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Emma Fontana, aspirante giornalista vede sfumare la sua promozione solo perché “Donna”. Ora detto tra noi, se siete aspiranti donne in carriera e lavorate 20 ore al giorno sgobbando più di chiunque altro, anche io mi sentirei indignata con una scusa del genere.
“La osservo interdetta. Cos’ha la mia mano che non va? «Il tuo anulare è nudo, ma ancora per quanto? Sei una bella ragazza di ventisette anni, non ci vorrà molto perché qualcuno infili un anello di fidanzamento a quel dito. Questo significa che tra minimo un paio d’anni sfornerai il primo pupo, al quale magari seguiranno il secondo e il terzo. Sono situazioni che non possiamo permetterci, «Record» ha bisogno di inviati sempre attivi e al servizio della rivista. “
Ma la nostra Emma fervente e convinta femminista si rimbocca le maniche e fonda senza aspettare oltre, una rivista tutta al femminile, “Revolution”, per dare voce a tutte quelle donne che si sentono vessate sul posto di lavoro. Dopo due anni dal lancio della sua attività e proprio quando in ballo c’è la sua nomina all’ambito titolo “donna dell’anno”, i suoi migliori amici, un gay pazzo e una lesbica incallita, decidono in preda all’alcool, di iscriverla al più famoso reality show “chi vuole sposare un milionario” dove insieme ad altre 20 ragazze, dovrà mettersi in mostra per conquistare il cuore del milionario e playboy incallito Marco Bernardi. Ve la immaginate la nostra protagonista tutta d’un pezzo e con un velatissimo risentimento verso il genere maschile, a duellare con delle sciacquette superando prove in costume, gare pazze sugli sci e balli proibiti mettendo in mostra il suo corpo? La risposta è scontata, vi sembrerà di stare sulle montagne russe dalla prima all’ultima pagina.
Con l’assurda convinzione di partecipare per smascherare pubblicamente il più misogino degli esemplari di maschio alfa, Emma intraprende questa avventura portando con sé un orgoglio smisurato, ma non si aspetta minimamente che lo scapolo più desiderato del paese nasconda un fisico da adone e uno charme d’altri tempi e per lei, che non fa sesso da due anni, sarà un arduo compito riuscire a mantenere ben saldo l’obiettivo.
“Qualcuno deve dare una lezione a quel donnaiolo da strapazzo e quel qualcuno sono io. Lo farò cadere ai miei piedi e poi gli spezzerò il cuore senza pietà. Marco Bernardi, hai appena firmato la tua condanna.”
Questo romanzo è stata una bellissima rivelazione, oltre ad essere divertente e pieno di humor, fa riflettere sugli stereotipi che la società in cui viviamo ci impone, mettendo in evidenza quanto spesso ci portino a dubitare di noi stessi e a far passare in secondo piano i nostri desideri per seguire un ideale che non ci appartiene. La protagonista ci mostra fieramente il suo essere femminista convinta, ma davanti all’amore vogliamo tutte essere trattate come principesse, mettiamo da parte i nostri principi e cerchiamo la favola a lieto fine. Un antico proverbio recita “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire” e la nostra Emma dovrà imparare a proprie spese che per essere felici bisogna fare un passo indietro e mettere in discussione le proprie scelte.
Lo stile dell’autrice è fresco ironico, diretto, scritto dal punto di vista femminile e ricco di dialoghi irriverenti, che ci catapultano fin dalle prime battute, nel vivo della storia. Il sorriso non abbandonerà mai la vostra espressione perché le bizzarre esibizioni della protagonista vi procureranno un crampo alla pancia per il troppo ridere. Ho divorato il romanzo in una giornata leggendolo per tutta la notte tanta era la curiosità di sapere nel successivo capitolo quale assurda trovata avrebbe usato Emma per ammaliare Marco durante il reality. I personaggi che fanno da contorno alla storia come Alessio, Giorgia e Titti la svampita, aggiungono all’ingrediente principale, quel pizzico in più che rende questa commedia geniale e fuori dagli schemi. Non perdetevi assolutamente il romanzo d’esordio di Joanne, per me è stato uno dei libri più ironici mai letti, e voglio consigliarlo a tutte le ragazze che ogni giorno affrontano la vita con il sorriso e il buonumore perché la vita è bella e siamo donne, quindi abbiamo una marcia in più, credetemi.
Girl Power sempre e comunque… Parola della Queen!
Morena