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Data di Pubblicazione 17 Gennaio 2022
Estratto
«Lali. Dimmi perché sei venuta.»
Tentenno, strizzandogli un altro po’ le chiappe per non sbagliarmi. «Non lo so… fanno così gli amici, no? Ci sono nel momento del bisogno.»
Un lampo di fuoco attraversa i suoi occhi. Lascia nudi i miei seni e con un gesto improvviso mi strappa il perizoma. Poi libera la sua erezione, impalandomi con forza. Mi esce un gemito potente dalle labbra e quasi mi accascio sul lavandino. Con una mano mi sorregge, tenendomi il petto.
La seconda spinta è più profonda della prima. Urlo un altro gemito incontrollato, mentre mi aggrappo al suo braccio per tentare di non crollare in avanti. Non ho mai provato niente di simile. Francesco mi raddrizza facendo leva con il bicipite e avvicina il mio orecchio alle sue labbra. «Noi…»
Un’altra spinta mi fa gemere senza controllo. Lo sento dentro in tutta la sua lunghezza, percepisco l’eccitazione e il suo respiro caldo sul collo, mentre le sue parole appena percettibili mi lasciano delle scariche di appagamento in tutto il corpo.
«… non saremo mai…»
Una quarta spinta mi costringe a inarcare ancora di più la schiena, supplicandone tacitamente ancora.
«… amici.»
Un’altra spinta, e questa volta ansimo direttamente sulle sue labbra.
Francesco riesce a mantenere la lucidità di guardarmi mentre godo, mentre cedo come creta sotto il suo assalto vigoroso. Sono circondata da tatuaggi e occhi neri, mentre lui comincia ad aumentare la velocità delle spinte e a perdere progressivamente il controllo: chiude gli occhi sempre più spesso, il suo respiro diventa affannoso.
Mi morde la spalla per sfogarsi, ma non percepisco dolore. Sono solo le sue mani sul mio corpo, che non mi abbandonano nemmeno un secondo, che mi accompagnano e mi cercano e mi sorreggono mentre perdo le forze. Che mi marchiano del suo fuoco possessivo e premuroso, che non fanno niente senza prima ricevere un mio consenso.