Directions
Avevo concluso la mia recensione di Elite. Ossessione e potere augurando a voi lettori Buon viaggio verso l’oblio perché questa storia ti porta a dimenticare tutto ciò che ti circonda, deviando ogni certezza. Una sensazione strana, infatti, è stata quella di scoprire le mille sfumature nascoste dell’amore, senza alcun vademecum che spieghi quello che il cuore, la mente o il corpo riescono a decifrare nei sentimenti che nascono e che si celano dietro vere ossessioni. Non c’è un modo giusto o sbagliato o più profondo di amare. Si ama nel modo che ci fa sentire più appagati, di quell’ardore che ci permette di aprire il cuore per trasmettere quello che sappiamo offrire. Le mie sembrano un insano intreccio di parole buttate a caso su un foglio bianco, ma sono queste le sensazioni che ho provato scoprendo gli smisurati confini dell’amore e che, in questo secondo volume di Elite. Amore e potere, ne ho trovato la conferma. Una storia che racconta di un amore torbido reso tossico dal percorso tortuoso come sui binari di un treno che deraglia da quello che normalmente è la tradizionale evoluzione dei sentimenti. Invero, un uomo e una donna si incontrano, si guardano e, se si scatena una chimica che non ha alcuna formula riconosciuta, nasce una immediata intesa che li unisce per poi trasformarsi in qualcosa di più concreto, e divenire una priorità della vita. Donovan e Sabrina non si guardano per conoscersi ma per riconoscersi in quelle ombre nascoste che hanno paura di manifestare. Nel loro primo incontro si possiedono in un amplesso che non ha nulla di proibito o non voluto, ma si manifesta nella voglia di sentire espressi i loro desideri. Per Donovan diventa un’ossessione, qualcosa che non sa gestire se non nel solo modo che conosce. Nella penombra, dietro le quinte per manipolare ogni momento della vita di Sabrina. E per Sabrina quell’incontro diventa un momento catartico per scoprire, invece, i suoi bisogni più oscuri e perversi. Ma, adesso dopo anni, i loro segreti sono venuti a galla come un bozzetto che prende forma in un disegno in cui i colori devono ancora seguire con precisione i contorni. Quell’uomo affascinate e su cui ho fantasticato idealizzando la sua natura più misteriosa, ha dichiarato senza alcuna paura i suoi sentimenti come se fossero stati lì, da sempre cementati nel suo cuore. Ora è Sabrina che deve fare una scelta. Accettare di entrare nel suo mondo o allontanarsi per sempre.
«Ti ho notata il primo giorno che sei entrata in aula, Sabrina» confessò Donovan.
«Per me è cominciato tutto in quel momento. E non è più finito.»
Donovan la scelta l’ha fatta a suo tempo. Quando come un burattinaio ne ha tirato i fili, amandola nel solo modo in cui era capace, modellando la vita di Sabrina a suo piacimento. Il cavaliere oscuro scopre una vena più romantica e vulnerabile. Torna indietro nel tempo svelando ogni pezzo di un puzzle che Sabrina unisce ricostruendo momenti già vissuti della sua vita. Una donna che in quell’insano modo di volere e possedere ci trova l’incastro perfetto dei suoi più intimi bisogni e che solo Donovan riesce a comprendere e appagare. Un amore malsano e intossicante sembra scorrere fra le righe, ma il loro è un cammino verso la comprensione delle proprie imperfezioni, per accettarsi così come loro sono veramente e per rincorrere quella voglia malsana di trovare un modo per dare sfogo ai loro sentimenti. Appagando i loro piaceri per diventare uno il salvatore dell’altra delle più oscure ombre che caratterizzano i loro tormenti.
«L’amore non deve essere perfetto o tradizionale, Donovan. Posso tollerare moltissimi errori, e il modo in cui sono amata non deve assomigliare al modo in cui qualcuno mi ha amato in precedenza. Non deve somigliare al modo in cui qualcuno ha amato chiunque altro al mondo. E sarebbe abbastanza fintantoché una persona dimostrasse di volerci provare.»
Dio quanto è stato bello questo percorso, quanto ho bramato la loro resa. Ho amato Donovan Kincaid forse ancora di più per la sua disfatta davanti a Sabrina che lo ha reso ancora più vero, reale e affascinate. Ma l’autrice è stata bravissima a non snaturare mai la sua indole, lui è ancora il cavaliere oscuro che non riesce a non vivere senza avere il controllo di ogni cosa. È comunque affascinate e carismatico ma soprattutto sincero verso sé stesso nello smascherare il suo mondo, a rischio di vedere il suo amore fuggire via. Sabrina viene quasi spiazzata dalla sua sincerità tanto da avere dubbi sui propri sentimenti. Lei è una donna troppo passionale per non dare una giusta collocazione nel suo modo di controllarla e manipolare la sua vita, ci vede la protezione che ogni donna vorrebbe dal proprio uomo. Amata e protetta da Donovan è un viaggio senza ritorno, solo lui riesce a trovare il modo di dare sfogo ai suoi bisogni più perversi. E questo potrebbe confondersi nelle forme di un disegno torbido e intossicante, ma niente è sbagliato quando le imperfezioni trovano il modo per appagare ogni sorta di desiderio. Amore, ossessione e potere sono un intrigo malsano a chi ama leggere ed emozionarsi perché si finisce di venire ossessionati dalle stesse parole di un’autrice come Laurelin Paige che sembra attendere la disfatta del lettore insieme a quella dei suoi personaggi. Io ne sono rimasta incastrata e non ho ancora ritrovato la via di uscirne fuori. Un secondo capitolo dove l’erotismo si confonde in un percorso più psicologico in cui l’autrice ne traccia sapientemente la strada. Emozioni a non finire nel vedere due personaggi smascherati nella loro indole più oscura, incastrarsi perfettamente in un gioco perverso e passionale in cui anche io avrei voluto farne parte.
«Non è il modo in cui vorrebbe essere amato chiunque. Ma è come voglio essere amata io. Amo il tuo modo di amarmi.»
Tiziana