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Il piano di Karla Sorensen è un libro decisamente ben costruito dove sport e amore si intrecciano perfettamente in uno sport romance che vi porterà ad amare il football, anche se sapete solo come si pronuncia, e vi stamperà un dolce sorriso pagina dopo pagina. Confesso che la sinossi mi aveva intrigato e posso aggiungere che il libro non è solo accattivante ma presenta anche una profondità non banale nei personaggi e nella trama stessa.
Lydia è una giovane ventenne, influencer, sempre sotto i riflettori, con un amore profondo e totalizzante per il football e una dose imponente di creatività. Bella, solare, dirompente: ecco come appare Lydia all’esterno e questa è solo una delle sue innumerevoli maschere. Dopo un brutto episodio la vita la porta a rimettere in discussione scoprendo altre sfaccettature e una determinazione ammirevole. Impossibile non empatizzare con il suo personaggio, caratterizzato da fragilità, paure, tanta voglia di fare e di mettersi in discussione per raggiungere il suo sogno. Lydia attraversa una fase dove si nasconde e temporeggia nelle scelte nonostante sappia precisamente chi vuole essere nella vita e dove vuole arrivare. Tuttavia la determinazione e la chiarezza che ha nel cuore non bastano e non è sempre facile o immediato fare in modo che i desideri corrispondano alle azioni reali.
“… c’entrava poco quando il tuo corpo si rifiutava di partecipare a ciò che la tua mente voleva fare. Lo sapevo bene”
Quante volte ci ritroviamo a temporeggiare, a pensare che certe situazioni si risolveranno con il tempo, a nascondere metaforicamente i problemi, le paure o gli ostacoli finché ad un certo punto scatta una molla dentro di noi e riprendiamo in mano le redini. In questo caso la molla scatta con l’aiuto di un ex-giocatore di football, trentenne, fascinoso, tenebroso e decisamente poco solare e di poche parole: Erik.
“La totale mancanza di informazioni che avevo sul suo conto era in assoluta contraddizione con il modo in cui mi ero sentita subito a mio agio con lui. Con la frequenza con cui mi ritrovavo a pensarlo quando non c’era”
Lydia fin dal primo incontro con Erik rimane rapita dai suoi profondi occhi scuri e imperscrutabili e anche lui rimane ammagliato dalla stessa Lydia che appare una continua scoperta e sembra essere la cura giusta per lenire il dolore del suo cuore. Infatti, Erik vive in una lotta costante con i suoi sentimenti pieni di rammarico e delusione verso le sue scelte passate. La paura di un ennesimo fallimento lo hanno portato a non provare più emozioni se non un forte senso di colpa nei confronti di sé stesso per non essere stato perfetto come avrebbe voluto. Ci troviamo dunque davanti a due caratteri completamente diversi come il giorno e la notte. Eppure, nonostante le differenze caratteriali, c’è qualcosa che va oltre la chimica e sembra un filo trasparente che unisce i due cuori, nonostante tutti e due combattano per non soccombere a quel sentimento per timore di rimanere scottati.
“Mi osservò con attenzione, e dallo sguardo nei suoi occhi era chiaro che poteva vedere più di quello che avevo detto. Quello sguardo mi lasciò un po’ senza fiato perché, d’un tratto, l’uomo ideale che sarebbe stato esattamente ciò che volevo aveva finalmente un volto”
“…da qualche parte nel profondo di me, da qualche parte polverosa e nascosta, fui sollevato di sapere che non dovevo ancora dirle addio. Che avevo guadagnato più tempo con lei…però non avrei mai lasciato che lo sapesse”
Vicino alla continua lotta per evitare l’esplosione dei loro sentimenti, i due beniamini non solo si avvicinano grazie alla forte chimica, ma soprattutto grazie all’attrazione mentale che diventa una calamita. Così diversi ma così unici da rappresentare l’uno per l’altro il giusto supporto nel momento del bisogno. L’autrice è bravissima ad enfatizzare questo sentimento dando la giusta connotazione, non banalizzandolo o non rilegandolo come accessorio. Difatti sia Lydia che Erik si incoraggiano e si supportano nel combattere le proprie paure.
“Ti sto aiutando. Perché è quello che le persone fanno per qualcuno a cui tengono…Questo non ti rende debole…Non significa che hai fallito. Ti rende umano”
Ho trovato meraviglioso vedere come due personaggi che ad una prima occhiata appaiono decisamente come una coppia mal assortita si trasformino invece nella coppia per eccellenza, dove l’uno non può immaginare il suo futuro senza avere accanto l’altro.
Lydia ed Erik sono sicuramente la motivazione principale per cui vi consiglio questa lettura, il loro legame che cresce in modo esponenziale rapisce e coinvolge fin dagli inizi e l’evoluzione dei due personaggi regala emozioni.
Ilaria