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Dear love, I hate you è un libro che appassiona e accresce il desiderio, pagina dopo pagina, di scoprire come i suoi protagonisti, così diversi e distanti quando si trovano uno davanti all’altro, possano invece creare un legame così profondo e unico quando si celano dietro due pseudonimi come amici di penna. La storia di Xavier e Aveena ci trasporta nei corridoi del classico college americano, situato in una cittadina pettegola dove tutto viene nascosto dietro una facciata di perfezione che in realtà copre bugie e sotterfugi. Una scelta non casuale, dove ciò che appare non rappresenta la realtà, proprio come il legame tra Xavier e Aveena così all’apparenza lontani e così realmente vicini.
L’inizio del libro ha un ritmo lento, l’autrice infatti presenta i personaggi con minuzia, evidenziando ogni loro caratteristica. Questa costruzione, oltre a imbastire lo scenario entro cui la storia si articola, mostra un carico di informazioni che sicuramente saranno d’aiuto al lettore come anteprima dei futuri libri della serie. Oltre a Xavier e Aveena, vengono svelati abilmente anche i caratteri dei loro migliori amici e degli altri componenti del loro gruppo, fornendo indizi che innescano una forte curiosità, volta a scoprire le future coppie della serie che si prospettano scoppiettanti.
Da metà libro in poi, il ritmo cambia e i tanti episodi incalzano il lettore in una storia di giovani diciottenni per cui sarà impossibile non affezionarsi. Vi ritroverete ad avere un affetto altalenante dove a tratti li vorrete scuotere, in altri casi incoraggiare ed abbracciare. Xavier è il ragazzo più popolare della scuola, sempre perfetto ed osannato, che tutti ambiscono a conoscere ma che in realtà non si mostra a nessuno; è inafferrabile. Aveena vuole solo essere invisibile agli occhi di tutti e in primis cerca di esserlo nei confronti di se stessa, rifugge le emozioni non sentendosi mai all’altezza delle situazioni, vedendo ombre di inadeguatezza che lei per prima si costruisce. Due atteggiamenti e caratteri diversi ma anche così simili nel non volersi mostrare agli altri. I due ragazzi sono presentati senza stereotipi, sono umani con reali pregi e difetti, segnati dalle scelte di un passato ingiusto e dal presente tossico vissuto dalle persone che li circondano.
La loro è una storia originale che nasce per uno scherzo del destino, dove una lettera dimenticata innesca una lunga serie di lettere e messaggi che celano le emozioni e i segreti più profondi. Uno scambio che all’inizio nasce come un gioco ma che col passare del tempo diventa liberatorio; un rifugio, dove dietro a due pseudonimi le maschere si abbassano ed emergono le anime. Quest’ultime sono molto tormentate e, grazie all’anonimato, si creano delle bolle di magia dove i due protagonisti si supportano e trovano il coraggio e la forza per non lasciarsi sopraffare dagli avvenimenti.
“La vita di qualcuno non finisce se si fa una cazzata. C’è molto di più. Non è tutto bianco o nero. A volte è grigio. Un grigio caotico e inconcludente. E, alla fine, tutto si riduce a una sola domanda…te ne penti? Se la risposta è sì, allora c’è ancora speranza per te. Significa che vedi l’errore nel tuo comportamento e puoi correggerlo. Puoi cambiare. Gli errori delle persone non le definiscono, Zac. E’ il modo in cui li affrontano e li superano, a farlo. ”
L’evoluzione del loro rapporto è perfettamente scandita dalle brevi lettere e arriva diretta al lettore. Impossibile non chiedersi come risulti facile ai due ragazzi riuscire in poche battute a svelarsi e confidarsi, nonostante l’anonimato, trovando e riponendo fiducia come non hanno mai fatto in precedenza nella vita. Ho trovato molto appassionante vedere come l’evoluzione della storia di penna tra i misteriosi Zac e Love, vada in parallelo rispetto alla vita reale di Aveena e Xavier, che li vede incontrarsi e scontrarsi, perdersi per poi ritrovarsi, guardandosi con gli occhi dell’amore adolescenziale dove attrazione e farfalle nello stomaco la fanno da padroni.
“Di colpo sento che non c’è abbastanza aria in tutto l’universo. E’ colpa del suo sguardo.”
…..
“Sei spaventato da me?” Trattengo il respiro, mentre lui mi fissa per lunghi secondi. Sembra che stia valutando quali parole rivolgermi. Finalmente, si decide. “Da sempre, Vee”. Rallenta, battito del cuore maledetto.”
Inutile dirvi l’impennata di patos che si percepisce quando i due giovani scopriranno chi si cela dietro agli pseudonimi, vi ritroverete ad essere in trepidante attesa e a fare il tifo per questo amore profondo e sfavillante come i fuochi d’artificio che si stagliano nel cielo scuro. Un amore che regala luce nelle loro vite impregnate di oscurità. Difatti ci sono tanti, e forse troppi, episodi negativi che vengono inseriti nella trama e non del tutto adeguatamente affrontati. Un carico di emozioni negative che onestamente mi è apparso eccessivo.
I due giovani si scoprono, non solo l’uno verso l’altro, ma anche verso loro stessi, emergendo con grinta e dolcezza, decidendo di amare e lasciarsi amare quando per tutto il tempo si sono celati dietro a un “ti odio” pensando che fosse più semplice da gestire di un “ti amo”. Dove odiare ti rende più sicuro e inattaccabile mentre amare più fragile e vulnerabile.
In Dear love, I hate you troverete una storia d’amore che nonostante gli innumerevoli ostacoli resiste e ruggisce come un leone grazie alla forza dei sentimenti, dove l’amore vince e protegge i sogni e la felicità della persona amata e dove la famiglia è rappresentata da un’unica persona, quella per cui si è disposti a lottare sempre e comunque.
Ilaria