Directions
“Signore e signori, mettetevi comodi, perché avrò l’onore di rendervi spettatori del più importante spettacolo di illusionismo dai tempi di Harry Houdini:”
“Che lo show abbia inizio!”
Vi presento i tre personaggi principali di questa storia: Hunter, Page Lee e Cody. Immaginate che dietro di loro ci sia una regia che dirige sapientemente modalità e tempi, e che voglia illuderli di vivere in uno scenario in cui la ricerca della verità è solo apparenza. Perché sono loro stessi che, attraverso causa ed effetti, scriveranno la storia di questo show. Forse il più grande show di tutti i tempi, in cui i protagonisti dovranno spogliarsi di ogni finzione e abbandonare la propria maschera per ritrovare la strada verso sé stessi.
Alienate la vostra mente, e seguite passo dopo passo ogni capitolo. Perché quello che vivrete sarà forse illusione, o mera finzione, o solo apparenza di quello che questi tre personaggi sono realmente.
“quello che illude deve rimanere illusorio”
Hunter Leroy è il figlio legittimo di Duke Leroy, il grande escapologista di tutti tempi. Vissuto alle spalle di un padre, che ha calcato le scene per tanti anni, come il diretto discendente del grande Houdini, Hunter non ha mai voluto seguire le sue orme. Avverso alle luci della ribalta, al successo, e ai fiumi di champagne che bagnano il mondo effimero di Las Vegas dove viveva, Hunter ha lavorato dietro le quinte dello show per guadagnarsi l’indipendenza che poteva renderlo libero di fuggire da quel mondo che odiava. Anaffettivo di natura, è di una bellezza algida, quasi innaturale. Biondo, occhi grigi, alto più di due metri. Il suo aspetto sa incutere timore, quanto affascinare per quel mistero che lo segue come un alone. Cody, suo cugino, lo sberleffa come un “ammaestratore di scimmiette”. Un uomo difficile da decifrare. Scaltro, intelligente, egocentrico, perfezionista, ma soprattutto un uomo senza scrupoli, che riesce a smascherare tutto ciò che lo circonda, pur di arrivare a vincere e godere dei propri successi.
“Non provare a fottere colui che fotte da più tempo di te, più forte di te e meglio di te”
Page Lee è la figlia di Sunrise, moglie di Duke, nonché sorella acquisita di Hunter. Una ragazza cresciuta fra i lustrini, le paillettes e lo champagne di Las Vegas. Sfrontata e irriverente, Page è stata una ragazza viziata dalla ricchezza di una famiglia strana e appariscente. Ma questo, non le è bastato a soffocare il dolore per essere stata abbandonata dal più grande amore della sua vita. Anche lei decide di fuggire da quel mondo che per lei non aveva più senso. Ora è diventata una donna affascinante e una rampante procacciatrice d’affari. Ogni giorno veste la maschera di una elegante e sofisticata donna manager per illudere i suoi clienti, sfruttando il suo innato talento nel saper decifrare i loro pensieri. Una donna intelligente e impavida che riesce ad anticipare i voleri altrui per accomodare cospicue mediazioni. Una rivincita forse verso quel passato, che l’ha illusa di apparenze e finzioni. Il tempo, ora l’ha trasformata in una donna affascinante, ma anche molto pericolosa.
“Illudere il prossimo, fargli credere quello che voleva rassicurandolo, era stato per lei una sorta di imprinting”
Cody è il nipote di Duke, nonché suo figlio acquisito dopo averlo salvato dalla pazzia della madre. Anche lui ha goduto della ricchezza e della celebrità di uno zio che lo ha amato come un figlio. Cody è un uomo mai cresciuto. La sua ironia è sempre stata accompagnata da una forma di pigrizia assoluta. Una vita viziosa, vissuta cavalcando gli eccessi fra donne e giochi d’azzardo, che lo hanno portato vicino al baratro. Ora, si diletta a dare lezioni di poker a chi vuole imparare l’arte del gioco e del bluff, facendosi pagare profumatamente per mantenere l’agiatezza in una villa a Miami, e per godere di momenti di completo relax al sole caldo della Florida. Un ragazzo che ha scelto di vivere di eccessi, ma che è riuscito a uscirne fuori. Una mente aperta e molto scaltra, nascosta dietro una sagace ironia e un corpo completamente tatuato.
