Directions
“Non giriamo per il nostro piacere, ma per quello degli altri.
I nostri gusti, il privato, non c’entrano nulla con il lavoro.
Come attore devi imparare a essere trasversale, senza sesso”
Quando ho letto il titolo del libro mi è venuto subito in mente il film “A star is born” con Lady Gaga e quel gran pezzo d’uomo di Bradley Cooper e la romanticissima canzone “Shallow” cantata dai due protagonisti…ecco il libro in questione è tutt’altra cosa!
Innanzitutto, tratta un tema come il cinema pornografico, che si conosce pochissimo e che, quando capita di parlarne, è oggetto di risolini e doppi sensi. Per questo mi ha intrigato poter osservare più da vicino un “settore lavorativo che naviga nel pregiudizio e sotto false luci” ed entrare nel mondo della pornografia e nella vita degli attori e attrici del settore, personaggi principali di questo romanzo: Nicole e Mykola e l’attrice non protagonista Gioia, amica di entrambi.
Mykola è un bel ragazzo ucraino che vive in Italia da diversi anni e si mantiene facendo le pulizie sui set cinematografici del genere. Conosce a memoria alcuni dei più classici romanzi d’amore come “Orgoglio e pregiudizio” o “Piccole donne” perché obbligato per affetto a leggerli tutti i giorni alla nonna malata di Alzheimer con la quale ha vissuto. Per puro caso, Nicole e Gioia scoprono che Mykola, oltre ad essere bello e gentile, è anche molto “dotato” e lo iniziano alla carriera di attore del cinema pornografico.
Mykola è da subito attratto irresistibilmente da Nicole. Per lui è un colpo di fulmine, un’attrazione sincera e appassionata, nonostante lei lo tratti malissimo, lo insulti, lo prenda in giro per l’età, per il suo italiano scorretto, per la sua ingenuità… Mykola è un uomo diretto e inizia a farle una corte serrata per farla capitolare.
“Nicole è a un soffio da me, la sento tra le parole d’odio, vedo i suoi frammenti tra gli sguardi che mi lancia e so che riconosce gli sforzi che sto facendo, ma, nonostante mi tenda per raggiungerla, riesco solo a sfiorarla. Perché lei non fa un passo, resta ferma al suo posto, chiusa non so dove, mi guarda, non parla, si annienta”
Nicole è una donna molto bella e sola, ex attrice pornografica, che decide di mettersi dietro alla macchina da presa come produttrice fondando una casa di produzione, la ASIP, insieme alla sua carissima amica Gioia, attrice di film dello stesso genere. Anche Nicole è fortemente attratta da Mykola che la sorprende con i suoi modi diretti e gentili e allo stesso tempo è spaventata per la capacità del giovane di leggerle dentro, oltre le alte barricate che si è costruita intorno. È una donna fragile nonostante l’apparenza e tormentata da un passato dove tutti gli affetti più cari, a partire dai suoi genitori, l’hanno abbandonata per la sua carriera, perché non faceva un lavoro “normale”, impossibile da accettare e da sostenere con orgoglio e stima.
“Fuori posso sembrare forte, perfetta, ma dentro sono un casino…
Vorrei lasciarmi andare, vorrei dirti: prendimi, tienimi, stringimi, ma sarebbe come metterti tra le mani una granata senza la sicura”
Mykola diventa la star di punta della ASIP, il suo successo, grazie anche ai social, è notevole e viene richiesto da produttori oltre oceano. È l’occasione per consacrare la sua carriera, guadagnare molti soldi, girare il mondo, spiccare il volo… Del resto che futuro sarebbe quello tra una quarantenne disturbata che non riesce ad amare sé stessa e a essere felice, e un “ragazzo” troppo buono, povero, che crede nel lieto fine e pensa che il suo amore possa bastare per tutti e due?
La storia si snocciola tra i pov di entrambi i protagonisti; quindi, i punti di vista sono equilibrati. A Star Is Porn è un romanzo scritto molto bene, Laura Nottari ha una proprietà di scrittura notevole, riuscendo a passare dalla descrizione di scene di sesso recitate sul set e nella vita dei protagonisti senza risultare mai volgare, a frasi leggere e molto divertenti, e poi ancora a pensieri introspettivi profondi e mai sdolcinati.
Il settore pornografico è un ambito professionale di qualità come qualsiasi altro settore lavorativo, soltanto che riguarda il sesso e dunque spesso sminuito e denigrato, svalutante soprattutto nei confronti delle persone che vi operano. Fare sesso come lavoro è ancora oggi una fonte di pregiudizio notevole.
Mi ha colpito al cuore questa storia così tormentata ma anche così vera. I suoi protagonisti, ognuno con il suo personale approccio, riescono a esprimere i loro reali sentimenti, riescono a scavare dentro sé stessi con grande capacità di introspezione e a trasmettere al lettore la volontà e la capacità non facili, di scegliere di amare profondamente e totalmente nonostante i se e i ma che un ambito lavorativo così discusso può creare.
Una menzione speciale la merita il papà di Nicole che da “per un padre è dura vedere la propria bambina senza veli, su uno schermo, online…” riesce ad andare davvero oltre fino a “riempire con un nuovo rapporto il silenzio che era sceso sulle mie giornate”
Cristina