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Non ho la certezza che la realtà di alcune gang di bikers, sia davvero così come viene descritta nei libri, certo un po’ è romanzata, ma non credo si discosti così molto dalla realtà. È sicuramente un mondo affascinante e rude che raccoglie anime complicate sin dall’infanzia o comunque con un passato difficile e doloroso in cui la solitudine è un elemento costante.
“Noi siano i Sentinel, le sentinelle a guardia dei cancelli del nostro inferno personale. Solo coloro che osano avventurarsi oltre quei varchi vedono l’oscurità che c’è in noi e provano il gelo che esiste nei nostri cuori. Saremo dei peccatori, ma siamo anche dei sopravvissuti che vivono una vita dura e brutale”.
L’inizio del libro parte con un flashback di Kelly Daniels, il protagonista di questo romanzo decisamente intenso, descrive un ragazzo cresciuto troppo in fretta, circondato dalla violenza, dalla rabbia e con un profondo e radicato rancore. La paura recondita dell’abbandono è ben consolidata nella sua mente. A 15 anni viene letteralmente alienato dagli anni più spensierati per un giovane e costretto per sopravvivere a unirsi ai Sentinel, una gang di bikers che si fonda su un senso di onore abbastanza discutibile perché basato nel contesto della criminalità.
“I Sentinel si sono occupati di me. Mi hanno guardato le spalle. Non mi hanno mai abbandonato. Fratelli per la vita, non solo quando gli fa comodo”.
A differenza della maggior parte dei suoi “fratelli” così selvaggi e dissoluti, lui in età adulta sente fortemente l’assenza del calore di una famiglia normale e dell’amore di una donna, capace di risvegliare i suoi sentimenti accantonati in un angolo del cuore. Desidera innamorarsi, ma della persona giusta. Tutto questo risulta complicato quando il primo a credere di non meritarlo è proprio lui. L’aspetto che ho colto più di altri, è una profonda insicurezza, celata dietro modi aggressivi e sguardi cupi e intimidatori, ma con un profondo senso del giusto che si discosta dai principi della sua gang.
“Provenivo da una lunga stirpe di ladri e avevo imparato che c’era sempre un prezzo per ogni cosa, anche quando si rubava ciò che non ci apparteneva. Ero la discendente del grande Racer Jones, ma non mi mettevo di certo a far pubblicità al mio retaggio. Ero in grado di rubare qualsiasi oggetto grazie agli insegnamenti di mio nonno, ma le macchine erano il mio forte”.
Arcadia è una giovane donna in conflitto perenne con sé stessa e con due vite parallele. Si divide tra gli studi che le garantiranno un futuro certo, concreto e onesto e i furti di auto. A fronte di un ricatto, si concederà la sua ultima missione. Il suo passato è difficile tanto quanto quello di Kelly e vuole chiudere con questa parte della sua vita che le ha creato grandi sofferenze. Apparentemente si cala nelle sembianze della tipica donna comune, che non attira l’attenzione, ma dentro nasconde l’argento vivo e un fuoco incandescente capace di bruciare ogni istinto di correttezza. Rubare auto per lei è alimentare la giusta dose di adrenalina necessaria per farla sopravvivere a una vita banale, dal passato profondamente duro. È gentile, irriverente, delicata e ribelle. Ma allo stesso tempo, dura, concreta e impavida.
L’incontro tra Kelly e Arcadia sarà come tanti. Attraverso sguardi che si agganciano ma poi tutto cambierà. Ben presto verrà fuori la loro vera identità e la storia prende un’impennata decisiva e avvincente che regalerà emozioni diverse ma calde come il sole in piena estate.
La bellezza di questa storia è stata nel descrivere due ragazzi che vivono per riscattare la loro immagine verso sé stessi e agli occhi del mondo, affrontando una lotta per la loro affermazione nella società, per acquisire quel ruolo di rispetto che la vita e le loro azioni hanno loro sottratto. Un conflitto potente che dona a questa storia un carisma tutto da scoprire. Una fame inarrestabile di cambiare e imporsi.
Già dal titolo si capisce che la noia sarà inesistente in un romanzo così ricco non solo di amore e passione, ma anche di intrighi pazzeschi, volti a catturare l’attenzione in modo deciso e totale. La concezione della parola “romance” viene ribaltata e scomposta per poi essere ricreata in un’accezione completamente originale e più realistica che mai.
L’amore tra Kelly e Ace sarà inferno e paradiso, angeli e demoni, puro e sporco. Contrasti che renderanno appassionante questa lettura così sfrenata, romantica e moderna.
“E’ una lenta consapevolezza. Un qualcosa che è cresciuto d’intensità finché non l’ho sentito in ogni fibra del mio corpo, ed è solo in questo momento che capisco di cosa si tratta”.
Da sempre appassionata di storie legate al mondo dei bikers, ho letto su questo genere davvero moltissimo, predominano quasi sempre immagini di uomini selvaggi dai caratteri indomiti e con il passato oscuro e complesso. Ma pochi sono i libri che ho trovato davvero completi nella loro essenza, capaci di unire alle figure dei protagonisti anche una trama calda e coinvolgente. IL BIKER E LA LADRA è un romanzo entusiasmante, pieno di fascino, capace di donare forti emozioni. La suspense tocca livelli altissimi e questo particolare rilevante, regala un valore aggiunto alla storia, tale da tenerti incollato alle righe col fiato sospeso fino alla fine. Non è una storia qualunque quella tra Kelly ed Arcadia. Ha un quid in più che l’ha resa speciale ai miei occhi e avvincente nel suo genere. Ecco perché ne sono rimasta affascinata.
Kate McCarthy è un’autrice generosa coi suoi lettori. Ha un modo tutto speciale per descrivere i suoi personaggi e sviluppare le sue trame. Sa coinvolgere e creare la giusta dose di tenerezza, romanticismo e noir, dosandole nel modo più giusto. Mi ha stupito la sua profondità, che si accaparra il desiderio dell’attesa per il romanzo successivo.
“Nessuno è troppo vecchio per le favole”.
Wanessa