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Data di Pubblicazione 21 Aprile 2018
Citazioni e Teaser
Ti amo, ma sapevo già di amarti, non l’ho capito ora. Quello che non sapevo era di averti anche scelto. Non sei capitata, io ti sono venuto a prendere.
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Giuro a me stesso che stavolta non mi fermerà nemmeno il Padreterno. Finché sarò la cosa migliore per lei, non le permetterò più di allontanarmi.
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Nel corso della mia vita ho percorso tante strade, ho corso per molte persone, ho lavorato per vederle sempre felici, eppure, di tutti quegli occhi, i soli che mi importi di vedere brillare, per me stesso soltanto, sono i tuoi.
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Apro la bocca per farle l’ultima domanda, ma Emma mi anticipa, compie quell’ultimo passo al posto mio e mi appoggia la testa sul petto, afferrandomi entrambe le braccia e dirottandole sulle sue spalle.
Dio…
La differenza d’altezza fra di noi mi fa sentire un gigante. Per un attimo credo davvero di poter schiacciare il mondo interno con una sola mano per il solo fatto di averla fatta soffrire. La racchiudo in un bozzolo di affetto, istinto di protezione e qualcos’altro a cui mi rifiuto di dare un nome ma che ormai è fin troppo chiaro.
Lys imita il mio gesto e si allunga per afferrarmi la mano.
«Ho visto quello che hai fatto per Jax, e non ti ringrazierò mai abbastanza perché, se ho potuto conoscere l’uomo di cui sono
innamorata, è gran parte merito tuo. Tu sei la sua famiglia, così come Emma è la mia. Quando è venuta a vivere con te e Madison, mi sono sentita sollevata, felice. Io te la affido, Will, non ci sono mani migliori in cui potrei lasciarla».
E quando annuisco, serrando la presa sulle nostre mani, devo fare uno sforzo incredibile per non dirle che la amerò anche per tutti quelli che non hanno saputo farlo prima di me.
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«Mi piace quando ti arrabbi, William Dale. Sei sempre così controllato… Mi fai quasi sentire una persona speciale», scherza lei, ridacchiando contro il mio petto, e quel suono diventa una delle cose di cui d’ora in poi so che non potrò più fare a meno.
«Tu sei una persona speciale, e chi non ha la fortuna di ripetertelo ogni giorno mi fa una gran pena».
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«Giochi a fare il bravo ragazzo perché è quello che ti hanno insegnato mamma e papà o hai paura che non sia in grado di sopportare un paio di mani maschili?». L’occhiata di Weston è puro fuoco, molto diversa da tutte quelle che mi ha riservato nel corso degli ultimi mesi. L’introduzione perfetta per la frase che ne segue. «Quando le vorrai addosso davvero, le avrai, non preoccuparti».
«Will, quando vedi che tutto intorno a te diventa “troppo”, dovresti chiedere aiuto. Siamo la tua famiglia, nessuno è qui per giudicarti. Non tagliarci fuori».
«Non lo stavo facendo, è solo che…».
«Non ti sei mai trovato dall’altro lato, lo so. Ma ogni tanto piace anche a noi fare gli eroi».
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Mi appoggio al tavolo rustico della cucina, mentre lui apre il frigo.
«Grazie mille». Allungo una mano per prendere la lattina che mi sta porgendo, ma lui serra la presa e cerca il contatto visivo.
«William, Emma mi piace molto».
Resto immobile con il braccio ancora steso davanti a me, lui fa lo stesso. Il suo tono non ha le sfumature della possessività, dell’avvertimento o dell’arroganza, e questo mi spaventa.
«Ho intenzione di fare sul serio con lei, una volta rientrati da questo week-end, e voglio che fra noi duri. Non mi piace pensare che fra qualche mese lei metta in discussione quello che avremo costruito perché un altro uomo ha trovato il coraggio di confessarle i suoi sentimenti».
Tolgo la mano dall’alluminio freddo e la lascio ricadere lungo il fianco.
«Se c’è qualcosa che Emma deve sapere, ti chiedo di dirglielo al più presto. Nessuno vuole essere la seconda scelta ma nemmeno l’unica per mancanza di avversari».
«Lys…».
Mi siedo sullo sgabello dalla parte opposta alla sua e allungo una mano verso di lei, il palmo
rivolto verso l’alto. «La supereremo insieme, ma tu devi essere forte. Promesso?».
La mano di Emma si posa sulla mia e i suoi occhi di giada confermano la sua promessa. «Te lo prometto».
Fra di noi passano mille messaggi. So che anche lei sta rivivendo ogni istante di questi undici anni in cui siamo state l’una il perno dell’altra e so che, nonostante si stia sforzando di restare in piedi, il confine fra le due persone che convivono dentro di lei è sottilissimo. E non so se ho più paura che torni in superficie la bambina spaventata ma innamorata della vita o che la donna disincantata la ricacci indietro, facendola scomparire per sempre.
La mia preghiera silenziosa va a Will, l’unico che, se non è già troppo tardi, potrebbe avere il potere di bloccare l’ago della bilancia.
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«Okay, quindi: seduta spiritica o racconti di paura?».
Tre paia di occhi si voltano verso Jax per fulminarlo.
«Stavo scherzando, ragazze, non vi agitate». Con la sigaretta che gli pende dalle labbra,
comincia a lanciare delle pietre piatte nel fiume.
«Dai qua, sei scarso», risponde Emma e gli strappa il ciottolo dalle mani. Dopo due rimbalzi, la pietra si inabissa.
«Cazzo, che campionessa mondiale!».
Lei gli rifila una sberla sul braccio e ci riprova, ottenendo, però, lo stesso risultato. I due iniziano a battibeccare come due bambini e, per riflesso, le mie labbra si distendono. La perfezione di quel momento, mentre sono con alcune delle persone più importanti della mia vita, avvolto dalle loro risate, è qualcosa che vorrei imprimere per sempre nella memoria.
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Grazie Giiiiirls ?❤
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