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Buttarsi in una lettura con le parole di un’autrice coma Karla Sorensen vuol dire rilassarsi e aspettare che il cuore si affezioni a una storia che sa come riempirlo di emozioni. Non hai bisogno di premesse o di sbirciare qualcosa sul finale, puoi tranquillamente abbandonarti e leggere senza alcun timore un libro che ti saprà abbracciare come una coperta calda in una giornata invernale. Già dal precedente romanzo di questa serie, IL MIO CHIODO FISSO SEI TU, il personaggio di Claire mi aveva notevolmente incuriosita. Aldilà dei suoi studi in psicologia, Claire aveva formulato una teoria tutta propria su come a volte una famiglia detta “anticonvenzionale”, ovvero non legata a quel genere di nucleo tradizionale con due genitori eterosessuali, non sia più convenzionale di una famiglia in cui un genitore è una persona estranea che manifesta lo stesso amore di un famigliare di sangue. Queste riflessioni mi avevano non poco sorpresa, soprattutto perché dettate da una ragazza poco più che ventenne che ragionava con una spiccata intelligenza, grande maturità e una tenera sensibilità. Claire è una grande osservatrice di tutte le persone care che la circondano, una riflessiva di natura che preferisce imparare osservando più di essere lei stessa protagonista della scena. Claire è la sorella gemella di Lia e, per chi non avesse ancora conosciuto la famiglia Ward, loro sono due gemelle inseparabili che agli occhi di un estraneo potrebbero facilmente essere confondibili, ma che nella realtà sono diverse e complementari allo stesso modo. Claire è timida e riflessiva, mentre Lia istintiva e loquace eppure si conoscono talmente bene che una potrebbe interpretare l’altra. In questo secondo volume lo scambio di persona è l’inizio corroborante della storia di Claire, che accetta di presentarsi a un evento di beneficienza nei panni della sorella Lia. Ma è soprattutto il fine per cui Claire accetta lo scambio, che testimonia ancora la sua timidezza, ovvero quello di accompagnare all’evento Finn, il migliore amico di Lia nonché il ragazzo di cui è da sempre segretamente innamorata.
“Avrei finto di essere qualcun altro solo per trascorrere del tempo con un ragazzo che non si era mai accorto di me.”
Un vestito sexy che la faccia sentire più donna e un rossetto rosso che le dia la giusta dose di audacia e i giochi sono fatti, tranne che per un piccolo particolare; davanti alla porta si presenta un ragazzo diverso che ha uno sguardo poco affidabile e tatuaggi che si intravedono dalla camicia del suo elegantissimo smoking. Ad aspettarla non c’è il bellissimo e gentile Finn ma suo fratello Bauer, diciamo quel ragazzo ribelle che ha fatto tanto parlare di sé, quello che nella vita fa lo snowboarder e che poco ama le feste convenzionali. Bauer l’emarginato, la pecora nera della famiglia.
“Accanto a me c’era un uomo adulto, alto e forte, che non si vergognava minimamente della persona che era. Ma in presenza di coloro che lo avevano cresciuto, vidi il cambiamento nella sua personalità come se qualcuno avesse preso il telecomando e cambiato canale.”
Karla Sorensen mette a confronto due personaggi diversi solo all’apparenza. Il cattivo ragazzo e la brava ragazza, una strana coppia vista da fuori, ma che scoprirete così ben amalgamata nella loro parte interiore. Il bad boy che all’occorrenza diventa il salvatore in una giornata di tormenta, a cui viene offerto il modo di conoscere a fondo la ragazza così sicura di sé ma anche più adorabile per quella parte vulnerabile più nascosta. Attimi carichi di passione e desiderio che vengono sopiti per la voglia di conoscersi e di scoprire quanto siano diversi da quello che gli altri hanno costruito intorno a loro. Una Claire che con tenerezza e curiosità glorifica quel ragazzo che si nasconde dietro i disegni di inchiostro e la fama di arroganza e superficialità. Un ragazzo che scopre essere invece divertente, affabile e affascinante, vittima forse troppo spesso di una famiglia che lo ha sempre messo in secondo piano e che non ha mai cercato di renderlo importante. Riflessioni che l’autrice mette in luce su quanto ogni infanzia vissuta sia alla base dei nostri punti di forza ma anche delle nostre debolezze. Per Claire una parte della sua vita è ancora in cerca di risposte, per una madre che ha abbandonato le sue figlie perché non in grado di adempiere al suo compito principale e che ha creato nel suo animo insicurezze e perplessità su quell’amore incondizionato che prova solitamente un genitore verso il proprio figlio. Due ragazzi che in pochi giorni cercano e trovano conforto per essersi scoperti così simili nelle loro insicurezze, ritrovandosi ancora più vicini nel desiderio di sentire il calore di un abbraccio, che vale ancora così tanto.
“Mi sbalordiva il fatto che nessuno avesse scoperto quel cuore che teneva seppellito sotto la facciata che mostrava al mondo. Volevo sapere di più. Sentire di più. Toccare di più.”
Ma i momenti più emozionanti sono stati il modo in cui si ritrovano così desiderosi a volere di più, a vivere quei pochi ma intensi attimi di passione dove loro insieme diventeranno straordinari, così meravigliosamente incastrati in quel turbine di baci e di coccole che riuscirà ad assorbirvi nel modo più giusto, come quando ascolti un cuore che palpita per un amore che sta nascendo, che sta riconoscendo quella parte più tenera come lo sono stati loro, così perfetti da guardare insieme. IL MIO INGANNO PREFERITO SEI TU conferma ancora la bravura e la sensibilità di questa autrice che sa ascoltare la voce del cuore e che riesce a trasportare al lettore la potenza dei sentimenti, rendendo palpabile la passione con il suo modo semplice eppure così tanto efficace. Una storia bellissima che fa riflettere su come sia fondamentale per ognuno di noi essere al centro delle persone che amiamo, perché solo così possiamo sentirci importanti e solo così possiamo credere di diventare invincibili. Il cattivo ragazzo che si innamora della brava ragazza potrebbe essere un cliché, ma non se a raccontarli sono le parole di un’autrice che trova sempre la via più vicina per arrivare al cuore, quella che rende ogni sua storia emozionante, importante e reale.
“Nessuna donna, nemmeno una, mi aveva fatto pensare al futuro. Agli appuntamenti, agli anniversari, ai bambini, agli anelli e ai merletti.”
Bellissimo!!
Tiziana