Tre fratelli che hanno vissuto nel mondo del gioco, dell’intrattenimento e dell’apparenza. Tre adulti che si rincontrano dopo dieci anni a Las Vegas, per riconoscere il cadavere di un uomo ritrovato in un barile pieno d’acqua, vestito del solo mantello da mago illusionista. La sospetta morte di Duke sembra ancora un gioco illusorio che dà il via alle danze verso la ricerca della verità.
“Semplice: io sono l’uomo di latta, senza cuore, tu sei lo spaventapasseri, senza cervello e se tanto mi dà tanto, dietro la porta ci sarà Dorothy» concluse Hunter.”
“E se invece ci fosse il mago di Oz?» chiese Cody.”
“Il mago uscirà fuori al momento opportuno, fidati!» replicò suo cugino.”
Non si può più fingere di essere diventati qualcosa di diverso, perché il loro incontro risveglia quelle affinità che erano state la sola normalità in una famiglia di magie e illusioni. Vecchi sentimenti che rompono l’abitualità di una vita, in cui ognuno ha percorso una strada verso il proprio soddisfacimento personale. Ma la ricerca del colpevole per la morte di Duke, palesa passioni e livori sopiti e mai sepolti. E mentre ti sorprendi a guardarli muovere ognuno la propria mossa, per arrivare a smascherare la verità, scopri la loro essenza fra gelosie e passioni, ricatti e inganni, in un gioco in cui l’ego e il bisogno di sopire i sensi di colpa, diventano il dimenticato senso di unione. Dietro le quinte, il quarto personaggio, sembra prendersi beffa di loro. Come un vero regista muove gli indizi affinché i personaggi si rivelino nei loro limiti. Un gioco ben architettato che sembra dare sfogo a saccenti egoismi e a far riemergere vecchie passioni.
Naike Ror con Duke, terzo volume della serie R.U.D.E., ha compiuto un progetto praticamente perfetto. Ha incastrato i tasselli di una storia, giocando fra illusioni e finzioni. Ha saputo usare a suo piacimento una scrittura solida e potente, dando voce a ognuno dei suoi personaggi, intercambiando sapientemente il loro presente, con i racconti del passato. Si è prodigata a sviscerare i loro tratti psicologici con cura chirurgica, descrivendo le loro manie e i loro tormenti. E’ riuscita prima a coinvolgermi con la mente, e poi a trasportarmi con il cuore; perché troppo incuriosita di conoscere la verità, ho immaginato un milione di scenari da inseguire, per arrivare insieme a loro, alla verità. Ma poi è stata la passione a travolgere il mio cuore. Una passione alimentata da un amore che ho sentito così forte e potente, oltre la barriera dei loro bisogni. In un mondo, come racconta Naike Ror, alimentato da vizi, lussi e irrefrenabili egoismi, è facile abbandonarsi a quei futili, seppur talvolta giustificabili, atti di libertà. Hunter, Paige Lee e Cody sono il prodotto di una vita effimera e apparente, e solo con la visione romantica di Naike Ror, sono riusciti a inseguire i dettami del cuore. Duke, come gli altri due libri della stessa serie, è caratterizzato da personaggi impavidi e rudi, ma questo è solo un aspetto, perché ognuno di loro ha saputo emozionarmi con tale intensità, da rendere effimeri i loro limiti che inizialmente sembravano invalicabili. Un libro bellissimo, perfetto nello stile, che ancora una volta conferma il grande talento di questa autrice.
“Bene, perché, finché i Duchi staranno insieme, vivranno insieme e saliranno su un palco insieme, nulla potrà abbatterci!”
Tiziana