Directions
Non potevo non leggere anche il secondo volume della serie “Rixon Raiders” e finalmente ci sono riuscita, nonostante la consapevolezza che avrei accumulato tanta di quella rabbia e frustrazione, visto che in questo volume si parla proprio di lui, di Jason Ford, il bad boy più arrogante e presuntuoso di tutta la squadra di football dei Rixon Raiders.
Jason è già stato ampiamente raccontato nel primo volume essendo il figlio dell’eroe del football Kent Ford, nonché fratellastro di Hailee, colei che gli ha sempre reso la vita un inferno. Inutile dirvi, che durante la lettura, ho dovuto reprimere la mia irritazione e una voglia malsana di prenderlo per i capelli, grazie anche all’abilità dell’autrice nel descrivere ogni aspetto di questo scontroso personaggio.
Jason è l’eccezionale quarterback numero uno dei Raider, un tipo di ragazzo dagli occhi scuri e profondi in cui perdersi senza riuscire a tornare più indietro. Un carattere perfido e sfacciato che riesce a spezzare i cuori di qualunque ragazza, per non parlare del suo atteggiamento arrogante nel volersi prendere tutto ciò che vuole e quando vuole. Conosciuto da tutta Rixon, la sua popolarità è collegata alla speranza di portare la squadra di football al Campionato. Il suo unico obiettivo ereditato dal padre, è di guadagnarsi un posto nella squadra della NFL, la National Football League.
Lui non era un cavaliere in armatura splendente, pronto a combattere eroicamente per vincere il cuore della sua donzella. Lui era il principe malvagio deciso a distruggere e annientare tutto, lasciando una scia di cuori infranti lungo il suo cammino.
E poi c’è lei, la migliore amica di Hailee, Felicity Giles. Una ragazza dagli occhi ipnotici di un verde chiaro, un po’ nerd e senza alcun filtro. Indossa sempre delle maglie strane per nascondere il suo vero aspetto, ma soprattutto è una grande sognatrice con una lista di cose da fare che ha sempre desiderato realizzare, ma che non ha mai avuto il coraggio di inseguire.
Jason ha continuato con lei a essere insensibile, quasi snervante comportandosi in modo sporco secondo le sue regole, senza un pizzico di senso di colpa, come colui a cui piace giocare un gioco in cui si rischia di venire bruciato.
Il rapporto tra Jason e Felicity è stato sempre molto complicato sin dal primo anno del liceo. Fra loro c’è sempre stata una sottile vena di odio; quel tipo di disprezzo da evitare persino di guardarsi nonostante la loro vita si fosse incrociata più volte per via di una rivalità infantile tra fratelli.
Questa ostilità nel tempo ha iniziato a sfumare, qualcosa ha cambiato il loro modo di evitarsi, come in un placcaggio dell’avversario in possesso del pallone dopo un touchdown. Tutto si ferma. Il cuore ha un solo battito, un battito diverso, un battito di pura emozione. Una strana attrazione, uno strano sguardo, una parola di troppo, uno sfiorarsi e non sfiorarsi e l’incredulità di scrollarsi dalla mente la malsana idea di provare qualcosa per l’altro. Anche il non riuscire a prendere decisioni razionali ha portato la loro attrazione ad un punto di non ritorno.
Era una follia. Lei ed io. Ci tenevo a lei, certo. Non avrei fatto tutto ciò che avevo fatto per lei se non fosse stato così. Ma amarla? Io non la amavo.
Tutto quell’odio che provavano si è trasformato. Odiavano volersi toccare, odiavano volersi baciare, odiavano sentirsi così vivi insieme, fino a quando le alte barriere che avevano costruito per tanto tempo hanno cominciato a sgretolarsi. Un’ostilità nata come un meccanismo di difesa e di protezione davanti a sentimenti che potevano prendere una diversa strada.
Ho apprezzato moltissimo l’abilità dell’autrice nel raccontare lentamente il percorso di un ragazzo determinato, controllato, ossessionato dal gioco che ama di più della sua stessa vita, spostare la lancetta delle sue priorità e delle sue certezze, su quel sentimento per lui sconosciuto che ha scoperto fargli mancare il respiro e ogni battito del cuore, trasformando tutto quell’odio in amore.
La mia partner. La mia eguale. La ragazza che mi aveva insegnato che nella vita c’erano altre cose oltre al gioco. La ragazza che mi aveva insegnato ad amare. La ragazza che avevo intenzione di tenere con me finché mi avesse voluto.
L’evolversi della loro storia è stato incredibile, con momenti teneri e altri più intensi. La scrittura dell’autrice è scorrevole, accurata ma mi è mancato quel pizzico in più di divertimento e di genialità come nel primo volume di questa serie, che avrebbe reso eccezionale anche questa storia. Mai dire mai, visto che manca ancora un capitolo alla fine della serie.
Quindi non ci resta che tifare per loro: “Uno, due, tre…. Raiders!!!”
A presto
Simi
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La miaaaaa tecnica dal cuore d’oro che si scioglie con questa squadra di ragazzoni.. Bravaaaa