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Vi scrivo questa recensione sotto l’effetto di una vera sbornia da lettura. Ho terminato i primi due volumi – American Queen e American Prince – della serie New Camelot pochi giorni fa, ma non smetto ancora di pensarci. Non leggo spesso libri del genere Erotic Romance, non perché non mi piacciono, ma perché trovare dei libri meritevoli di questo genere è una merce rara. Per questo motivo ho aspettato a iniziare questa serie di Sierra Simone, perché temevo che non fosse all’altezza. Anche perché avevo già letto Priest, e non è stata una lettura che ha incontrato i miei gusti. Ma American Queen non ha nulla a che vedere con Padre Bell, la storia di Greer, Ash ed Embry cattura subito l’attenzione.
American Queen inizia con il prologo: Greer sta camminando lungo la navata che la porterà a sposare il Presidente degli Stati Uniti, ma il suo cuore batte anche per il suo Vice. La trama si svolge su più piani temporali, tra passato e presente. Nel primo scopriamo i primi incontri, i primi baci, le prime volte. Nel secondo, nasce l’amore e tenta di trovare la sua strada per diventare qualcosa di più concreto. Sono tre protagonisti diversi, gestiti magistralmente dall’autrice.
Greer è una ragazza segnata dalla vita, rimasta orfana e cresciuta con il nonno. Ha consegnato il suo cuore a due uomini ed è pronta ad affrontare le conseguenze. Affronta la paura e non si perde mai d’animo.
Embry è il piccolo principe, sembra immaturo ma non lo è per niente. È il primo che si sacrifica per gli altri, senza pensarci due volte.
Poi c’è Ash, a cui ho consegnato il mio cuore già da quando appare per la prima volta. È un dominatore, uno di quegli uomini dagli sguardi magnetici che ti rapiscono gli occhi e non ti lasciano andare. È un personaggio a volte difficile da comprendere, ma quando lui ama, lo fa con tutto sé stesso.
“Appartieni a te stessa e appartieni a me, e non mi importa che sia una contraddizione, perché entrambi sappiamo che non lo è. Se non puoi accettarlo, allora dì il mio nome adesso e faremo un passo indietro per rinegoziare la nostra relazione.
Ma se sei disposta a sottometterti al fatto che sposterò cielo e terra per tenerti lontana dal dolore, allora dì sissignore”
Ho amato American Queen, per me uno dei migliori libri erotici mai scritti. La tensione è vivida, le scene di sesso sono ben scritte, tutto cattura l’attenzione e ti porta a volare sulle pagine. Questo primo volume è un’altalena di emozioni. Vuoi solo scoprire di più, e arrivare al momento cruciale della storia: la dichiarazione d’amore da parte dei protagonisti. Non solo la brami, ma la pretendi, la desideri. È questo che ti succede leggendo le parole di questa autrice che riesce ad appassionarti in un crescendo di emozioni.
American Prince, invece, mi ha spiazzata. Pensavo che la storia seguisse lo stesso ritmo narrativo del primo volume; ma non è stato così. Non voglio dire che leggere il passato di Ash e di Embrie, sia stato meno interessante, ma avrei voluto che il presente avesse continuato con lo stesso peso del passato. Questa diversa narrazione ha come creato una spaccatura tra le relazioni dei protagonisti.
“Non c’è niente in tutto ciò che non fa male, ma qual è l’alternativa? Vivere senza dolore significa vivere l’uno senza l’altro”
Questo secondo volume è stato come un saliscendi sul treno della sofferenza, ogni piccola gioia era seguita da intere scene di ansia e dolore. Onore all’autrice anche per avere scritto cattivi degni di nota. Infatti, gli antagonisti non si fanno alcuno scrupolo ad andare contro gli eroi. Non hanno cuore, non hanno mai ripensamenti. Alla fine di American Prince se fosse stato possibile uccidere un personaggio, lo avrei fatto pur di smettere di provare sofferenza. Perché c’è un limite a quello che un cuore può sopportare.
È stata una lettura bellissima, ricca di emozioni, di sentimenti e di angst. L’amore alla fine non è mai una cosa semplice, non è mai solo il “classico” amore. Non esiste solo quello tra un principe e una principessa che vivono felici nel loro castello dorato. A volte, è quello tra un Re, un principe e una principessa che devono lottare per avere il loro lieto fine. E ora, non ci resta che aspettare l’imminente uscita di American King, prevista per il mese di maggio, per leggere i pensieri di Ash, e credetemi non vedo l’ora.
“Avrei dovuto dire di no, Per il loro bene, per il bene della mia anima. Ma non potevo. Lo volevo, li volevo fin troppo…. Amare loro mi ha rovinato e impedito di amare qualcun altro, e chiamatelo destino, sfortuna, qualunque cosa fosse, ero legato a loro come la ruggine al metallo.”
Ma non perdete tempo, se amate l’eros, se amate i ménage scritti magnificamente, perdetevi anche voi tra le pagine di questa serie!
Valentina