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Così lontano così vicino di Paola Garbarino non è sicuramente un libro leggero, di quelli che ti regalano un sorriso e con cui si trascorre con leggerezza le ore dedicate alla lettura. Al contrario la sua forza è proprio nell’essere un libro profondo, intenso e struggente, dove ogni singola parola è scelta con cura e mai lasciata al caso. Difatti le stesse parole come il ritmo, la trama ingarbugliata, i personaggi complessi e le numerose riflessioni sono stati creati in modo magistrale e dirompente. È un libro che in diversi passaggi mi è arrivato al cuore portandomi verso emozioni che non sono rimaste solo in superficie ma sono scese nel profondo e, soprattutto, in parte mi hanno portato alle lacrime.
La storia si apre con i suoi protagonisti, Amelia e Yuma, che stanno frequentando le superiori e, grazie ai flashback dei primi capitoli, si riesce a intravedere la forza del loro legame che fin da piccolissimi li ha uniti in un modo così unico per cui la loro amicizia è stata la cosa più preziosa e importante nella vita di tutti e due. I flashback sono essenziali per poter scoprire avidamente parti fondamentali del rapporto tra i due giovani fin dai primissimi anni, tuttavia ammetto di aver avuto qualche difficoltà nel seguire precisamente l’ordine cronologico dei vari avvenimenti.
Amelia è presentata come la classica ragazza proveniente da una famiglia benestante, che all’apparenza può permettersi tutto, studiosa e con tanta voglia di scoprire il mondo. In contrapposizione troviamo Yuma, un ragazzo da sempre in lotta col mondo che tende ad emarginarlo e schiacciarlo per le sue origini e per le difficoltà finanziare che attraversa la sua famiglia, perennemente in debito e con un patrigno immischiato in giri illegali. Le uniche cose preziose nella sua vita sono il suo amore per la musica e il suo legame con Amelia, di cui è da sempre segretamente innamorato e per cui non si sente all’altezza.
“Amelia è una dea, e quella lezione l’ho imparata molto bene studiando Epica: gli dèi si venerano da lontano, o si precipita tremendamente quando si osa amarli”
Due ragazzi sulla carta così diversi che si legano in modo indissolubile finché la vita non sceglie per loro e si ritrovano l’uno lontano dall’altro, senza spiegazioni ma solo con un immenso vuoto. Proprio questo vuoto si fa strada nel cuore di Amelia che passa buona parte dei suoi anni da liceale con la sensazione di essere difettosa, in quanto non riesce più ad emozionarsi o innamorarsi, come se il suo cuore fosse diventato un cubetto di ghiaccio. Il vuoto di Amelia viene in realtà riempito dal ritorno di Yuma, l’unico che sembra poter comunicare al suo cuore e portarlo a battere nel modo più dirompente possibile solo come il vero amore sa fare.
“La sua bocca agganciò la mia, la sua lingua s’insinuò come in cerca d’ossigeno, dandomi un bacio profondo e stordente che disintegrò tutti quelli che avevo ricevuto e dato prima di questo.
Mi sentii investita da un’onda, dozzine di emozioni, sensazioni, pensieri, che mi travolsero con voluttà, ineluttabili come l’alba e il tramonto, a cui volevo soltanto abbandonarmi, essere trascinata via, con lui, aggrappata a lui”
Il loro è un amore adolescenziale, segnato da emozioni contrastanti e timori per le parole non dette o fatti accaduti senza un perché. Questo è solo il primo dei numerosi allontanamenti e riavvicinamenti della coppia che purtroppo per una lunga decina di anni si ritrova come sulle montagne russe, con picchi di immensa e strabiliante felicità tanto da sembrare un sogno, ad altri più destabilizzanti di sofferenze. Un’altalena che viene magistralmente raccontata e che arriva intensamente al cuore del lettore, che soffre e gioisce in prima persona. Questo libro ti asfalta, ti trafigge e scava come un tornado. All’inizio ho trovato alcune parti raccontate in modo più lento ma incisivo, mentre verso la fine, gli episodi emergono in modo frenetico, tanto che mi sono ritrovata a correre e a soffrire agognando il lieto fine mentre venivo immersa dagli innumerevoli grovigli della trama.
Quando mi ritrovo a evidenziare numerose parti del romanzo vuol dire che in diversi passaggi l’autrice mi ha regalato un mare di emozioni, portandomi a riflettere e in alcuni casi anche a tubarmi leggendo la sua storia. Diversi sono stati i temi trattati che si intrecciano a questa sofferta e meravigliosa storia d’amore, come ad esempio la forza del destino con episodi sia positivi che negativi, come il troppo amore che invece di proteggere può soffocare o quanto la fiducia se non capita e protetta invece di essere una forza diventa un’arma di debolezza. Infine, l’importanza di credere sempre in noi stessi e nei nostri sogni.
Non troverete un’unica storia d’amore, scoprirete infatti pagina dopo pagina anche le storie d’amore dei genitori di Amelia e Yuma e troverete una serie di somiglianze dove il messaggio preponderante è sicuramente quello di lottare per l’amore vero contro tutto e tutti.
“Quando si è giovani si pensa di poter fare a meno di tutto, anche dell’amore, piuttosto che averlo in modo incompleto. Ma non è vero”
Mi è piaciuto inoltre la scelta delle tempistiche in cui si svolge la storia, ovvero negli anni Novanta, se fosse stata ambientata oggigiorno sicuramente i due giovani avrebbero avuto più modi per contattarsi ma trent’anni fa ciò non era così facile e anche questa scelta regala momenti più struggenti aumentandone la credibilità.
Infine, ho apprezzato le citazioni iniziali dei vari capitoli e i testi delle canzoni composti da Yuma per la sua piccola Amy e, soprattutto, l’affetto dell’autrice nei confronti dei suoi protagonisti e di questa storia, difatti in diversi punti sembra che l’autrice non riesca a staccarsi da loro e lo stesso affetto sono riuscita a sentirlo nel cuore, come sono sicura che anche voi verrete invogliati a rileggere questa storia unica e meravigliosa.
Ilaria