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Bugie a colazione di Joanne Bonny è una commedia romantica che vi conquisterà dalle prime pagine, lasciandovi con un sorriso costante fino alla fine. Il libro è scritto molto bene, e talmente ricco di descrizioni così ben dettagliate, che vi sembrerà di assistere in prima persona alle peripezie della nostra protagonista. L’autrice è abilissima nel costruire la trama e i personaggi, quest’ultimi sono così ben delineati che avrete la sensazione di conoscerli da una vita.
Sveva è la nostra protagonista, una ragazza bellissima, giovane influencer con il portafoglio sempre pieno grazie alle ricchezze di famiglia. La sua vita è scandita da foto, post, follower, shopping di lusso, parrucchiere, estetiste e feste esclusive. Si sente felice, padrona della sua esistenza e non conosce un altro modo di vivere. Ci penserà il nonno a metterla con le spalle al muro, obbligandola ad aprire gli occhi, a trasformare il suo carattere e a conoscere il suo cuore. Vi ritroverete ad assistere alla nascita della vera Sveva e non potrete che condividere con lei tutte le sue fragilità e i suoi dubbi. La sua crescita personale non sarà rosea e come tutta la sua vita in precedenza, dovrà lottare e sapersi adattare a situazioni completamente nuove e, grazie agli imprevisti nel percorso, scoprire il valore della sua forza per conquistare finalmente la sua indipendenza.
“Per la prima volta in vita mia non sto delegando il mio destino a qualcun altro, ma lo tengo ben saldo tra le mie mani. E’ una sensazione che mi provoca un cocktail di esaltazione e terrore insieme”
Questa nuova evoluzione le permetterà di capire finalmente cosa vuole dalla vita e scoprire che il vero Amore non è quello che ha sempre immaginato. Lorenzo, il suo perfetto principe azzurro, forse non è poi così perfetto. Dietro a regali costosi e a gesti teatrali cela un vuoto enorme di sentimenti e una smania verso la ricchezza più forte di qualsiasi amore. Al contrario di Erol, il bel tenebroso ragazzo dagli occhi scuri e profondi, che riesce a leggerle il cuore, lui che ha sempre dovuto lottare nella vita, rinunciando al suo sogno per aiutare il padre e la famiglia. Un ragazzo che conosce il sacrificio e la caparbietà per raggiungere i propri obiettivi. Erol crede in lei e la supporta, proprio come tutti i nuovi amici di Sveva. Amici veri e non di circostanza, nulla a che vedere con le amicizie di facciata che hanno sempre circondato la nostra protagonista.
La relazione tra Sveva ed Erol nasce “in punta di piedi”, grazie a un’attrazione di cuore che nessuno dei due riesce a spiegare e che immaginano solo come una parentesi momentanea. Invece quel sentimento, nato per caso, sarà l’inizio di un legame forte e solido. I due beniamini tuttavia dovranno allontanarsi per ritrovarsi più uniti di prima.
“Ogni volta che quegli occhi scuri e profondi si posano su di me, per cogliere e fare loro ogni più piccolo particolare, mi ritrovo a trattenere il fiato, quasi mi trasmettessero una piccola scarica elettrica”
La storia di Sveva coinvolge il lettore portandolo a riflettere su diversi aspetti. Quello che mi ha colpito maggiormente è come la nostra amata e conosciuta comfort zone non sempre rappresenti la scelta migliore. La conoscenza di noi stessi e la conseguente crescita, avvengono il più delle volte in situazioni nuove per cui dobbiamo metterci in gioco. Le novità a volte regalano quella spinta che serve per superare tutte le nuove avversità.
Avversità che non sempre vengono risolte nell’immediato e nel modo più facile. Fallire non vuol dire perdere ma imparare a trovare un’altra soluzione. Come è successo a Sveva, il suo fallimento iniziale l’ha portata a non mollare, motivandola a cogliere tutte le opportunità per raggiungere il suo traguardo.
La trama è incalzante e piena di colpi di scena che si alternano tra sorrisi autentici e sorrisi amari. Infatti il libro non è solo una lettura piacevole, l’autrice, infatti, inserisce messaggi per niente banali e soprattutto attuali. Joanne racconta di stereotipi nella trama ma sempre in modo equilibrato ed oculato senza cadere nell’ovvietà. Tra i tanti temi troviamo ad esempio, la ricerca del lavoro per i giovani, i pregiudizi a prescindere sulle persone senza sapere realmente chi siano, l’avido mondo dorato dei social che non sempre rispecchia la realtà, la beneficenza fatta col portafoglio ma non con il cuore. Tutti questi temi vengono trattati in modo delicato, mai superficiale e con frasi che portano il lettore a riflettere.
“Non tutte le cose hanno il cartellino del prezzo, sai”, mormoro. “Le persone non ce l’hanno”
Infine, penso che l’autrice ci abbia voluto regalare un altro fondamentale messaggio che a volte viene trascurato. Conoscersi realmente ci porta ad amare di più noi stessi. La consapevolezza del nostro valore e di chi siamo realmente, ci apre gli occhi sui veri sentimenti, sul vero amore e sulle vere amicizie. Il sapersi amare ci aiuta a capire come amare veramente gli altri, senza doppi fini e sotterfugi.
Ilaria