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Come quando fuori piove è il romanzo d’esordio con cui Beatrice P. ha vinto il Watty’s 2019 nella categoria new adult. In modo incredibile, questa giovane autrice, racconta due storie d’amore intense e, in un certo senso, connesse tra loro attraverso un confronto di tutte le dinamiche di cui si arricchisce il sentimento dell’amore in età diverse. Quella dell’adolescenza in cui prevalgono la leggerezza, la tenerezza della scoperta delle prime emozioni, in cui tutto sembra amplificato e gestito d’impulso. E poi quella dell’età più adulta dove prevale la razionalità e il controllo difronte a una possibile sofferenza quando ci si trova impelagati in un sentimento che lascia spiazzati e vulnerabili.
“Io mi pensavo immune, io ero felice, ero spensierata, stavo vivendo la migliore delle storie d’amore, con la più genuina delle persone, e nulla, nulla al mondo avrebbe potuto mettersi tra me e la felicità, una vita che ho sempre sognato, una vita piena di occhi color nocciola e sorrisi sinceri”
Laura, per tutti Lali, è il personaggio femminile protagonista di questa storia. Una figura tormentata che si trascina addosso il fallimento di quello che pensava fosse il grande amore della vita, su cui aveva costruito certezze e progetti. Una storia, quella con Tazio, nata sui banchi di scuola, che quando finisce nel più impensabile dei modi, lascia un vuoto emotivo e una sfiducia nei confronti dell’amore difficile da sanare, oltre a una tristezza infinita che diventa compagna di minuti, ore, giorni, mesi.
La storia di Tazio e Lali in fondo è il simbolo di tutti primi amori, rappresenta quel passaggio fondamentale di crescita in cui esplodono le emozioni; tutto diventa bello e inattaccabile, ci si sente invincibili e si conosce quella sensazione che si pensa sia sintomo di felicità. Quando poi succede qualcosa che incrina lo stato di estasi sopraggiunge la disperazione che annulla la gioia e penetra nelle ossa fino a corrodere il cuore.
È così che Lali si sente oggi, dopo la rottura con Tazio: vuota, insicura, sfiduciata. Ma la vita e le sue amiche la obbligano ad andare avanti, a ricominciare, anche se non sa come fare. Le sue giornate sono quasi tutte uguali fino a quando inaspettatamente nella sua vita entra prepotentemente e senza chiedere il permesso, Francesco.
“E tu, Laura, anche tu sei qui per prendere a pugni il tuo passato?”
Ammetto che tutta la narrazione riguardante Francesco è talmente intrigante da impreziosire di bellezza la storia di Lali, perché sicuramente la narrazione dei capitoli flashback sulla storia con Tazio, a mio avviso, è stata lunga e dispersiva anche se necessaria per lo sviluppo della trama.
Il personaggio di Francesco irretisce, conquista col suo essere sfacciatamente impudente, regalando l’immagine del bad boy dal cuore di panna deciso a conquistare la donna capace di renderlo vulnerabile e geloso in modo tanto insensato quanto tenero. Francesco, ex pugile ora istruttore di fit boxe, è un uomo sexy i cui tatuaggi incantano gli sguardi. Bello, sfrontato e irresistibile, dalla battuta sempre pronta, Francesco nasconde un passato misterioso che quando verrà a galla provocherà l’ennesimo scossone nella vita di Lali, rivelando diversamente un uomo dall’animo buono alla ricerca di un riscatto personale.
Francesco provoca, stuzzica e fa sorridere Lali con messaggini stupidi, la porta allo stremo e, prima che lei scappi, la tira nuovamente a sé con un bacio. E lei non può fare altro che amarlo. Ma si può amare in modo completo e sincero senza prima aver ricomposto i pezzi di un’anima ancora distrutta dagli eventi del passato?
“Mi hai svuotata di tutto. E ora ho bisogno di ricostruirmi da capo, perché non mi sento più una persona. Non sono più niente”
Il passato e il presente sono descritti in modo completo non lasciando spazio a fraintendimenti, cosa importantissima ai fini della comprensione del percorso emotivo che Lali intraprende con fervore e rinnovata passione, ma anche con quel pizzico di ingenuità che mai ci abbandona, neppure in età adulta.
Il passato è connesso al presente dai flashback necessari a costruire un parallelismo tra i personaggi e collegare tutti i punti immaginari di un disegno che rappresenta il percorso nel mondo dei sentimenti. La costante nella storia è rappresentata dalla pioggia. Tutte le scene importanti hanno la pioggia come sfondo, come se il suo scrosciare fosse un simbolo, una pulizia dal dolore che il male ha lasciato sulla pelle di Lali: la pioggia è rifugio e consolazione, è pace e desolazione.
“….mi sembra che solo lei sia in grado di lavare le mie delusioni, i miei dispiaceri, pulire la mia anima da tutto lo schifo che sono stata costretta a vedere in prima persona e che sento essersi radicato in me talmente a fondo da farmi dubitare di poter mai tornare me stessa”
Come quando fuori piove è uno young/new adult che sa di second chance perché parla di nuovi inizi, di speranza e del coraggio di lasciar andare il passato per godere la meraviglia di un presente pieno di novità e bellezza.
Beatrice P. ha uno stile originale e intenso capace di toccare picchi di malinconia acuti ma anche livelli di ironia pazzeschi (Ciubbe for president!). La sua è una prosa lineare, scorrevole, aggraziata da sentimenti descritti in modo pieno e superbo e la trama è una bellissima narrazione in prima persona che lascia senza fiato per la profondità del suo risvolto introspettivo. Un romanzo imperdibile per la sua bellezza e la sua ironia che saprà regalare momenti di passione, sorrisi e lacrime, con protagonisti mai banali capaci di catturare l’attenzione fino all’epilogo.
“Quando sarai maggiorenne, ti offrirò una sigaretta….
……Anzi, ti offrirò tutto quello che vorrai da me, ragazzina”
Wanessa