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Valutare un libro è sempre soggettivo: ciò che personalmente può essere grandioso, per altri potrebbe risultare discreto, questo per una serie di motivi e condizioni che costituiscono il momento che si sta vivendo durante la lettura. E’ fondamentale quindi, che chi recensisce dia più di una motivazione per il gradimento suscitato dalla storia in questione ed io, in questo caso, cercherò di essere più dettagliata possibile, fermo restando che l’invito è quello di leggere questo romanzo che a mio parere è assolutamente ben scritto e pieno di emozioni da brividi.
Crudele da morire è un dark romance, age gap, mafia romance e parla dell’ossessione che invade il protagonista, Liam, per Truvy una studentessa in legge che per mantenersi fa la cameriera. Un’ossessione così studiata e curata nei minimi dettagli da lasciare senza fiato. Ogni azione di Liam nasce, mira e si argina dalla sua inspiegabile e inarrestabile ossessione per questa ragazza. Da questo concetto basilare si snoda una storia appassionante e coinvolgente che farà venire la pelle d’oca e vivere momenti alternati dalla crudeltà che ruota intorno alla vita dei due protagonisti e dall’amore profondo e indissolubile che li avvolge, sfinendoli psicologicamente.
“Ventotto giorni….
…Dopodiché non ci vedremo mai più”.
Dopo un anno trascorso ad osservarla da lontano e senza mai rivolgerle la parola, Liam Black ha l’occasione di toccare e parlare all’unica donna che negli anni è riuscita ad incuriosirlo fino a diventare la sua ossessione personale. Truvy , che fa la cameriera, una sera viene aggredita in un vicolo; Liam ha la sua occasione, salvandola, di avere un contatto con lei che tanto desiderava e tanto respingeva. Sa di provare qualcosa di profondo e pericoloso per quella giovane donna i cui occhi verdi bucano la sua anima buia illuminandola di un’emozione difficile da comprendere, ma vederla quasi morta lo spinge ad aiutarla istaurando con lei un legame che da quel momento nessuno potrà più interrompere.
Liam è un criminale internazionale, la sua è un’esistenza ai limiti della sopravvivenza e conscio del pericolo a cui sottoporrebbe Truvy, cerca la lucidità per tenerla lontana da sé il più possibile, ma è ossessionato dalla sua essenza e, dopo averla conosciuta, non può più fare a meno di tenerla vicina. Le offre ventotto giorni insieme, senza domande, senza l’ipotesi di un futuro, provando a tenere fuori dal cuore il sentimento che prova ad emergere prepotente.
“Qual è l’aspetto di me di cui pensi di aver bisogno? …
… Mi fai sentire umano “.
Truvy è un uragano: giovane, bella, con dei progetti ben delineati, romanticamente desiderosa di trovare il grande amore e determinata a conoscere l’uomo che da un anno la osserva senza mai rivolgerle una parola. Il suo è il personaggio rivelazione del romanzo: l’ironia e il coraggio indiscusso che la contraddistinguono sono l’anima della storia. Attraverso una comicità costante Truvy è capace di intessere il filo della trama come un ricamo, nonostante questa nasca come “dark” e si snodi nell’intensità di un racconto crudele con sfumature drammatiche.
Ecco perché questo romanzo ha saputo conquistarmi: Truvy con la sua caparbietà e la sua ironia entra nella vita di Liam portando leggerezza e speranza, creando quei sorrisi che fanno intravedere un possibile futuro. Sarà la rovina di Liam, la cui ossessione per lei diventa sempre più irragionevole trasformandosi in possesso, facendolo impazzire e spingendolo alla ricerca di un’opzione per restare insieme per sempre.
“Quando è troppo tardi per la vendetta, la giustizia deve imboccare altre strade”.
Liam vede l’amore come un incubo, Truvy lo assapora come una benedizione. L’uno è necessario all’altra per tentare di sopravvivere e trasformare il sentimento fuori controllo che provano in un grande e maestoso miracolo in cui la dolcezza e la comicità di lei si scontrano in una battaglia senza pari con la crudeltà e la tenerezza di lui.
La storia di Liam è un racconto terrificante che svelerà risvolti atroci inducendo alla compassione. La sua aura è oscura e straordinaria in egual misura; ecco perché questo impetuoso personaggio saprà entrare nel cuore di chi leggendo imparerà ad amarlo come Truvy .
T. Geissinger ha saputo ricreare l’attesa con una storia ricca di intensità crescente, in cui i protagonisti lottano per sopravvivere e ricercare la possibilità di essere felici. I dialoghi sono un connubio di ferocia e ironia, sempre incalzanti, pieni di contraddizioni e pura passione. Le pagine scivolano via ad un ritmo incalzante grazie ad una trama travolgente. L’epilogo impetuoso e inimmaginabile ha dato al finale brividi di piacere, tanto che, non mi vergogno ad ammetterlo, l’ho riletto due volte.
Crudele da morire è una lettura sconvolgente che fa riflettere sull’importanza delle azioni e sulla capacità, quando la vita insegna solo una strada per sopravvivere, di fare del male pur avendo un cuore buono. Un romanzo che contiene le parole per esprimere in modo incisivo gli stati d’animo, le paure, le emozioni che nascono nell’animo tormentato di un uomo privo di scrupoli che ritrova speranza e redenzione attraverso gli occhi amorevoli e la lingua biforcuta della sua Truvy.
“Ciao ape regina, mi sussurra all’orecchio con voce roca. Tra i singhiozzi, riesco a rispondere:
Ciao lupacchiotto. Ho sentito dire che mi ami “
Spero di essere stata convincente almeno un po’.
Wanessa