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“Sarai mia”
Cristina non avrebbe mai immaginato che Nicola Zanini detto anche “il Vichingo”, razziatore selvaggio e dalla fulgida bellezza come lo era stato il popolo che aveva ispirato il suo soprannome, pronunciasse con arroganza e strafottenza quel “Sarai mia” per dare inizio a una vera e propria partita, in cui mettere in gioco le migliori tattiche di difesa e di attacco fra due giocatori, che non riescono ad arrestare quell’insano calore che attraversa i loro corpi ad ogni loro incontro. Perché succede sempre così, a volte si odia l’acerrimo nemico senza nemmeno conoscerlo veramente, e Nicola era sicuramente il più temibile, ovvero il cestista dell’Olimpia Basket, la più forte squadra avversaria della Stars Roma, di cui Cristina è la madrina indiscussa per aver a cuore tutta la squadra, e in special modo il suo capitano e fratello Edoardo.
“Sei sotto attacco, solo che ancora non lo sai.”
Tutto inizia come una sfida che riduce ai minimi termini tutti i loro razionali principi. Preparatevi a una vera e propria difesa da parte di Cristina dai continui attacchi del bel cestista, che affonda con sguardi suadenti e con un fisico da perdere la testa, le ritrosie di una ragazza intelligente e soprattutto poco incline a dargliela vinta. Il bel adone per andare a canestro, dovrà ricorrere agli antichi espedienti del vero corteggiatore, perché Cristina non crede che, una volta mostrato il fianco, non rimanga quel puttaniere indiscusso la cui nomea precede la sua fama. Ma Nicola studia il suo avversario, lo lambisce dietro continui e sordidi attacchi di fuoco, fino a regalargli fiori e cioccolatini per ottenere appuntamenti galanti. Una partita che continua fra insicurezze e voglia di avere di più, da un rapporto che nasce come una sfida, per poi alimentarsi di una passione rovente e inaspettata, che riesce ad annebbiare tutto: nemici, squadre avversarie e il resto del mondo.
“Piccola, continua pure a pensare di scappare in qualsiasi momento, questo non vuol dire che te lo lascerò fare.”
Passione e voglia di scoprirsi con giochi che alienano il cuore e la mente del lettore. Perché, fra le righe di questo bellissimo romanzo, ci sono entrata affondando le radici non solo come lettrice, ma anche come una vera tifosa di una partita fra due personaggi che sono riusciti a catalizzarmi la mente. Cristina e Nicola sono stati due giocatori armati di strategie, rese inesorabilmente vane da impulsi frenetici capaci di soggiogare ogni loro mossa. Cristina gioca in difesa, ma in attacco sembra ancora più dura. Una ragazza che ha dovuto chiudere in un cassetto i sogni di diventare una campionessa di pallacanestro, aggrappandosi comunque a quella passione seguendo il basket dietro le linee, non più come protagonista, ma come spettatrice della sua squadra del cuore, interagendo con i compagni di squadra diventati ormai la sua famiglia. Ma questo non è bastato a compensare la perdita di un sogno perduto. Momenti di solitudine che si alternano a sprazzi di felicità fino all’arroganza di Nicola che, mischiata a gentilezza e galanteria, ha confuso i limiti di un mondo che si è dovuta costruire. La sensazione di sentirsi donna e appagata da un ragazzo, che oltre alla bellezza, usa le parole e i modi per confortarla, non la rende comunque meno immune nel credere che i sogni si possano ancora realizzare e ogni attacco di Nicola, in cui chiede di più, la difesa di Cristina diventa un muro invalicabile fatto di incertezze e insicurezze dettati da sogni mai realizzati.
“Nessun altro uomo le avrebbe più regalato quel brivido caldo, le farfalle allo stomaco, il disperato bisogno di entrargli sottopelle e la certezza di essere completa quando erano insieme.”
Una felicità che sembra a portata di mano ma che diventa effimera dietro il segreto di passati che incombono sul presente. Nicola è l’uomo dei nostri sogni, oltre a quelli di Cristina. Bello, sportivo, arrogante quanto basta, ma soprattutto intelligente da capire che è il momento di abbandonare le relazioni di solo sesso, per rincorrere una donna che lo fa sentire un uomo, oltre che un campione sportivo. Ecco come a volte la vita compensa quei buchi di felicità ancora da riempire, diventando un vero e proprio match, in cui ogni momento deve essere costruito, vissuto, agognato fino al minuto finale. Fino a quando il cuore, protagonista assoluto, diventa il solo arbitro a decidere le sorti di una partita.
“Volevo tutto. Ogni giorno, ogni notte. Ogni istante di felicità, i pochi di rabbia e sconforto che non sarebbe riuscito a evitarle. Tutto. Di. Lei.”
Momenti di passione che si alternano a momenti di riflessione quando tutto sembra troppo. Nicola e Cristina combattono la loro battaglia personale contro tutti, per una voglia insana di stare insieme. Incertezze e insicurezze che devono essere smembrate da sentimenti che vanno riconosciuti e inseguiti, dove la fiducia verso il futuro deve prendere il posto di sogni resi vani dal destino. E in questo gioco di emozioni altalenanti mi ci sono trovata in mezzo come spettatrice tifando a volte per lui, altre per lei, trasportata dalla loro passione che l’autrice ha saputo raccontare con calore ed eleganza. Non conoscevo Angela D’Angelo in versione autrice prima di questa questa storia, già uscita in edizione You Feel con la Rizzoli e poi ampliata nella trama e con nuovi eventi fino a farne un libro completo. ENEMY GAME – A letto con il nemico, è stata la mia prima lettura. Sono sempre molto curiosa e interessata a leggere libri italiani, perché se la storia funziona ed è costruita bene, sicuramente la scrittura italiana dona sempre un valore aggiunto alla narrazione. In questo caso, sono stata particolarmente colpita dalla terza persona con cui l’autrice ha scritto questo bellissimo libro. Una scrittura poco usuale nei libri del genere romance, che solitamente vengono scritti in prima persona, eppure ugualmente trainante rendendo a volte ancora più intensi certi momenti. Per poi non parlare dei dialoghi efferati e intrisi di ironia e di spudoratezza che mi hanno completamente travolta. Un libro inaspettatamente bello, passionale, intrigante, dove lo sport e la sana competizione giocano un ruolo importante. Due personaggi caotici, ma ugualmente belli e passionali nelle loro imperfezioni. Emozioni a non finire per una partita in cui potrete perdervi e trovarvi a sperare nel solo risultato finale, in cui l’amore dovrà essere l’unico vincitore.
“Non era mai stato difficile esprimere ciò che sentiva; tenere una donna tra le braccia non aveva mai significato tanto. Ma ora… Ora aveva l’intero universo tra le mani.”
Tiziana