Haley Marshall è sua nipote, figlia del suo fratellastro morto insieme alla moglie qualche anno prima. Quindi facendo un rapido calcolo su chi possa ancora occuparsi di lei, visto che gli sta raccontando che anche l’unica zia che aveva è morta, lui è l’unico familiare che le è rimasto. Il loro incontro inizia con dei toni scuri e accesi insieme a una strana tensione che sfrigola nell’aria. Haley ha bisogno di aiuto, non ha più soldi né un tetto sulla testa e lui… è l’unico che può salvarla.
“Una bambina con la faccia di una in grado di combinare catastrofi nucleari.”
Inizia così un rapporto particolare fra costrizione e non potere. Una tensione che non li lascia un attimo, alimentandosi di piccoli gesti, di sguardi e di parole che non possono essere pronunciate. Eppure, loro sanno che tutto questo è sbagliato, che non c’è niente di logico e razionale in quello che stanno provando. Come un qualcosa di inarrestabile che vive e si alimenta di vita propria. Noah è un uomo selvaggio all’aspetto, ruvido e duro nel temperamento e quella ragazzina che cerca aiuto sconvolge la sua esistenza. Non può ascoltare quella sensazione che si sta insinuando nella sua testa e che potrebbe paragonarsi a lussuria. Una brama che nasce dal voler proteggere qualcosa che sente di appartenergli ma che si confonde fra i contorni di un insano desiderio. Una sensazione che ha il sapore di sbagliato e che riesce a tormentare ogni suo pensiero. Haley è una ragazza la cui soglia da diciottenne appena varcata traspare nella sua ingenuità, nel gioco e nella sfrontatezza, ma i suoi occhi riflettono un dolore che ha maturato un carattere forte e indipendente. È dovuta crescere in fretta, dimenticando gli anni spensierati della sua infanzia, ritrovandosi un giorno sola, senza più nessuno. Eppure, è lei che per prima da un nome a ciò che sente. È lei che riconosce in Noah quella doppia maschera di durezza e brama. È lei che ha bisogno di sfogare quella tensione che sente attraversare il suo corpo quando lui si avvicina. Ma Noah non può alimentare quello che li sconvolge. Cerca in tutti i modi di allontanarla e se possibile, al contrario, trattenerla per renderla più sua. Un innominabile sentimento che si alimenta di sensi di colpa e di frustrazione e che attecchisce dentro la sua oscurità, svegliando pulsazioni difficili da trattenere. Noah non riesce a spegnere la brama che lo affligge in modo indesiderato e costante, perché Haley è entrata nella sua testa, sfondando le pareti del suo cuore. È un amore insano il suo, proibito ma inconfutabile, e non sa fino a che punto la sua parte più razionale riuscirà a fermarlo.
“Perché non ne potevamo più di privarci l’uno dell’altra. Stavi impazzendo tu, e stavo impazzendo io:”
Haley e Noah sono lo specchio della vita, che prende e restituisce, senza nessun preavviso. Una vita che riserva sorprese inaspettate, che ha voglia di giocare un gioco che scombina e unisce allo stesso modo. Sentimenti che vanno in cerca di un nome così evidente che solo ai protagonisti sembra troppo sbagliato da pronunciare. Ne senti le sue vibrazioni e il calore scorrere sulla pelle e non riesci a non innamorarti di loro perché sono troppo giusti e perfetti per non poterlo vivere. Più volte mi sono chiesta se quelle barriere che loro ogni volta dovevano scavalcare erano reali. Cosa può privare un amore così vero, passionale e coinvolgente come quello fra Noah e Haley. Forse l’età che sembra più un fatto anagrafico che un vero limite, o forse le regole dettate dalla vita che scandiscono i doveri come fossero diritti. O forse ancora, siamo noi stessi che dobbiamo fare i conti con i limiti imposti che sfuggono al controllo quando incontriamo quello di cui abbiamo realmente bisogno. Arianna Di Luna racconta con maturità e trasporto un amore proibito con una prosa credibile e coerente. Le sue parole ti entrano dentro raccontando di passione e voglia insana di vivere quell’attimo che fa perdere la ragione. Sa emozionare, con dei personaggi perfettamente caratterizzati al punto di amarli per essere così umani da lascarsi andare oltre i confini stabiliti per vivere quello che sono riuscita anche io a sentire in modo così vero e potente. Una storia pazzesca che non può che farvi ricredere e lottare per arrivare a conoscere la profondità di un amore proibito ma troppo incantevole per non essere vissuto. Un libro indimenticabile a cui non sono servite tante parole per sconvolgermi ed emozionarmi fino all’inverosimile. L’autrice ha raccontato di loro con passione e amore ed io non ho potuto fare altro che lasciarle la porta aperta per innamorarmi di ogni loro singolo momento.
“Perché non è facile né naturale, e neanche costante. Perché è totalizzante e non lascia spazio a nient’altro…”
Indimenticabile!
Tiziana