Directions


“Non mi sono mai presa una cotta per più di un ragazzo contemporaneamente. Adesso, il mio cuore non sa che cosa fare. Mi sento strattonata in direzioni diverse e l’angoscia sembra volermi uccidere”.
Il terzo anno scolastico è alle porte e Marnye è decisa più che mai a farla pagare alle ragazze Idolo. Ora ha tutti i ragazzi Idolo più un principe come alleati e il nuovo anno scolastico che sta per iniziare, vedrà una escalation di teste cadere.
Nel frattempo tutti i ragazzi hanno invitato la loro nuova amica negli Hamptons per le vacanze estive a coronamento dei nuovi sentimenti che sempre più con prepotenza invadono i cuori di questi ex ragazzi anaffettivi, avidi solo di potere e privi di umanità, caratteristiche che sembrano averli abbandonati dopo aver approfondito la conoscenza di Marnye.
Devo ammettere che il cast di questo terzo volume della serie dei Rampolli delle Burberry Prep inizia ad essere un tantino affollato tra tutti i membri delle due opposte fazioni che si contendono la posizione di Nobili della scuola. Ci sono tanti di quei personaggi che potrebbe in futuro, esserne girata una serie Tv, viste le intriganti situazioni che l’autrice è stata capace di creare.
Marnye si trova con cinque ragazzi completamente innamorati e soggiogati di lei e deve anche far fronte al sentimento che la sua migliore amica Miranda le rivela di nutrire nei suoi confronti. Dal canto suo anche questa originale protagonista ha il cuore diviso da emozioni fortissime per ognuno di loro e la scelta non sarà facile.
Ma l’obiettivo resta prima di tutto sconfiggere le ultime persone che l’hanno tormentata e buttarle fuori dalla scuola prendendo il comando assoluto.
“Quello che mi hanno fatto…ha peggiorato di molto la situazione. Adesso dovranno vedersela con me, e sarà molto peggio dell’anno scorso. La vendetta verrà servita loro in abbondanza”.
Interessante la metamorfosi subita in due anni da Marnye, che da ragazza umile, delicata, gentile e dedita solo al raggiungimento del proprio obiettivo di terminare gli studi in quella scuola, ora sembra destreggiarsi senza problemi né sensi di colpa nella vita lussuosa tra regali preziosi, auto costose e tutti gli agi che prima contrastava, come se non avesse mai vissuto in modo diverso.
Il cambiamento caratteriale dal primo romanzo è netto, radicale, con una propensione al comando che poco le si addice. Nel presente si comporta da femme fatale senza scrupoli a cui il potere che da sempre rifugge non dispiace poi molto, al punto da farla entrare di diritto nella cerchia dei Nobili a cui appartengono gli Idoli.
Questa ragazza ha sempre dimostrato una grande lucidità di analisi che ora è diventata estrema ma, a mio avviso, in questa trama non fa nulla per conquistare la simpatia dei lettori. Inizia a pensare, parlare ed agire come una vera prepotente e tutta la storia è come se subisse uno stop in vista del romanzo finale che determinerà la sua scelta definitiva. Attesa che sarà ampiamente riempita in questo terzo capitolo da scene di shopping, merende da ricchi e party privati su yacht che le permetteranno di conoscere in modo più intimo i cinque ragazzi che considera di sua proprietà e su cui pende una scelta che la vedrà come unica protagonista.
“Sto facendo del mio meglio per perdonarli, senza rancore. Perché dovrei averne? Il mio motto è: fai ciò che devi fare, poi vai avanti. I ragazzi Idolo dovevano imparare una lezione e io l’ho insegnata loro. Adesso basta. Le ragazze, invece, sono tutta un’altra storia”.
In realtà anche in questa trama non si parla propriamente di sentimenti d’amore, bensì di attrazioni, passioni comuni, impulsi sessuali e ormoni impazziti, come naturale sia in ragazzi di 17 anni, solo a mio avviso esageratamente esasperati.
Mentre il perdono che i ragazzi cercano di ottenere da Marnye proteggendola e servendola sotto ogni aspetto ai limiti del comico, rende ad un certo punto del racconto tutto molto orgiastico e poco credibile.
“Ogni volta che uno di loro mi sfiora sento qualcosa agitarsi dentro di me, una sorta di calore selvaggio si risveglia nel mio corpo e non so come reagire. Li desidero talmente tanto, che fa quasi male”.
Ne Il perdono, la piccola ragazzina bullizzata diventa una ribelle viziosa che poco si accosta alla vulnerabile ragazza senza amici del primo anno. Ora è la regina indiscussa con la propria corte e dei sudditi a disposizione per ogni capriccio. Un cambiamento radicale che non ho apprezzato e che spero nell’ultimo romanzo avvenga il vero riscatto della sua immagine.
La trama un po’ surreale è oltremodo scorrevole e fortemente penalizzata da un editing grossolano che, attraverso errori costanti, rende la lettura davvero complicata.
M. Stunich con questo romanzo ha svelato qualche lato caratteriale in più di ogni protagonista, creando una forte suspense nell’epilogo che apre lo scenario alla curiosità sulla scelta finale dell’unica vera protagonista di tutta questa lunga storia.
“So che mi brucerò, ma non m’importa. Le mie ali brilleranno a causa dei tizzoni ardenti e si accartocceranno su sé stesse. Io cadrò, ma un palmo caldo e asciutto sarà pronto a prendermi”.
Wanessa