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Restammo così, a fissarci l’un l’altra. I pochi centimetri che ci separavano erano densi di odio, con il reciproco fastidio e frustrazione che formavano un muro tangibile tra di noi. Poi, però, su noi due spirò una brezza leggera che… si portò via il muro
“Come per magia tu” di Devney Perry è il terzo romanzo della serie Lark Cove, una ridente cittadina nel Montana in cui Piper, la protagonista, si trasferisce a vivere da New York dopo aver divorziato dal suo ex marito Adam, attore famoso. Il suo capo, Logan Kendrick, vive lì insieme a Thea, migliore amica di Piper e ai loro bambini. Acquista una casa in mezzo al bosco completamente da ristrutturare e si ferma affascinata dal silenzio e dalla calma che si irradia dalla natura circostante per ritrovare finalmente sé stessa, la donna che fino ad allora aveva vissuto all’ombra di un uomo vanesio e superficiale.
Stavo nuotando a bracciate veloci e sicure verso un futuro che mi costruivo da sola
Nel cottage vicino a casa sua, vive Kaine, un uomo tremendamente affascinante e solitario che la colpisce per la sua bellezza ma anche per la sua volontà a non socializzare con nessuno. Kaine è un bravissimo costruttore di mobili, perfezionista e allergico ai complimenti, un orso burbero dai profondi occhi pieni di dolore.
I due, senza nemmeno frequentarsi, dopo pochi giorni consumano attimi di pura passione che li lascia stupiti e che scuote le loro fondamenta fatte di rabbia e sensi di colpa.
Era giusto che fossi così felice? Non avrei dovuto essere almeno un po’ preoccupata per aver fatto l’amore con uno sconosciuto? Provai una volta ancora a cercare qualche traccia di rimorso dentro di me. E di nuovo, non ne trovai nemmeno l’ombra
La loro conoscenza reciproca parte proprio da un rapporto occasionale; entrambi non vogliono sentire parlare di relazione o storia d’amore, vogliono solo del buon sesso che li lasci soddisfatti senza alcun impegno. Vivono in mezzo ai boschi, non fanno vita sociale ed è quindi facile portare avanti questa scelta. Inevitabilmente però è il coinvolgimento fisico che porta a galla dei sentimenti ai quali non erano preparati e che non avevano pensato di poter provare di nuovo dopo aver tanto sofferto.
La nostra era una relazione senza impegno. Era solo sesso, godevamo l’uno dell’altra. Il nostro rapporto si sarebbe complicato se avessimo iniziato a farci i complimenti come se fossimo stati qualcosa di più che amanti
Kaine è un uomo taciturno che tre anni prima è scappato di fronte ad un dolore insopportabile; non ha saputo affrontare la tragica realtà ed ha preferito tagliare i ponti con tutte le persone e le relazioni che facevano parte della sua vita. Sa perfettamente che, prima o poi, dovrà fronteggiare i demoni che lo assillano e si arrabbia perché si rende conto che Piper è la donna che comincia a far vacillare tutto ciò che fino ad allora aveva creduto potesse tenere sotto controllo.
Erano passati tre anni, ma il dolore e la rabbia erano più forti di prima. Ero soltanto riuscito a seppellirli in profondità, se li avessi liberati, non sapevo cosa poteva succedere.
A seguito di un evento inaspettato che li lascia increduli e sconvolti, decidono con molta titubanza di far decollare una storia partita in maniera insolita rispetto alle altre e, cautamente, cominciano a recuperare tutte quelle situazioni simili al corteggiamento che abitualmente tratteggiano l’inizio di una nuova relazione.
Era l’abbraccio di cui non mi ero mai nemmeno reso conto di avere bisogno, quello che avrebbe guarito così tante delle mie ferite aperte … Ora invece, dopo aver riaperto quelle ferite e averle lasciate all’aria aperta, stavo iniziando a sentire di aver chiuso finalmente quel capitolo
Piper e Kaine sono due adulti che hanno sofferto tantissimo, traditi profondamente da ciò che era importante e mentre Piper ha già fatto un percorso di autoguarigione scegliendo, pur con molte difficoltà e sensi di colpa, di staccarsi definitivamente dal suo ex marito privilegiando la propria libertà personale, Kaine si crogiola nelle sue ferite per non rischiare di guardarle, usando la rabbia fino a far del male a sé stesso e agli altri. Il sentimento che nasce tra loro inizialmente non ha un nome, è come un soffio di vento che li avvolge e dona loro piacevolezza, momenti di serenità e buonumore. Ed è proprio in quegli attimi di leggerezza che albeggia lo stupore di qualcosa di magico che li accompagnerà per tutto il libro.
La lettura è scorrevole e chiara, i pov alternati tratteggiano perfettamente le personalità dei due protagonisti.
Spesso guardavo a che punto ero del libro per paura che finisse troppo presto. Devney Perry ha scritto un romanzo bellissimo perché è una storia nella quale tutti possiamo rispecchiarci: un tradimento, una delusione e la rabbia per quello che abbiamo subìto, il successivo isolamento per ritrovare noi stessi e poi improvvisamente qualcosa… qualcuno che attira la nostra attenzione e fa sorgere un desiderio di curiosità che credevamo sepolto. Sorprendersi a sorridere senza un motivo, avvicinarsi a una finestra che abbiamo riaperto dopo tanto tempo e… come per magia riempirsi gli occhi e il cuore di uno scenario meraviglioso.
Cristina