Directions
Sara ha finalmente avuto la sua occasione, diventando così la direttrice di una nuova galleria d’arte a Brera, dove l’aspetta però un primo incarico molto difficile: allestire una mostra su un artista ucraino che ritrae carcasse di animali come fossero gemme preziose. La sua è una missione quasi impossibile, ma tra una riunione con la sua assistente, un giro in centro con la sua eccentrica madre che distribuisce volantini con la sua effige pur di trovarle un uomo, e il vicino gallerista che spera in un grande flop, l’organizzazione della mostra va avanti.
Durante una delle sue serate nere, trova rifugio nel caro e vecchio amico alcool, ed è con lui che conosce Diego, un abilissimo procacciatore d’affari molto cinico sull’amore e dalla battuta sempre pronta. I due sono come il giorno e la notte; timida e sognatrice lei, impavido e incline all’amore lui. Sara sogna da sempre un amore come quello dei film musicali su Fred Astaire e Ginger Rogers che adorava guardare da bambina con sua nonna. Diego invece è disilluso dall’amore e non crede nell’anima gemella, per lui conta solo realizzarsi nell’ambito lavorativo.
Spesso siamo troppi concentrati a fare altro che a goderci ciò che realmente abbiamo intorno a noi, tanto da dimenticare ciò che conta veramente e soprattutto, il più delle volte, la persona che cerchiamo è difronte a noi che aspetta un semplice gesto da parte nostra. L’incontro con Diego, che vedrà nuovamente, ma in circostanze molto diverse, porta scompiglio nella sua vita personale e lavorativa e, complice una battuta detta al momento sbagliato, le viene la brillante idea di coinvolgerlo nella sua ricerca dell’uomo perfetto. I due passeranno molto tempo insieme, imparando a conoscere i pregi e i difetti dell’altro, riuscendo quasi a diventare complici.
“Quand’è che quegli occhi blu hanno cominciato a esercitare un’influenza su di me? E quand’è che lui ha smesso di considerarmi una semplice palla al piede?”
La ricerca della felicità, e la danza dolce e leggera tipica degli anni 40, fanno da colonna sonora a questa commedia romantica, che ha dentro di sé tutti gli ingredienti giusti per farci desiderare il grande amore, quello che tutte sognano di trovare, e grazie ad una chiromante pazza e una storia di altri tempi, vediamo trasportato su carta un vecchio film in bianco e nero, dal ritmo frizzante e allegro. Sfogliando le pagine e leggendo prima di ogni capitolo una citazione tratta dalle canzoni di Fred Astaire, mi è venuta voglia di prendere lezioni di tip tap avvolta in un vestito azzurro fatto di piume e con una acconciatura elaborata con boccoli lucenti.
“Forse Diego ha ragione e la danza esercita davvero un’influenza pericolosa, simile a un incantesimo, sulle persone.”
Tra le pagine di questo romanzo verrete trasportati con la mente in un’epoca che purtroppo poche di noi hanno avuto il piacere di vivere, l’epoca dei fasti lucenti, delle feste al chiaro di luna dove scorrevano fiumi di champagne con un grammofono in sottofondo che spigionava note soavi. Questa è l’epoca che racconta il diario della nonna di Sara, la nostra protagonista, e sarà anche il filo conduttore di tutta la storia, che porterà la nostra sognatrice a cercare quell’amore che sua nonna aveva vissuto nella sua vita perfetta scritta in quelle righe. Ma si accorgerà ben presto che non tutto è rose e fiori, e dietro ogni storia idilliaca ce n’è sempre una più nascosta e misteriosa.
Sara culla la fantasia di una storia d’amore perfetta e non accetta nessun ostacolo durante il suo percorso di ricerca e, quando questo ragazzo che rappresenta l’opposto di quello che sta cercando, le fa una dichiarazione, la sua mente va in confusione e reagisce allontanandosi da quei sentimenti che inizia a sentire nel profondo.
“Pensavo di essere una persona sicura ed esigente, che non voleva accontentarsi, ma in realtà ero semplicemente una vigliacca. Del resto vivere di sogni è solo un modo per evitare la realtà”.
Attraverso uno sguardo sul mondo moderno, la nostra autrice affronta temi molti importanti tra cui l’amicizia tra uomo e donna, un rapporto conflittuale con un padre mai conosciuto, e la ricerca incessante della felicità. Con la protagonista entrerete subito in sintonia, perché rispecchia molte delle nostre paure quotidiane, come le insicurezze quando dobbiamo prendere una decisione importante, o i continui sbalzi d’umore quando non siamo pronte a lasciarci andare verso una persona troppo distante dal nostro ideale. Inseguiamo il nostro sogno ma appena incontriamo un ostacolo tutto i nostri desideri pensiero crollano, ma solo imparando a credere nel prossimo che possiamo specchiarci negli occhi di chi ci guarda e sentirci meno soli. C’è tanta gente che si accontenta del meno peggio per paura di non meritare di più, ma così facendo si sta solo perdendo la possibilità di avere una chance di felicità. Quindi non arrendetevi mai perché ci sarà sempre qualcosa per cui valga la pena rialzarsi.
Ci vediamo domani se non piove è un romanzo che va letto con il sorriso sulle labbra e conquista il lettore dal più romantico a quello più cinico che boicotta l’amore, perché ha la capacità di farti passare qualsiasi malumore e credere che la felicità è dietro l’angolo.
Morena The Queen