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Può un semplice sfiorarsi di labbra scatenare una tempesta violenta tra due perfetti sconosciuti? La risposta ce la danno i nostri protagonisti Ford ed Abigail, due ragazzi le cui vite sono inevitabilmente legate da un filo sottile che scopriranno soltanto quando sarà troppo tardi per tornare indietro.
“Sulle labbra ho ancora il suo sapore, la consapevolezza di essere finita in un vortice violento e inarrestabile. Il nostro bacio è l’origine dell’uragano.”
Ford è un uomo fatto e finito da ormai troppi anni, costretto dagli eventi della vita a crescere molto più in fretta dei suoi coetanei. La sua corazza, che indossa attraverso completi di alta sartoria, è stata forgiata nei duri anni che ha vissuto. L’amore negato che ha marchiato la sua anima e il suo corpo, è stato l’elemento che oggi lo porta a essere il direttore del locale più in voga della città, offrendo lavoro al suo migliore amico e alla sua fidanzata, e che gestisce con serietà, intransigenza e molta freddezza. Le sue storie sono brevi incontri e nulla di più, che lasciano soltanto l’amaro in bocca per non essere in grado di dare all’altra persona nulla più che incontri fugaci. Ma tutto cambia quando l’uragano Abigail entra con la sua forza motrice nel suo locale, e da quel momento niente sarà più come prima.
“Ieri sera non mi sono sbagliato. È bella in modo quasi oltraggioso, giovane quanto basta per starle alla larga, troppo pulita perché io possa avvicinarla senza sporcarla.”
Abigail fa ritorno nella sua città natale e l’ultima cosa di cui ha bisogno è trovarsi invischiata nei casini di un ragazzo dalla bellezza tormentata. Ma non può fare a meno di essere attratta dall’aura scura di quel ragazzo misterioso, e farà di tutto per convincerlo che vale sempre la pena mettersi in gioco per l’anima gemella.
«Lo sono. Incasinato. Complesso.» Fa sì con la testa, come se volesse dare ancora più enfasi agli aggettivi con cui si sta descrivendo. «Aggiungili alla lista. Sono un puzzle scomposto che sarei in grado di ricostruire ma a cui non voglio mettere mano.» «Perché?» Si stacca definitivamente, facendo due passi indietro. «Perché non so se mi piacerebbe quello che vedrei alla fine.»
Sono entrambi segnati dalle esperienze passate. La loro è una sfida continua per raggiungere nuovi obiettivi superando una serie di ostacoli che li porteranno a pensare in più di un’occasione, di non meritare la felicità.
“C’è un equilibrio che stiamo smuovendo. Una linea sottile che divide i nostri due mondi e che stiamo contemporaneamente attraversando.”
Hurricane è un libro che va degustato, assaporato e digerito per qualche giorno, perché fidatevi, amerete e odierete i personaggi in egual misura, soprattutto la bella fanciulla che a più riprese avrei preso a sberle.
Questa storia parla di rinascita, di seconde occasioni che la vita ci offre, e per paura di soffrire ancora, abbiamo sempre timore ad afferrare. L’imperfezione è il tema preponderante del romanzo, Ford ha paura di mostrare il suo vero io, perché sente di non avere nulla da offrire oltre i suoi soldi, mentre Abigail nasconde un passato di cui si vergogna. Molto spesso nascondiamo le nostre imperfezioni, le celiamo al nostro partner, perché pensiamo siano il nostro punto debole. E invece è proprio nelle imperfezioni che si nasconde il nostro fascino più profondo. Nessuno è perfetto, ma solo essendo sé stessi si possono conoscere nuove persone; se non ami le tue imperfezioni, qualcun altro lo farà al posto tuo.
La vita non è perfetta, noi non siamo perfetti e la ricerca della perfezione è uno degli ostacoli più grandi alla felicità. Ford lo sa bene, perché si chiude a riccio quando Abigail con la sua anima artistica e il carattere capriccioso, prova ad entrargli dentro e a correggere i suoi errori passati. Tutti commettiamo errori durante il nostro cammino della vita. Questo vuol dire che non si può essere felici? Dobbiamo punirci in eterno per ogni sbaglio che abbiamo commesso? La risposta è no, perché è proprio nell’imperfezione che si trova la perfezione.
“Tutti possiamo essere perfettamente imperfetti.”
Dipende solo da noi non tanto costruire qualcosa di perfetto, quanto qualcosa di migliore, e Ford ed Abigail insieme sono un uragano di difetti che si incastrano alla perfezione come pezzi di un quadro di Picasso, che nelle sue figure distorte e spigolose trovano la giusta armonia. Ho letto questo libro in un periodo stressante della mia vita lavorativa e personale, e solo oggi dopo quasi una settimana dalla fine della lettura, ho buttato giù queste righe. Ho impiegato diversi giorni per riordinare il caos emotivo che avevo in testa perché Ford ed Abigail sono due personaggi difficili da comprendere, con le loro scelte sbagliate e un continuo rifiuto ad affrontare un passato che ancora brucia. La scrittura di Elena la conosco fin troppo bene, e lei sa benissimo che adoro le sue descrizioni dettagliate di ogni singola scena, dove nessun dettaglio anche quello più insignificante, è lasciato al caso. Una menzione speciale per la bellissima cover e le illustrazioni che potremo apprezzare nella versione cartacea.
Non abbiate paura di leggere le autrici self perché in alcune di esse si nascondono delle vere e proprie pietre preziose!
Morena The Queen